CAPITOLO 18: Tornare a casa

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[EREN P.O.V.]

Cerco inutilmente di seguire Christa, in mezzo a questo freddo pungente, devo dirgli che partirò, non posso lasciare le cose così prima di andarmene, corro, più che posso, la mia gola, secca, comincia a farsi pungente a causa della fatica, provo a non pensarci e continuando a correre il più veloce possibile

Il vero problema è che non so dove sia andata, ormai non ho più forza, devo fermarmi a riposare...

ZEKE: "Cerchi qualcuno?"

Dannazione! E ora? Meglio guadagnare tempo, se recupero fiato dopo posso provare a filarmela

IO: "Sì, stavo cercando la mia fidanzata"

ZEKE: "Oh, e come si chiama?"

IO: "Annie... Annie Leonhart"

Vediamo come reagisci...

[MIKASA P.O.V.]

Che mal di testa, cosa mi succede? Perché ho provato a baciare Eren? E perché lui poi si è fiondato sulle mie labbra, ci siamo baciati, ma nessuno dei due lo voleva, una mano mi afferra la spalla, mi volto e riesco a vedere solo un colore biondo cenere e sentire una voce preoccupata che continua a chiamare il mio nome, poi... l'oscurità più profonda

IO: "Uww... D-Dove sono?"

Balbetto mentre apro gli occhi e cerco di mettere a fuoco quello che mi circonda

JEAN: "Ti senti meglio?"

Riconosco la voce di Jean e già questo mi aiuta a tranquillizzarmi, c'è lui qui vicino, poi sento un'altra voce maschile ma non riesco a capire chi sia, ricado nuovamente in un sogno profondo, ma prima riesco a vedere dei capelli neri, vicino Jean

[EREN P.O.V.]

Ormai è da un po' che provo a fargli dire qualcosa per poterlo incastrare ma niente, ma il mio obbiettivo principale l'ho raggiunto, ovvero, recuperare le forze per poter scappare, indietreggio di un passo sena farmi notare, poi un'altro e un'altro ancora...

ZEKE: "Ah, tranquillo vai pure, per oggi ti lascio in pace, in fondo è capodanno, oh! Guarda un po' mancano pochi minuti all'anno nuovo, ci vediamo... Buon anno, Eren"

Si gira e se ne va, ormai non lo riconosco più mi sta lasciando in pace, in passato non mi concedeva un singolo secondo di libertà, anche questo suo lato è spaventoso, meglio stare più attenti che mai... Non ho tempo per pensarci adesso, devo trovare Christa.

La mia ricerca continua senza dare frutti, i minuti passano il freddo diventa sempre più pungente e i fuochi d'artificio segnano la fine di quest'anno, il loro bagliore illumina le strade e le vie più esposte a colori vivaci che si mischiano con il grigiore di alcune case, nel frattempo io non smetto di cercare la mia ragazza, ma anche dopo un ora passata a cercarla non la trovo e decido di tornarmene a casa, dopo aver aperto la porta mio padre mi saluta

GRISHA: "Tutto bene?"

Sbuffando rispondo

IO: "Di certo non mi sono annoiato"

GRISHA: "E Zeke? Si è fatto vedere?"

IO: "Sì, ma stranamente non ha fatto niente"

GRISHA: "Meglio così, per questi giorni, rimani a casa, non voglio correre rischi proprio ora che stiamo per tornare ad Amsterdam"

IO: "Va bene..."

Solo tu, mi hai capito... [EREMIKA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora