Parte 28

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Peter povs
Non ho dormito tutta la notte, mi sono svegliato e sono andato a scuola sperando che lei ci fosse, ma purtroppo non è stato così...
Ned, Amy e Michelle hanno capito che qualcosa non andava anche se ho cercato di far finta di niente.
Durante la pausa pranzo ho raccontato a Ned ciò che è successo.
< Cavolo amico... bel casino...>
È stata l'unica cosa che mi ha detto.
Esco da scuola a testa bassa, ma Michelle nota qualcosa.
< Ragazzi, ma quella non è la macchina che accompagna sempre Tessa a scuola?>
Alzo immediatamente lo sguardo e vedo Happy scendere dalla macchina togliendosi gli occhiali da sole, mi sta guardando.
Senza dire niente, mi avvicino a lui a passo svelto.
< Happy... Cosa ci fai qui?>
< Sono qui solo perché Tessa mi ha chiesto un favore...>
Tira fuori dalla tasca della giacca una busta bianca.

Per Peter Parker
Da Tessa

Avrei riconosciuto la sua calligrafia lontano chilometri.
La prendo in mano e sento anche il suo solito profumo alla vaniglia.
Un leggero sorriso si forma sulle mie labbra, qualcosa di bello è successo!
Ringrazio Happy e corro a casa per leggere la lettera.

Entro dentro il mio appartamento, poso lo zaino e avviso zia May che sono tornato, ma non mi risponde perché lei non è in casa. Vado in camera mia con la lettera, mi siedo sul letto e la guardo ancora un attimo.
Sarà una bella notizia? Una brutta? E se fosse tutto un trucco del Sig. Stark?
Con le mani tremanti la apro e inizio a leggerla.

Caro Peter,
Spero vivamente che tu riesca a leggere questa lettera.
Mi spiace, non realizzo ancora ciò che è accaduto ieri pomeriggio.
Non voglio separarmi da te, troveremo un modo per comunicare. Ti chiamerei, ma sono quasi certa che mio zio ha messo qualche sistema nel telefono per controllare le chiamate che faccio.
Però prima di trovare il modo per comunicare io devo fare un viaggio, non ti dico ne dove ne perché, non voglio che mio zio ti tormenti. Non so quanto tempo starò via, ma puoi stare certo che io tornerò prima di quanto tu possa immaginare, te lo prometto.
Mi spiace ancora, non volevo che le cose andassero a finire in questo modo. Mi spiace anche per il comportamento esagerato di mio zio, dopo il viaggio proverò a parlarci per convincerlo a ridarti il costume.
Ti amo anch'io, mi spiace non potertelo dire di persona, ma puoi stare certo che io ti amo come non ho mai amato nessun altro. Sei la persona che riesce a rendermi felice quando nessun altro ci riesce e sei il mio eroe, sia con il costume che senza.
Non permettere a nessuno di dirti cosa puoi o non puoi fare, se sei convinto di potercela fare, lo fai e ci metti tutto te stesso!
Tu sei e rimarrai sempre il mio ragnetto preferito, qualunque cosa tu faccia io ti sosterrò e ti starò a fianco.
Con amore,
Tessa.

Chiudo la lettera con gli occhi lucidi.
Tessa forse è già partita non si sa dove, non la posso contattare e non posso riscriverle una lettera di risposta perché non saprei dove inviarla.
Non capisco nemmeno il mio stato d'animo.
Sono felice per la lettera che mi ha inviato e per certe cose molto dolci che mi ha scritto.
Sono triste perché lei è partita e non so quando tornerà. Sono anche arrabbiato con me stesso per il casino che ho creato e con il Sig. Stark perché ci ha divisi.
Lui può pensare che siamo solo dei ragazzini che non sanno cosa sia l'amore, ma in realtà io l'ho capito molto bene e penso che anche Tessa l'abbia capito.
Sono stufo di essere trattato come un bambino che non capisce niente!
Mi alzo dal letto arrabbiato e poso la lettera sopra la scrivania.
Devo sfogarmi in qualche modo...
Mi cambio i vestiti mettendomi dei pantaloni della tuta, una maglietta larga e delle scarpe comode. Mi infilo le cuffie e corro fino alla palestra più vicina a casa mia.
Prendo i guantoni e mi posiziono davanti un sacco da box iniziando a tirare pugni e calci.
Mia zia mi ha consigliato di iniziare a fare uno sport che mi aiuti a sfogarmi e penso che fare box sia quello di cui ho bisogno.
Continuo a pensare alla lettera, al signor Stark che ci divide, alle sue parole, alla faccia di Tessa preoccupata e in lacrime.
Rimango lì tutto il pomeriggio finché non mi vengono a chiamare per dirmi che la palestra sta per chiudere.

Tessa povs
Esco dalla stanza dirigendomi al corridoio Est nella stanza S351 e vedo subito che Tao mi sta aspettando. Lui è seduto per terra con le gambe incociate e il thè sopra un tavolino basso di bambù.
Entro e mi fa uno dei suoi grandi sorrisi.
< Vieni, accomodati pure...>
Mi siedo di fronte a lui e gli imito la posizione mettendo le mani sulle mie ginocchia.
Mi versa del thè in una tazza di porcellana marrone e se ne versa un po' anche lui.
<Grazie...>
Dico per poi assaggiarlo, ha un sapore strano ma dolce.
< Tessa, so perché sei qui...>
Dice bevendo il suo te.
< Ma ti avverto che io non posso aiutarti a toglierti i poteri.>
Quasi mi va di traverso il thè.
Come fa a sapere tutto?!
Non gli ho detto niente!
< In che senso non puoi aiutarmi? Ho letto che voi avete curato tantissima gente, che avete curato gli incurabili...>
Dico posando la tazza.
< È vero! Ma io non posso toglierti i poteri perché ormai fanno parte di te.>
Dice indicandomi il cuore.
< Ci deve essere una soluzione! io non voglio questi poteri...>
< Se io ti togliessi i poteri è come se tu non avessi più l'anima.>
Ho fatto questo viaggio per niente?
Abbasso la testa rassegnata.
< Non essere triste... Ho detto che non posso toglierteli, ma posso aiutarti a gestirli. So che non è la stessa cosa, ma è molto utile.>
Rialzo la testa.
Non è ciò che voglio gestirli i poteri, ma almeno non farò più male a nessuno.
< Va bene, voglio imparare a gestire questi poteri...>
<Ti avverto però che non sarà facile e veloce. Ci vuole calma, studio, concentrazione, meditazione e molta pazienza.>
Mi avverte vedendomi poco convinta.
< Non si preoccupi, dopo aver vissuto per 4 anni con dei super eroi testardi, ho imparato ad avere molta pazienza.>
Dico facendolo ridere.
< Io non voglio fare del male... Voglio imparare a controllare questi poteri. A qualunque costo!>
Continuo tornando seria.
Lui fa un sorriso vedendo che sono più convinta.
< Ottimo! Domani iniziamo gli allenamenti alle 8:00 precise, ci alleniamo tutta la mattina e faremo un piccola pausa verso mezzogiorno. Il pomeriggio ci dedichiamo allo studio dei libri e la sera meditiamo.>
Ho capito che avrò le giornate piene...
< È meglio che tu vada a riposare. Domani incominciamo subito!>
Lo ringrazio ancora mentre finisco di bere il thè poi vado in camera mia e mi preparo per andare a letto. Appena poso la testa sul cuscino mi addormento.
Domani si comincia.

La storia di Tessa Stark (Spider-Man)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora