12.la casa distrutta

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Alla sua risposta rabbrividii.
Lo chiamai a telefono senza pensarci due volte e fortunatamente rispose in un secondo,
«si?»
«scusa perché non vuoi vedermi?»
«ho delle cose da fare anna»
«a telefono allora?»
«nemmeno,ciao»
Mi chiuse in faccia.Scaraventai il telfono sul muro e aspettai un suo messaggio,una chiamata o anche la notifica di una storia su Instagram per 2 ore..
Doveva finire quella faccenda.
Alex era dal medico per farsi controllare il braccio,negli ultimi giorni gli faceva molto male non lo sopportava.
Aspettai tutto il giorno che tornasse guardando serie tv,passammo la notte assieme.
Nel suo letto stesi.
«hai sentito Simone allora?»
«non ha voluto parlarmi..Alex non so che fare»
«mi da molto fastidio dirlo ma..perché non vai da lui?»
«a casa sua dici?»
«si..potresti provare a parlargli solo così,oppure aspetti qualche giorno per quando avrà lui voglia di parlare»
Forse ero più per la seconda,mi addormentai subito tra le sue braccia.
Non vedevo l'ora che quella giornata passasse.Dopo la delusione con Simone non avevo voglia di nulla,se non del suo migliore amico.

*il mattino dopo*
Mi sono svegliata felice,pronta e con un obbiettivo. Erano le 11 e Alex dormiva ancora,gli accarezzavo i capelli con calma,tranquillità ascoltando il suo respiro sul mio collo.
Mi vestii in fretta senza fare rumore e senza permettermi di svegliarlo,Felpa oversize,leggins,stan smith e pronta per uscire.
Rubai un cornetto mulino bianco dalla cucina di Alex e salutai suo padre un po' sorpreso di vedermi.
Sorseggiava lentamente il suo caffè leggerndo il giornale sul tavolo.
Lo vedevo stranamente raggiante,elegante e..non aveva ancora svegliato il figlio.Di solito lo andava sempre a svegliare alle 10.00 precise.Era un suo capriccio diciamo:la mattina non doveva svegliarsi tardi.
Nessuno ha mai capito il perché.
Presi il pullman e arrivai dritta sotto casa di Simone,sperando fosse in casa.Non seguii il consiglio di Alex,non aveva molto senso aspettate qualche giorno avrei solo perso tempo.
Salii nel condominio,ormai non andavo da chissà quanto tempo che avevo anche scordato il numero dell'appartamento.
Mi ricordai solo per una cosa:vidi sua madre entrare con le buste della spesa in mano.
Quella donna era d'oro,così come suo padre,delle bravissime persone con la testa sulle spalle.Chissà Simone da chi aveva preso.
Bussai subito dopo,Simone aprí la porta e me la chiuse subito dopo in faccia.
Incazzata come non mai strinsi i pugni e bussai per la 2^ volta con più forza.
«Simone ma chi era?» sentii la mamma venire ad aprire
«salve signora»
«oh ciao Anna,entra pure»
Entrai e vidi che si infilava veloce il giubbotto
«scusami cara ma sono in ritardo,mio marito mi sta aspettando giu.Simoneee vieni c'è Anna»
«sisi» rispose lui andando in camera scocciato guardado il telefono.Non mi cagò proprio.
La mamma chiuse la porta e mi fiondai in camera del mio "ragazzo"
«devo parlarti..per favore»
«oh ma che cazzo vuoi?»
«primo non parlarmi così secondo è una cosa importante non posso più aspettare»
Urlando ottenni finalmente la sua attenzione.
«vai spara»
«allora..sono mesi che va avanti questa storia,è tanto tempo che le cose tra noi non vanno bene,voglio concludere qui la nostra relazione»
«cosa va avanti da mesi scusami?»
«io ho un'altro ragazzo,ci ho perso la testa e non sapevo come dirtelo»
«aaah brava puttanella.Io lo dicevo che non eri per me»
«scusa come?»
«sei una puttana,ora fuori da casa mia»
«si ma c'è un'altra cosa che devi saper-»
«ho detto fuori non voglio sentire nulla»
Fece per spingermi fuori dalla porta ma lo fermai con una mano sul petto.
«si tratta di Alex»
«che è successo con Al-..»strabuzzò gli occhi all'improvviso
«aah è lui che ti sbatte?Brava la troia.Vedró io come sistemare quel figlio di puttana»
«no non è colpa sua..»
«azz e di chi sarebbe?»
Non aveva in effetti tutti i torti..Sulla sua faccia si vedeva un tono di delusione ma anche un cenno di soddisfazione, come se lui non aspettasse altro che una confessione.
«comunque è tutto cambiato da quella ragazza..»
«oh ma perfavore Anna, tra me e lei non è successo nulla»
«tu avresti voluto succedesse qualcosa?»
Alla mia domanda non rispose, abbassò lo sguardo.
«Dimmi la verità.Avresti voluto fare qualcosa con lei?»
«non se stavamo ancora insieme»
«ah quindi avresti voluto lasciarmi?»
«è stato solo un mio momento di debolezza, nulla di più.»
«si ma dopo sei cambiato»
«lo so, ma tu non c'entri. Sono io che sto cambiando non so come e non so perchè..sta di fatto che io ti amo»
«è una cazzata.»
«perchè dici questo?»
«perchè chi mi ama non si comporta di merda con la propria ragazza»
«ah vorresti dirmi che lui ti ama?Che Alex il puttaniere ci tiene a te?MA PERFAVORE, ti considera solo come un giocattolo, esattamente come Martina»
«non sparare giudizi se non ne sai nulla»
«è il mio...ERA il mio migliore amico, chi meglio di me può conoscerlo?»
«caro si da il caso che non sapessi che ci stiamo frequentando»
«forse volevi dire che state scopando?»
«tra noi c'è un sentimento molto forte, farai meglio ad accettarlo Simone.»
Mi spinse fuori e chiuse la porta.Buttó per terra le cose sulla scrivania e lo sentii tirare un pugno al muro..era sorpreso e incazzato ed io avevo paura per Alex, avevo paura gli succedesse qualcpsa,
tutto per colpa mia.

Il migliore amico del mio ragazzo [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora