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Alessia's Pov

Avete mai provato la sensazione di soffocamento? Come se qualcuno vi stesse strozzando, o magari stesse sott'acqua? Io si. Ma non perchè qualcuno mi stava facendo del male, io soffoco per mancanza, mancanza di affetto da parte di genitori che non vedo da anni. È una volta all'anno ma è straziante. Oggi è l'anniversario della morte di mio padre, e tra qualche giorno sarà anche quello della morte di mia madre. Però per quanto le volessi bene...non do molto peso alla sua morte. Ha deciso lei di abbandonarmi così puntandosi una pistola alla tempia. Lasciandomi così...orfana. Senza nessuno che mi potesse aiutare. Mio padre invece...lui ha lottato...ha lottato fino all'ultimo per proteggere le persone e la sua famiglia. Lui si è sacrificato per noi. Io invece sono una sopravvissuta, ma ogni anno, in questo preciso giorno, e come se io fossi morta insieme a lui. Anche se non ero presente in quel momento. Mi manchi papà, avevi fatto una promessa, avevi promesso. E ora sono sola.

...

Mi scesero delle lacrime e iniziai a singhiozzare finchè non sentì qualcuno suonare alla porta, allora rapidamente mi asciugai le lacrime e mi ricomposi andando ad aprire.

-Hey...
-Hey principessa.

Si avvicinò e mi diede un rapido bacio ma poi mi guardò confusa.

-Va tutto bene?
-Si si. Sono solo un po'...stanca.
-Ok. Ti ho portato questi.

Mi porse delle rose rosse e io sorrisi.

-Che dolce che sei.
-Sei una principessa, quindi ti trattò come tale.
-Fai come fossi a casa tua, di là c'è il salotto io vado a mettere questi in un vaso.

Lei sorrise e andò nel salotto. Io misi i fiori nel vaso ma quando mi girai vidi l'immagine di mio padre, mi scesero delle lacrime e iniziai a singhiozzare di nuovo.

-Principessa tutto bene?
-Si si. Senti io vado a farmi una doccia, tu sei vuoi puoi prendere qualcosa dal frigo.
-Ok.

Salì le scale e mi spogliai buttandomi sotto il getto d'acqua calda che calmò i miei nervi, ma le lacrime continuavano a scendere, senza fermarsi.

Giulia's Pov

Alessia aveva un comportamento strano oggi, non so perchè. Avevo fatto qualcosa di sbagliato? Non lo sapevo minimamente, sapevo solo che volevo nuovamente vedere un suo sorriso su quelle sue bellissime labbra, quindi chiamai Sara.

-Heilà!
-Hey Sara ho bisogno del tuo aiuto.
-Oddio non mi dire che hai messo Alessia incinta?!
-Cos- Cazzo dici?! Non è nemmeno una cosa scientificamente possibile.
-Che ne so, magari sei una G!P.
-Ma...lascia stare. Comunque oggi Alessia è un po' strana...distaccata. Ho fatto qualcosa di male secondo te?
-Impossibile...aspetta...che giorno è oggi?
-Domenica?
-Cogliona intendo il numero.
-29.
-Cazzo.
-Cosa?
-Oggi è l'anniversario della morte di suo padre.
-Merda. Che faccio?
-Consolala, stalle accanto. Fai quello che farebbe una ragazza!
-In realtà non siamo ancora ufficialmente fidanzate.
-Non importa. Consolala. Vai su su!
-Grazie Sara.

Chiusi la chiamata per poi salire al piano superiore. Mi appoggiai alla porta del bagno sentendo dall'altro lato l'acqua della doccia e dei singhiozzi. Mi faceva malissimo sentirla così. Quindi aprì la porta del bagno e lentamente iniziai a spogliarmi. Entrai nella doccia e abbracciai Alessia da dietro, stringendola a me. Lei all'inizio sussultò ma poi si calmò.

-Mi dispiace Ale...veramente tanto.

Lei si asciugò le lacrime per poi girarsi a guardarmi.

-Non è colpa tua. Anzi...ormai è passato così tanto tempo che non dovrei nemmeno piangere.
-Piangere fa bene a volte. Ti puoi sfogare se vuoi.

Lei mi guardò e vidi che i suoi occhi si facevano lucidi, arricciò leggermente il labbro inferiore prima di scoppiare a piangere. Io le baciai la fronte stringendola a me.

-Brva, sfogati. Dopo ti sentirai meglio.

Lei mi abbracciò.

...

Pianse per una mezz'ora abbondante. Quando si staccò mi diede un bacio molto passionale, come per esprimermi tutto il suo amore. Io le asciugai le lacrime con i pollici per darle un bacio sulla fronte.

-Meglio?
-Si grazie.

Restammo abbracciate così per un po' di tempo.

Devi dirglielo.

Oddio ancora tu.

La coscienza non se ne va mai lo sai.

Ma se lei non lo corrispondesse?

Dai sono due parole messe in croce. Non è difficile.

Quando mi sento pronta glielo dirò.

Quando lo farai saremo nel 2050.

Taci.

Rude.

~Sei una stronza. La mia.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora