Alle 7 precise ci troviamo nel gran salone e sia mio zio che Pepper ci aspettavano, May non è potuta venire per colpa dei turni di lavoro.
Andiamo in aeroporto con due macchine diverse, io e Peter siamo insieme e Happy guida.
Per tutto il viaggio tengo la mano a Peter e lui non la rifiuta di certo.
Appena arriviamo salutiamo il generale Jhonson, che sarà a capo della missione, intanto Peter e mio zio si vanno a mettere le tute mimetice da militare.
Peter non può dire che lui è Spider-Man e mio zio, inventandosi una scusa, ha fatto in modo che lui e Peter viaggiassero su un aereo da soli.
Peter mi ha detto che mentre sarà lì dovrà stare con la maschera per tutto il tempo e gli unici momenti che può stare senza è quando saranno accampati o alla base.
Appena tornano mi incanto a guardarli, mi sembra di vivere la scena di un film.
Camminano impettiti verso di noi, i raggi del sole li illumina come un riflettore, mio zio ha gli occhiali da sole e Peter invece ha un cappello a visiera dello stesso colore della tuta.
Io e Pepper siamo vicine all'aereo, mentre il generale Jhonson insieme ai suoi militari sono già saliti nell'altro aereo.
Ci raggiungono e il primo ad abbracciarmi è mio zio.
< Stai con Pepper.>
Mi sussurra all'orecchio.
< Avrà bisogno di te mentre noi non ci saremo.>
Continua a sussurrare e io inizio a sentire gli occhi inumidirsi.
< Lo farò, ma tu guarda le spalle a Peter e state attenti.>
Lo stringo più forte e lo sento annuire.
Ci stacchiamo e vedo Peter che abbraccia Pepper e subito dopo Happy.
Si avvicina a me, mi abbraccia e io ricambio sentendo il suo buonissimo profumo.
< Tornerò presto.>
Lo stringo più forte, lo so che dovrei essere positiva, che non dovrei fare la drammatica e che non dovrei piangere, ma è più forte di me. Sono preoccupata, questa può essere l'ultima volta che gli vedo.
Sarò pessimista, ma è così...
< Ti amo.>
Mi sussurra all'orecchio.
< Ti amo anch'io.>
Gli rispondo mentre delle lacrime iniziano a colarmi sulle guance.
Si guarda per un secondo attorno, Tony e Pepper sono ancora abracciati mentre Happy controlla che l'aereo sia pronto.
Peter mi prende il viso tra le mani e mi bacia, un bacio che dura pochi secondi ma molto significativo.
Quando ci stacchiamo Peter mi asciuga una delle tante lacrime che scende sul viso.
Mi tiene per mano mentre vediamo Happy avvicinarsi a noi.
< Tony, l'aereo è pronto.>
Mio zio annuisce, da un bacio a Pepper e poi guarda Peter.
< Ora dobbiamo andare.>
Il mio ragazzo annuisce e con la mano libera dalla mia stretta si sistema il cappello.
Mi guarda per qualche secondo, ha gli occhi lucidi. Il suo sguardo si ferma a guardare la collana che lui mi ha regalato. Prende il ciondolo e lo fissa attentamente poi alza lo sguardo verso i miei occhi.
Mi fa un piccolo sorriso e poi lascia il ciondolo. Mi lascia la mano lentamente e si affianca a mio zio.
< Buon viaggio.>
Dice Pepper, anche lei con le lacrime agli occhi.
La ringraziano e subito dopo si dirigono verso l'aereo.
Mio zio non si volta, sa che se si volta gli farà solo più male, invece Peter si volta poco prima di entrare nell'aero, mi fa un piccolo saluto che io ricambio e subito dopo entra.Una settimana dopo
Non è facile...
Non è facile essere qui mentre le persone che ami possono morire da un momento all'altro. Non abbiamo loro notizie e la cosa ci stressa ancora di più.
May si è trasferita momentaneamente da noi, fin quando non tornano dalla missione.
Pepper è più silenziosa del solito, va a lavoro, piange, mangia poco, si stanca e torna a casa distrutta.
Come mio zio mi ha chiesto, le sto vicino andando in ufficio con lei, sto tutto il giorno a meno che non abbia l'allenamento con Strange al pomeriggio.
In poche parole le faccio un po' da segretaria: rispondo alle chiamate, compilo i fogli, le porto i caffè, le porto il pranzo e faccio altri piccoli lavoretti.
La cosa più fastidiosa di questo lavoro?
Sono i vestiti che devo usare...
Non posso andare con i pantaloncini o con delle canotte scollate, ma con i pantaloni lunghi e meglio se indosso le maniche corte, ma a volte uso anche delle canottiere.
Un po' come quando vai a scuola, almeno... io a scuola non vado con gli shorts e le canottiere da spiaggia che mostrano la pancia. Molte ragazze nella mia scuola lo fanno, ma io no...
Oggi sono vestita con dei pantaloni neri lunghi fino alle caviglie , canottiera bianca (Non scollata), una giacca per coprire le spalle scoperte e delle scarpe da ginnastica bianche col retro nero.
Ovviamente non manca la collana che Peter mi ha regalato al mio compleanno, me lo fa sentire più vicino, come se avessi un pezzo di lui con me.
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La storia di Tessa Stark (Spider-Man)
Fanfic[𝙲𝙾𝙼𝙿𝙻𝙴𝚃𝙰!] Tessa Stark, nipote del famoso Tony Stark, è una ragazza normalissima di 15 anni che si è trasferita a New York per aiutare gli Avengers a restare uniti. Ma dopo gli eventi successi in Sokovia, la squadra si dividerà in due fazio...