EPILOGO

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Un anno dopo

A distanza di anni, avevo realizzato il mio sogno di lavorare con i bambini.
Avevo trovato un posto nel fondo della difesa dell'infanzia.
Bussai alla porta del mio principale.
"Hey" mi salutò
"Hey, che cosa ne pensi?"
"Be', dopo aver esaminato la nostra posizione, propongo di partire dal 1959, potremmo citare la dichiarazione dei diritti del fanciullo e strutturare il nostro intervento da lì"
"Bene, che Dio salvi i loro legali, ma in ogni caso dobbiamo tenere a mente che nel 1976..."

Drin Drin

"Scusa, è mio figlio" gli dissi
"Fa' pure, siamo difesa dell'infanzia in fondo".
Risi.
"Ciao Benji"
"Ciao mamma"
"Va tutto bene?" Gli chiesi
"Si, perché non dovrebbe?"
"È la terza volta che mi chiami in due giorni, un record per te"
"Spiritosa. In realtà, ti chiamo perché vorrei dirti una cosa"
"Dimmi"
"Ti ricordi che la dottoressa Bushwell diceva che dopo un anno avrei potuto chiedere chi mi ha donato il cuore?"
"Si, allora hai proprio deciso di farlo?"
"Veramente l'ho già fatto"
"Oh"
"Ho ricevuto le informazioni ieri, aspetta, dammi un secondo. Aveva la tua età quando è morto, e indovina un po': veniva da dove vieni tu. Forse lo conoscevi. Si chiamava Cole Brooks"
Tacqui per circa 20 secondi, fino a quando Benji mi domandò: "mamma, ci sei?"
"Si, sono qui"
"Allora, lo conoscevi?"
"Si, conoscevo Cole"
"Bene, allora quando torno per le vacanze mi parlerai di lui"
"Con piacere"
"Senti mamma, devo andare. Ho un appuntamento a pranzo con una ragazza; frequenta il mio stesso corso di inglese"
"Okay"
"Adoro stare qui. Ti voglio bene mamma, ciao"

"Va tutto bene?" Mi domandò il mio principale
"Si, certo".
Andava tutto magnificamente bene.
Aveva ragione Cole, il suo cuore non mi avrebbe mai abbandonata. Ed io avrei parlato tranquillamente a mio figlio del meglio di me, nella sicurezza di sapere dove avrebbe continuato a battere il suo cuore.

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