3.

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Si fermarono poco dopo la cella dove si trovava un tavolo pieno di fogliame. Yongyun iniziò a cercare qualcosa in mezzo a quel casino e jimin non fece molto caso a cosa stava facendo.

Non appena si avvicinò non poté che non che essere curioso e diede un occhiata dentro la cella e vide una figura in contro luce che stava avanzando verso di lui e delle braccia ben definite si posarono sulle sbarre della porta.

Era un ragazzo alto, forse sul metro e ottanta, capelli marroni mossi, che arrivavano all'altezza della fine del naso. Occhi marroni e penetranti, con un bellissimo fisico scolpito.
Jimin poteva intravedere il petto definito e le spalle larghe e onestamente pensò proprio che era un bel ragazzo.

"Ma chi abbiamo qui" disse il misterioso ragazzo con aria assai beffarda.
"Non dirmi che tu sei la nuova recluta addetta alla sicurezza, il carcere femminile è dall'altra parte" indicò la porta da cui era entrato e fece una risata assordante e fastidiosa e con essa anche quella degli altri carcerati che sentirono quella sua battuta squallida.
Jimin poté giurare di aver sentito yongyun sogghignare a quelle parole ma non ne fu certo davvero.
Si morse la lingua, lo avrebbe voluto cazzottare seduta stante ma venne interrotto da un forte rumore metallico. "Jeon jungkook se non vuoi essere buttato in isolamento tieni quella cazzo di bocca chiusa" yongyun sbattè il manganello nel metallo della porta con cattiveria.

"Oi, oi.. qualcuno si è svegliato con la luna storta vedo. Va bene va bene». Alzò le braccia al cielo con aria divertita, -e ti pareva, un altro coglione-, pensò jimin e senza accorgersene sbuffò un altra volta.

In quell'istante si sentì lo sguardo puntato su di lui si girò e non poté che notare che quel ragazzo lo stava fissando. Gli metteva soggezione, perché non smetteva di fissarlo? Vide un lato della sua bocca alzarsi come se stesse facendo un ghigno di compiacimento. Si girò di spalle e si allontanò verso l'unico letto che era all'interno di quella cella.

Jimin non pensò molto a quello che era successo, si vedeva che era solamente uno dei tanti spicopatici là dentro.

Finalmente intravide la sua stanza. Arrivarono dopo pochissimi minuti da quello strano incontro.

Era molto in disaccordo al pensiero di avere un "vicino" così, ma non poteva farci molto. "Ti ringrazio» disse jimin con voce decisa.

"penso di potermela cavare da solo da ora in poi". Iniziò a smontare la piccola valigia sistemando le cose nei vari scompartimenti dell'armadietto.

"Là troverai la divisa e il manganello, sai, per le emergenze", ghignò l'assistente.

"Oh, ok grazie". Jimin fece un cenno con una mano e si girò nuovamente con un viso tutt'altro che rassicurante, ma cosa avevano tutti oggi?
Quel yongyun era davvero una persona insolita pensò jimin. I suoi modi di fare e i suoi comportamenti erano del tutto inusuali e non vedeva l'ora di rimanere finalmente da solo.

" E un altra cosa.. Fra 4 ore circa tornerò qui per aiutarti a scortare tutti nel cortile della struttura, un ora e mezzo al giorno hanno diritto ad un po di svago anche loro" fece un altro ghigno, ma questa volta molto piu rumoroso.

"Oh e prima che me ne dimentichi, il capo mi ha detto di dirti dopo il tuo turno di raggiungerlo nella sala comune a nord ovest dello stabile".
"Vaa bene ti ringrazio ancora una volta» aggiunse nuovamente il grigio. Ma quando aveva intenzione di sparire?

Ma soprattutto il capo adesso cosa voleva da lui? Questa cosa gli mise un po di agitazione dal momento che aveva appena messo piede nella struttura.

Una volta che yongyun lasciò la sua stanza jimin si sedette sul letto intento a spogliarsi dei suoi indumenti. Si asciugò la fronte dal sudore, tutta quella situazione non aveva che peggiorato il suo nervosismo.

"Diamine, diventerò pazzo"

disse quasi sussurrando.

Si cambiò abbastanza velocemente.
La nuova divisa era decisamente molto piu comoda. Un tantino attillata ma non era un problema. Si mise il giubbotto antiproiettile prese il manganello che fissò alla cintura, e si incamminò fuori dalla stanza per iniziare il suo nuovo lavoro.

Don't Judge Me  |                                                         JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora