Avevo le mani sporche di sangue ormai secco sulla mia pelle;non sembrava il mio,non avevo ferite e anche quella alla testa nonostante continuasse a provocarmi dolore non sanguinava.
"Se non era il mio allora a chi apparteneva?"
Andai in bagno per togliermi di dosso quelle tracce schifose dalle mani,le strofinai una,due,tre volte;mi sentivo sporco,forse però volevo lavare via qualcosa che aveva ben poco a che fare con il fisico e molto di più con la mia anima e la mia coscienza.
Non potevo togliermi dalla testa il dubbio che avessi commesso qualcosa di orribile durante la notte,qualcosa di cui non ricordavo assolutamente niente;quei sogni orribili poi potevano voler dire qualcosa.
Forse erano proiezioni del mio subconscio che cercava di rendermi cosciente di qualcosa di terribile,qualcosa di cui però non conservavo alcun ricordo,qualcosa che avveniva fuori dalla mia volontà.
"No,non può essere. Mi sto facendo troppe paranoie,ho subito un trauma...quel sangue sarà sicuramente il mio...deve essere il mio!"
Mi sciacquai la faccia,a stento riuscivo a guardarmi allo specchio;quando aprì la porta nella stanza ad attendermi seduta sul bordo del letto c'era Jill.
-Come stai?-
-Voglio solo tornare a casa...- dissi spossato e con tono implorante
-E' il tuo giorno fortunato allora,i medici hanno detto che non c'è nessun trauma cranico e quindi sei libero di andare!-
-Grazie al cielo!-esultai come poche altre volte mi era capitato,la verità era che non ce la facevo più a stare lì dentro. Quel posto aveva uno strano effetto su di me...
-Abbiamo un 10-71! Ripeto a tutte le unità abbiamo un 10-71 al Central General Hospital!-
La radio nella vettura di mia zia era stata chiara,nonostante avessimo abbandonato quel luogo da appena 5 minuti eravamo già costretti a farvi ritorno.
-Vuoi che ti lasci a casa?-
-Dipende quanto tempo ti farebbe perdere un 10-71-
-E' un'aggressione a mano armata...potrei cavarmela in tempi brevi-
Tornati indietro,ci accostammo di fronte all'entrata dove,abbassato un finestrino,mia zia si fece aggiornare sul caso da un'agente già sul posto:
-La vittima si chiama Shane Johnson,è uno studente della Laketown High School,ha riportato gravi ferite all'altezza del costato,della pancia e del collo-
-Come sta il ragazzo?-
-E' in coma,i medici hanno detto che è appeso tra la vita e la morte,non sanno ancora se ce la farà-
-Arma dell'aggressione?-
-Un oggetto appuntito,una lama,forse quella di un bisturi ma ancora non abbiamo trovato niente-
-Dove è stato ritrovato il corpo?-
-Nella lavanderia dell'ospedale-
-Controllate se era un paziente,se era un visitatore,se era venuto a trovare qualcuno e voglio i nomi di tutti quelli che possono avere a che fare con lui. A lavoro!-
-Sissignora!-
Chiuse il finestrino e ci allontanammo verso casa.
-Pensi che possa avere a che fare con il killer?-
-Non lo so Pete...è presto per dirlo ma il modus operandi coincide-
-Era in classe con me...non lo conoscevo molto bene,a dire il vero non ci ho mai nemmeno parlato...in effetti ora che ci penso non l'ho quasi mai visto!-
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The Mistery of Salt Lake City
Misteri / ThrillerQuando Peter Ryans giunse in città non si sarebbe mai aspettato che il suo arrivo avrebbe provocato una cascata di eventi tragici e surreali che avrebbero coinvolto lui e chi gli stava intorno. Qualcosa di terribile ha scosso la tranquillità della...