Parte 61

3K 126 3
                                    

Tessa povs
Corro! Corro il più veloce che posso da camera mia fino all'infermieria e la strada mi sembra infinita.
Happy mi è venuto a chiamare, mi ha detto che Peter si è svegliato e che ha detto il mio nome. Mi sono cambiata di fretta e furia per poi correre verso l'infermeria. Happy mi sta dietro, ma non riesce a raggiungermi.
Lo sapevo che dovevo rimanere con lui!
Quando finalmente arrivo, vedo il dottore e l'infermiera uscire dalla stanza. Intravedo Pepper appoggiata alla porta, si volta verso di me e mi fa un grande sorriso.
Entro e finalmente lo vedo.
È vero! È sveglio, non è un sogno!
È disteso, ma hanno alzato leggermente la parte alta del letto e quindi è quasi seduto.
Gli hanno tolto i tubi per l'ossigeno, ma è ancora attaccato al flebo, mi guarda anche lui, mi guarda come se fossi la sua salvezza.
< Io vado a parlare col dottore.>
Dice May per poi uscire dalla stanza trascinandosi Happy con se.
< Io vado a vedere come sta Tony.>
Dice Pepper ed esce anche lei chiudendo la porta.
Lui è qui, dovrei dire o fare qualcosa, ma è come se fossi bloccata.
Ho paura che questo sia un sogno.
Mi avvicino al lettino incapace di parlare, lacrime di gioia mi rigano il viso e il respiro mi manca.
Mi siedo sul lettino di fronte a lui.
< Sei tornato...>
Dico finalmente prendendogli la mano.
< Te lo avevo promesso.>
Un sorriso si forma sul mio volto e il mio cuore, finalmente, si sta ricomponendo.
È qui, è sveglio, è vivo e si ricorda di me.
Gli poso le mani sulle guance, stando attenta ad evitare i graffi e lo bacio delicatamente. Lui ricambia e mi mette una mano dietro la testa accarezzandomi i capelli.
Mi è mancato! La sua bocca calda, i suoi capelli castani, i suoi occhi color nocciola, le sue mani e le sue braccia rassicuranti.
< Mi sei mancato.>
Dico sulle sue labbra.
< Non hai idea di quanto tu mi sia mancata.>
Dice stringendo la sua mano alla mia.
Scoppio in un pianto liberatorio e noto che anche lui ha gli occhi lucidi. Lo so di essere drammatica, ma cosa ci posso fare? Lui mi è mancato tantissimo e ho rischiato di perderlo...
Si sposta un po' a lato del letto aiutandosi con le braccia facendo fatica.
< Peter! C-che fai? Stai male?!>
Batte una mano sul materasso dove ha lasciato lo spazio.
< Vieni qui...>
Faccio un piccolo sorriso.
Ho capito cosa vuole, ma ho paura di fargli male.
< Peter, ti faccio male.>
Scuote la testa lentamente e dopo mi guarda supplichevole.
< Ti prego... Mi sei mancata troppo.>
Faccio un piccolo sospiro, ma faccio come vuole. D'altronde oggi tutto gli è concesso...
Mi sdraio accanto a lui e sto attenta a non fargli male. Con una mano mi fa spostare la testa sulla sua spalla e poi mi prende una mano e la incrocia alla sua.
Mi lascio letteralmente coccolare da lui, mi è mancata questa sensazione, questo calore rassicurante.
Mi da un bacio sulla testa.
< Sei dimagrita molto e hai gli occhi stanchi.>
Non dico niente, ma ha ragione...
In queste ultime 2 settimane sono dimagrita tantissimo, me ne accorgo dalle forme meno sporgenti. Non sono mai stata magrissima, ma a me andava benissimo così. Però ora sono molto... sciupata.
<Tessa, sei in questo stato per colpa mia?>
Non gli rispondo, non voglio farlo sentire in colpa.
< Tessa, dovresti mangiare e riposarti un po'.>
Mi alzo dalla sua spalla e lo guardo negli occhi, nei suoi bellissimi occhi nocciola.
< Per ora voglio solo stare con te. Dopo ti prometto che vado a mangiare qualcosa.>
Gli tengo stretta la mano.
< Ho rischiato di perderti, ora ho bisogno di stare con te. Faccio ancora fatica a realizzare che tu sia sveglio.>
Mi fa un piccolo sorriso.
< Se sono sveglio... è solo per te.>
Queste parole mi sciolgono, Peter è sempre stato bravo con le parole e questa è una delle cose che mi ha fatto innamorare di lui.
All'inizio è timido e impacciato, poi si scioglie e riesce a stupirti con semplici parole.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
Anche questo è un bacio semplice e delicato, ho ancora paura di fargli male.
< Ti amo.>
Gli dico con le lacrime che minacciano di uscire nuovamente.
Mi accarezza la guancia con una mano e l'altra è ancora intrecciata alla mia.
< Ti amo anch'io.>
Mi appoggio di nuovo sulla sua spalla.
Stiamo in silenzio, ci siamo già detti tutto quello che volevamo dirci.
Ci accarezziamo e a volte Peter mi da dei baci sulla testa, i più adorabili baci che mi abbia mai dato.
Mi addormento dopo mezz'ora non sentendomi più sola, ma coccolata e amata.

Peter Povs
Tessa si è addormentata e ormai sono quasi le 8 di sera.
Finalmente la sento vicino a me, avevo paura di non poterla più vedere, toccare o baciare.
Sentirla dormire sul mio petto mi è mancato, sentirla così vicina a me mi è mancato, ma vederla così magra, stanca e debole mi fa stare male. Ora sono tornato e ci aiuteremo a vicenda, Tessa mi aiuterà con la riabilitazione e io la aiuterò col morale. Però, per ora, voglio solo stare qui con lei e godermi il momento di pace, lei che riposa e io che la sento vicina dopo tanto.
La porta si apre lentamente. Alzo lo sguardo e vedo il signor Stark entrare col braccio ingessato e dei punti sulla fronte.
O cacchio! Meno male doveva essere un momento di pace!
Tessa sta letteralmente dormendo abbracciata a me e il signor Stark entra proprio ora?!
< Hey...>
Dice guardandoci.
Quando realizza in che posizione siamo fa una strana espressione mista tra l'inaspettato e il tenero.
Non so come comportarmi...
< Calmo Parker... Non mi infastidisce se siete così, anzi, finalmente sei riuscito a farla dormire un po'.>
Mi fa un piccolo sorriso.
Mi rilasso buttando fuori l'aria che stavo trattenendo per l'ansia e gli ricambio il sorriso.
Sono felice nel vedere che sta bene, l'ultima volta che l'ho visto aveva un attacco di panico ed era ubriaco.
< Come stai, Bimbo-ragno?>
Si siede sulla sedia affianco al lettino.
< Bene, signor Stark.>
< Lo vedo...>
Dice guardando prima me e poi sua nipote facendo una leggera risata.
La guardo anch'io e solo ora ricordo anche le battutine che mi faceva prima dello schianto.
Poi però si fa più serio e torna a guardarmi negli occhi.
< Grazie, per avermi salvato.>
Non so che sguardo sia quello che ha in volto, ma di sicuro lo sta dicendo con molta serietà.
< Non mi ringrazi, l'ho fatto perché dovevo, ho promesso a Tessa che le avrei guardato le spalle e così ho fatto.>
Torno a guardare la mia ragazza per un secondo.
< Tessa ha bisogno di lei, signor Stark.>
Annuisce e guarda anche lui sua nipote.
< Hai ragione, ma ha bisogno anche di te.>
Torna a guardarmi e io stringo di più la mano a Tessa.
< Sai... forse siamo più noi ad avere bisogno di lei.>
Continua il signor Stark.
Lo guardo e annuisco in segno di approvazione. Ha ragione io ho bisogno di lei, non so cosa farei se non ci fosse lei.
Tessa è tutto per me!

Dopo poco il signor Stark se ne va, lasciandoci nuovamente soli.
Mi fa piacere che ora il signor Stark accetti la nostra relazione e sono felice che ora stia tornando tutto alla normalità.
Do un bacio sulla testa a Tessa e mi addormento subito dopo.

Tessa povs
Mi sveglio pian piano. Sono sdraiata vicino a Peter che dorme ancora.
Le nostre mani sono anora intrecciate, io ho una gamba sopra le sue e la mia testa è appoggiata sulla sua spalla.
Alzo lo sguardo verso il viso di Peter e lo vedo con gli occhi chiusi, la bocca socchiusa e il suo respiro è pesante.
È bellissimo! Mi è mancato svegliarmi avendo lui vicino.
Guardo l'ora e vedo che sono le 7:30 del mattino.
Quanto ho dormito?! Tantissimo...
Non ho mai dormito così tante ore di fila.
È Peter che mi fa questo effetto!
Approposito...
OGGI È IL COMPLEANNO DI PETER!
Mi alzo dal letto senza svegliarlo e gli do un piccolo bacio sulla guancia.
< Auguri, amore mio!>
Ovviamente non mi sente, ma gira leggermente la testa dall'altro lato russando.
Faccio una piccola risata ed esco all'infermieria per poi andare in cucina.

Happy e May sono in cucina che bevono del caffè seduti al tavolo.
< Buongiorno!>
Mi dicono all'unisono.
< Buongiorno!>
Rispondo con un sorriso mentre mi strofino gli occhi con una mano.
< Peter si è già svegliato?>
Mi chiede May sorseggiando il suo caffè.
< No.>
Mi siedo vicino a loro. Mi piace che loro due stiano così tanto insieme, sono una bella coppia.
< Non so cosa fare... oggi è il suo compleanno e mi sono scordata di comprarli anche la torta.>
È vero, oggi è il suo compleanno e lo dovrà passare a letto.
Dobbiamo inventarci qualcosa!
Rifletto un attimo su cosa possiamo fare e finalmente, dopo varie idee assurde, me ne viene una in mente.
< Mi è venuta una piccola idea, ma avrò bisogno del vostro aiuto...>
May e Happy sembrano interessati.
Gli spiego la mia idea e tutti e due sembrano essere d'accordo per l'organizzazione, sopra tutto May.

La storia di Tessa Stark (Spider-Man)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora