La storia di Tessa Stark (Spider-Man)

Parte 12

È arrivato martedì, il che vuol dire che Peter deve venire a casa mia per finire la ricerca.
Ieri quando sono tornata a scuola Peter si è scusato, mi ha detto che aveva un'emergenza improvvisa con sua zia e che non è potuto rimanere alla festa.
Non so se credergli, ma non ci sarebbero altre spiegazioni al suo insolito comportamento.

Arriviamo davanti la Stark Tower e Peter sembra essere incantato.
< Wow! non me l'aspettavo così alta...>
Dice continuando a guardare il grande edificio.
Entriamo nell'ascensore e schiaccio il pulsante per andare nel gran salone.
Si aprono le ante e Peter rimane ancora più incantato.
< È bellissimo qui...>
Sono felice che gli piaccia, non ho mai potuto invitare i miei amici alla Stark Tower perché una volta ci vivevano gli Avengers.
Stiamo per andare in camera mia, quando sento una voce chiamarmi.
< Tessa! Sei tu?>
Chiede mio zio dalla cucina.
Cosa ci fa qui? Non dovevano tornare domani dal viaggio?
< Si, sono io.>
Vedo Peter sbiancare, sarà per colpa di mio zio?
Tony entra nel salone.
< Siamo tornati un po' pri->
Smette di parlate quando vede Peter, sembra sorpreso.
Eppure gli avevo detto che oggi sarebbe venuto un mio compagno di classe.
< Parker... Cosa ci fai qui?>
Chiede mio zio a Peter.
< S-salve sig. Stark, s-sono qui per una
ri-ricerca di chimica >
Si conoscono?
Mio zio non conosce i suoi stagisti, al massimo è Pepper quella che li conosce e che gestisce queste cose.
< Vi conoscete?>
Chiedo guardando prima mio zio e dopo Peter.
< È uno dei stagisti più giovani e bravi, per forza lo conosco. Vero Parker?>
Peter annuisce silenziosamente.
Questa storia non mi convince...

Peter povs
Sono meravigliato della grandezza e dalla bellezza di questo edificio.
< È bellissimo qui...>
Dico continuando a guardarmi in giro.
Noto che sta sorridendo, mi fa piacere vederla ridere è anche molto più bella quando sorride.
Non ha bisogno di trucco le basta quel suo meraviglioso sorriso.
< Tessa! sei tu?>
Sbaglio o questo è il sig. Stark?
O no...
< Si, sono io>
Sembra sorpresa anche lei.
Entra nel salone il sig. Stark e continua a parlare.
< Siamo tornati un po' pri->
Appena mi vede si ferma e non finisce la frase.
È un brutto segno! Un orribile segno!
< Parker... Cosa ci fai qui?>
Mi chiede il sig. Stark, Tessa guarda stupita suo zio e poi me.
< S-salve sig. Stark, s-sono qui per una
ri-ricerca di chimica.>
Dico cercando di essere il meno nervoso possibile.
< Vi conoscete?>
Chiede Tessa guardando di nuovo suo zio e poi di nuovo me.
< È uno dei stagisti più giovani e bravi, per ciò lo conosco. Vero Parker?>
Dice il sig. Stark.
Annuisco e non dico niente mentre Tessa ci guarda poco convinta.
< Tessa, potresti lasciarci un attimo soli? Voglio parlare con Parker di alcune cose riguardanti lo stage.>
Le chiede gentilmente facendole un sorriso.
No! Non abbandonarmi! Non con lui!
< Va bene...>
Cacchio!
Si dirige verso la porta.
< Sono qua in cucina.>
Dice guardandomi per poi chiudersi la porta alle spalle.
< Bimbo-Ragno! Ti avevo chiesto esplicitamente di evitarla e tu vieni a casa nostra?>
Dice fulminandomi con lo sguardo.
< Mi scusi, ma abbiamo una ricerca da fare e non posso non farla. Oltre a questo sua nipote ha insistito tanto nell'invitarmi, non volevo dare sospetti.>
Dico a testa bassa, ho paura della sua reazione.
< Hai ragione, non devi dare sospetti... Per questa volta ti salvi ragazzo!>
Mi ha appena dato ragione? Non me lo aspettavo...
< Ora va con lei in camera a fare la ricerca e non fate altro. Vi tengo d'occhio!>
Dice senza distogliere lo sguardo.
< C-certo! S-sono qui solo p-per la ri-ricerca.>
Dico imbarazzatissimo.
Faccio un sospiro di sollievo appena il Sig. Stark va nell'ascensore e sparisce.
Raggiungo la cucina e vedo Tessa con un bicchiere pieno d'acqua in mano.
< Hey! Tutto bene? Che ti ha detto?>
Chiede lei sorridendo.
< N-niente, a-abbiamo parlato s-solo dello Stage...>
Dico avvicinandomi a lei.
Da un bicchiere d'acqua pure a me e subito dopo andiamo in camera sua a studiare.

Tessa povs
Finalmente la ricerca è finita.
Sono le 19:00 e sono stanchissima, anche Peter sembra essere molto stanco.
Continuo a pensare che lui e mio zio mi nascondano qualcosa...
Ma cosa potrebbe essere?
< Si è fatto tardi, è meglio che torni a casa.>
Dice Peter chiudendo i libri.
< Potresti rimanere a cena! Poi Happy ti riaccompagna a casa.>
Gli propongo, sperando che mi dica di si.
< Rimarrei volentieri, ma ho un impegno importante...>
Ci rimango male e penso che Peter se ne sia accorto.
< Sarà per la prossima volta!>
Afferma facendomi un sorriso che ricambio.
Mette tutti i libri nello zaino e usciamo dalla stanza.
< Vuoi un passaggio da Happy?>
< No, non preoccuparti...>
<Sicuro? Non è un problema, basta che gli dici l'indirizzo è lui ti porta dove vuoi.>
Gli dico arrivando davanti all'ascensore.
< No, non preoccuparti. Grazie lo stesso.>
Dice infilandosi la giacca mentre io schiaccio il pulsante per prenotare l'ascensore.
Dopo pochi secondi le ante si aprono.
< Ci vediamo domani, grazie ancora per la disponibilità.>
Dice per poi darmi un tenero bacio sulla guancia, come avevo fatto io l'altra volta.
Sento la faccia andare a fuoco e gli sorrido timidamente, è incredibile come divento impacciata davanti a lui.
Entra nell'ascensore, schiaccia il piano terra e poco prima che le ante si chiudano mi dice un timido :"ciao".
Ho le farfalle nello stomaco e le mie guance stanno andando a fuoco.
< Capisco che l'ascensore sia bello, ma fissarlo mi sembra esagerato...>
Dice improvvisamente mio zio dietro di me.
Che figura...
Mi giro e lo vedo appoggiato al muro con le braccia conserte che mi fissa da capo a piede.
Non ha visto tutto, vero?
< I-io devo andare...>
Dico per poi scappare in camera mia.
Appena entro la prima cosa che faccio è affacciarmi alla finestra per vedere se Peter è già uscito.
Dopo pochi secondi Peter esce dalla Stark Tower e lo vedo andare via a passo svelto.
Rimango affacciata alla finestra con un sorriso da ebete per almeno cinque minuti.
Peter Parker ha davvero uno strano effetto su di me...