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Alessia's Pov

Ero seduta in classe continuando ad ascoltare la lezione.

Dai ammettilo che l'unica cosa che vorresti sentire è l'angelica voce della ragazza che hai accanto.

Oh, ma taci tu!

Mi dispiace cara. Ma io esisto per farti ragionare. Ma a quanto pare far ragionare te è più difficile di un compito di chimica.

Tornatene a dormire e non rompere il cazzo.

Uffi. Non mi potevano dare una ragazza meno stronza da far ragionare? Notte!

Alzai gli occhi al cielo per poi rivolgermi nuovamente alla lezione.

...

Uscì dalla classe per poi andare alla mensa, mi sedetti al tavolo e pochi secondo dopo notai che Giulia si avvicinava al mio tavolo. Io la guardai.

-Senti...io non ti sopporto. Quindi dammi un valido motivo per il quale tu dovresti sederti qui.
-Sei sola.
-Si ma questo non significa che...

Neanche il tempo di finire la frase che lei si era già seduta. Sbuffai per poi affondare la forchetta nella mia insalata.

-Quindi principessa...
-Chiamami principessa un'altra volta e ti cavo un occhio con questa forchetta.

Wow. Da quand'è che sei così aggressiva?

Non eri andata a dormire tu?! Comunque sono così aggressiva perchè questa ragazza è ovunque e mi da sui nervi.

Ok ok. Mi sa che è meglio se torno a dormire.

Brava.

Alzai lo sguardo vedendo che Giulia mi guardava con un ghigno.

-Che cazzo ti ridi?
-Yo. Te. Gusto.
-Senti se sei venuta qui per parlare una lingua che non sia l'italiano vattene.
-Dove? È l'unico tavolo.
-A fanculo. Sai è una bella località. Ci dovresti proprio andare.
-No. Io voglio stare con la mia principessa.

Alzai gli occhi al cielo per poi sbuffare.

La sera

Stasera ci sarebbe stato il ballo della scuola. Ero così emozionata! Non avevo nessun cavaliere sfortunatamente, ma questo non distruggeva la mia felicità. Magari stasera avrei trovato la persona giusta! Mi buttai letteralmente nel mio armadio tirando fuori un vestito nero lungo, insieme a dei tacchi dorati e una pochette nera. Mi misi del makeup leggero e lasciai i miei capelli leggermente mossi.

 Mi misi del makeup leggero e lasciai i miei capelli leggermente mossi

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Appena entrata nella sala, Sara mi corse incontro stringendomi forte.

-Ale!
-Ciao Sara.
-È da tantissimo che non ci vediamo.
-Perchè hai dato il mio numero a Giulia?

Mi staccai dal suo abbraccio incrociando le braccia sotto al petto.

-Mi ha detto che dovevate fare un lavoro di gruppo e che non aveva il tuo numero.
-Quella vipera...io giuro che l'ammazzo.
-Ma dai. È anche carina. Perchè non ci fai un pensierino?
-Ugh. Io e lei? Non accadrà mai.

Tanto lo sappiamo che ti piace.

Taci una buona volta!

Mentre parlavamo un ragazzo si avvicinò a noi, mi pare che si chiami...Riccardo. Sfoder un sorriso e parlò.

-Hey donzelle. Come va?
Sara: Ciao Ricky. Bene. È proprio una bella festa.

Sara ci guardò entrambi per poi sorridere.

-Beh...io andrò laggiù...a...controllare gli snack.

Se ne andò, e in lontananza mimò: "È il tuo momento tesoro!"

Io risi e stavo per aprire bocca, ma si spalancarono le porte della palestra mostrando un fisico snello, con delle gambe perfette per poi arrivare a dei ricci biondi e dei profondi occhi azzurri.

Io risi e stavo per aprire bocca, ma si spalancarono le porte della palestra mostrando un fisico snello, con delle gambe perfette per poi arrivare a dei ricci biondi e dei profondi occhi azzurri

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Cazzo.

Prendo la mano di Ricky e ci buttiamo sulla pista da ballo. Se Giulia mi avesse vista la mia serata sarebbe stata considerata un fallimento.

Ricky è un beo ragazzo. È alto e ha i capelli biondi, e  gli occhi verdi, come i miei. Ha un fisico pompato, infatti gioca a football, ma è comunque un gran cavaliere.

Iniziai a ballare con lui e gli misi le mani intorno al collo, lui cinse i miei fianchi. Era un ballo lento e lui sorrise. Vidi mano a mano che si avvicinava sempre di più al mio volto. Iniziai ad avvicinarmi pure io quando sentì improvvisamente qualcosa di freddo sul braccio. Qualcuno per sbaglio mi aveva gettato del punch addosso. Io sbuffai, per poi dire a Nicky che mi andavo a incipriare il naso.

Entrai in bagno e iniziai a pulire la macchia lasciata dalla bibita quando sentì la porta aprirsi...

~Sei una stronza. La mia.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora