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Alessia's Pov

-Daiiiiiii!
-Amore ti ho detto di no.
-Ti pregoooooooo.
-No.

Mi fece quegli occhioni da cucciolo e io non potetti resistere. Sbuffai alzando di poco la mia larga felpa.

-E va bene. Ma solo per stavolta.

Lei si posizionò sotto la mia felpa abbracciandomi stretta stretta. Lasciai andare la felpa facendo in modo che avvolgese entrambi i nostri corpi. Stavamo condividendo, scusate mi correggo, dividendo un felpa. Fortunatamente era larga sennò probabilmente mi avrebbe strozzata.

-Principessa sei così calda e morbida.

Sorrisi accarezzandole i capelli. La sua testa era appoggiata sul mio busto e lei aveva gli occhi socchiusi.

-Sei bellissima.

Lei mi guardò con quei suoi profondi occhi celesti e sorrise. Pensavo che con quel sorriso mi sarei sciolta.

...

15.30

Ormai Giulia era uscita dal lavoro da...2 ore e mezza. E sarebbe tornata verso le 7. Avevo precisamente 3 ore e mezza per preparare una sorpresa bellissima. Perchè oggi infatti, è un anno che stiamo insieme e quindi vorrei festeggiare. Chissà che cosa mi farà lei come regalo? Ma adesso bando alle ciance. Mi diressi verso la cucina iniziando a cucinare della pasta. Spaghetti con polpette. Avevo programmato tutto. Avrei fatto un piatto unico e abbondante da dividere così che mentre mangiamo i nostri spaghetti...

BANG!

Per sbaglio prendiamo lo stesso finendo così per far scontrare le nostre labbra insieme. Sono un genio lo so. Mentre aspettavo che l'acqua bollisse misi una tovaglia bianca sul tavolo.

Ovvio visto che sia tu e Giulia siete delle imbranate nate questa tovaglia diventerà rossa. Un vero genio!

Oh mio Dio ancora tu!? Ma quando te ne vai in pensione? Più che una coscienza sei una palla al piede.

Scusi per la mia insolenza non si ripeterà più.

Brava.

Al posto di farmi la ramanzina io guarderei la pasta se fossi in te.

Osservai la pentola che stava letteralmente sbloccando.

-Cazzo!

Corsi verso di essa spegnendo il fuoco. Fortunatamente non aveva recato nessun danno. A parte una cucina più sporca di un porcile ma vabbè.

...

Era tutto pronto candele, tovaglia bianca, piatto in tavola, petali di rosa sul nostro letto e candele profumate. Lenzuola rosse. Per l'occasione avevo indossato una gonna nera e una camicetta bianca sbottonata a primi bottoni che rivelava un intimo di pizzo solo per lei. Ero seduta sul divano aspettando il suo arrivo quando mi arrivò una telefonata. Giulia.

-Hey! Che fine hai fatto?
-Scusa. Ho avuto un contrattempo. Stasera non torno a casa per cena c'è una festa tra noi colleghi. Spero non ti dispiaccia.
-No...non ti preoccupare. Vabbè ci vediamo dopo?
-Tornerò tardi e tu probabilmente starai già dormendo. A domani principessa.
-Ciao.

Mi diede un bacio a stampo da dietro la cornetta senza dire altro. Io rimasi lì, immobile sul divano. Guardando il pavimento.

Se lo è dimenticata.

Giulia's Pov

Avevo appena finito di lavorare e i colleghi mi avevano chiesto di uscire. Non potevo di certo rifiutare. Quindi accettai. Chiamai Alessia per informarla della mia assenza. Ceniamo insieme tutte le sere. Una in meno non farà male a nessuno. La sentì un po' distaccata ma non ci feci caso.

...

Ci avviammo verso la discoteca più vicina e ci lanciammo subito verso il bar. Un uomo alto e muscoloso si rivolse a me mentre asciugava un bicchiere.

-Cosa desidera signorina?
-Nulla grazie, non bevo. Almeno non oggi.

Si avvicinò una mia collega mettendomi un braccio attorno alla spalle.

-Fammi due scotch. Tesoro ti devi svagare. Stiamo festeggiando. Lasciati andare!

Alzai le spalle buttando in un sol sorso il bicchierino che mi venne offerto sentendo subito la trachea andarmi a fuoco. Mi passai il dorso della mano sopra le labbra per poi brindare con i miei colleghi.

...

Passammo la serata a bere e ballare e io potevo dire di aver perso la lucidità già dopo il primo bicchiere. Non reggo molto l'alcool. E la serata continuò così.

...

Mi svegliai il giorno dopo coprendosi gli occhi con le mani a causa della troppa luce. Mi sedetti sul setto e mi massaggiai la fronte.

-Cazzo che mal di testa.
-Immagino che tu abbia una bella sbornia da smaltire.

Mi voltai verso la persona che mi stava parlando. Incontrai gli occhi di una corvina che era distesa a pancia in giù, completamente nuda e i capelli che le ricadevano fluenti sulla schiena. Quando abbassai lo sguardo, notai di essere nuda anche io. Merda. Quando guardai di nuovo la ragazza notai la sua somiglianza con la mia Alessia. Aveva i capelli come i suoi e anche lei aveva quei bellissimi smeraldi verdi che illuminavano il suo volto. Molto belli ma non quanto quelli della MIA principessa.

-Scusa tu saresti?
-La tua scopata della notte scorsa. Capisco se tu tu senta in colpa. Fidati anche io provo lo stesso. Abbiamo entrambe tradito i nostri partner immagino.
-C-Come fai a saperlo?
-Hai la tipica faccia di quello che: Cazzo ho scopato con una gnocca. Cazzo ma io sono fidanzata.

La guardai scioccata. Sembrava che mi sapesse leggere nel pensiero.

-Ci siamo scambiate pure i numeri quindi siamo entrambe palesemente colpevoli.
-Non toccherò più alcool per tutta la mia vita.
-Neanche io.

Sorrise facendomi l'occhiolino per poi alzarsi. La cosa che attirò la mia attenzione furono dei boxers stesi per terra.

-Perchè ci sono dei boxer per terra?
-Servono per custodire quello che ieri era nella tua bocca calda.

Io spalancai la bocca quando la realizzazione mi colpì. Lei fece un ghigno per poi vestirsi. Stava per uscire dalla stanza quando si girò guardandomi con la coda dell'occhio.

-Comunque io sono Lauren.

E scomparve nel nulla.

~Sei una stronza. La mia.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora