Parte 9

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Dalla battaglia tra gli Avengers sono passati due lunghi mesi ed il capitano e gli altri non si sono fatti più sentire.
Ogni giorno aspetto una chiamata, un messaggio, un bigliettino dal capitano o da qualcun'altro, ma niente.
Mio zio Tony è ancora giù di morale, ha venduto la Stark Tower e ora ci trasferiamo in quel che doveva essere il quartier generale degli Avengers. La squadra aveva progettato questo quartier generale, molto più grande della Stark Tower, prima che succedesse tutto il trambusto in Sokovia.
In quest'ultimo mese ho avuto molto più tempo per me stessa. Non devo più controllare gli Avengers, i documenti non servono più e non devo neanche scrivere a Fury della situazione generale.
Per fortuna Rhodey si sta riprendendo, mio zio gli ha costruito un esoscheletro per aiutarlo a camminare.
Peter continua ad evitarmi, trova sempre una scusa e continuo a non capire il perché...
La mia vita sta diventando un vero schifo!

Sono in classe ed è l'ora di chimica, il professor Brown ci sta dividendo a coppie per fare delle ricerche.
< Molto bene... Scrivo alla lavagna l'argomento con accanto le coppie. Non voglio scambi! Le coppie che ho deciso rimangono.>
Detto questo si gira e scrive alla lavagna.
Dopo meno di cinque minuti si sposta dalla lavagna mostrandoci i gruppi.

Betty Grant/Michelle Jones
Amy Smith/Ned Leeds
Tessa Stark/Peter Parker
Flash Thompson/Adam Williams
David Jhonson /Lili Turner
Alex Collins/Jessica Cooper
Sophia Watson/Josephin Morris

NON POSSO CREDERCI!
Io e Peter?
La cosa positiva è che finalmente posso parlargli, la cosa negativa è che non so cosa dirgli dopo due mesi.
Vedo Peter sgranare gli occhi e portarsi una mano sulla fronte dopo aver letto i nomi. È evidente che non vorrebbe stare con me in coppia, devo parlarci e ora Peter non ha scampo!
Appena finisce l'ora vado da lui e non fa in tempo a scappare come ha fatto negli ultimi due mesi.
< Ciao... Ti va se oggi vieni a casa mia a studiare? Dobbiamo portare la ricerca entro due settimane e prima la facciamo meglio è.>
Chiedo al ragazzo con gli occhi color nocciola ancora seduto al suo posto.
< N-Non penso sia una buona idea, non
v-vorrei disturbare.>
Dice guardando altro senza incrociare il mio sguardo, sembra abbia paura di guardarmi. PERCHE'?
< Non disturbi affatto! Anzi, mio zio sarà felice di vederti dato che sei un suo stagista.>
Dico cercando un suo contatto visivo che trovo solo quando nomino mio zio.
< Forse è meglio se stu-studiassimo a
ca-casa mia...>
< Va bene... Allora dopo scuola andiamo direttamente a casa tua?>
< Si, subito dopo scuola.>
Prende il suo zaino e va fuori.
Non riesco a capire... Perché si comporta così?
Sistemo meglio lo zaino in spalla e raggiungo Amy che sembra essere felicissima di essere in coppia con Ned.

Siamo in camera di Peter, sui libri da ore e la testa mi sta scoppiando.
Peter continua ad evitare il mio sguardo da quando siamo usciti da scuola.
BASTA! DEVO FARMI AVANTI! DEVO AVERE UNA RISPOSTA!
< Peter, puoi spiegarmi il perché mi eviti? Non capisco cos'ho fatto di male...>
Gli chiedo finalmente dopo due mesi.
< Se non vuoi più parlare con me o se non vuoi più frequentarmi, basta dirmelo e ti lascio in pace. Non so cos'ho fatto di male, ma devi dirmelo!>
Gli chiedo disperata. Non so il perché non lo abbia fatto prima, forse temevo la sua risposta o forse ho pensato che avesse bisogno di spazio, ma ora che l'ho fatto e che ho parlato con lui mi sento più... libera.
Finalmente i suoi occhi incontrano i miei.
< È questo quello che pensi? C-che io non ti voglia più parlare o che io n-non voglia più essere tuo a-amico?>
<Da come ti comporti sembra essere proprio così.>
Chiudo il libro di chimica davanti a me con la testa bassa.
< NON È COSÌ! Non lo pensare neanche per scherzo!>
Dice alzando il tono della voce facendomi rialzare immediatamente lo sguardo.
Fa un gran respiro e riprende a parlare.
< Ho m-molte cose da fare tra lo stage, la scuola... P-poi non volevo d-dimostrare di essere entrato allo stage solo perché t-tu sei mia amica.>
Abbassa lo sguardo, non so se sta dicendo la verità, continua a balbettare e se lo fa può essere per due motivi:
È emozionato per qualcosa oppure sta mentendo.
Peter è il mio migliore amico, perché dovrebbe mentirmi? Sa che può dirmi tutto, ma mi nasconde ancora qualcosa.
Lo conosco da 4 anni e ormai so tutto su di lui... o almeno credo di sapere tutto su di lui.
< Peter, lo stage prende solo le persone che sono veramente competenti. Non farti problemi per questo! Se lo stage ti ha accettato è perché sei intelligente e sveglio.>
Gli dico avvicinandomi di più a lui.
Sussulta un attimo ma non mi ferma.
< Hai ragione... S-sono stato u-uno stupido, scusa.>
< Non sei uno stupido e non scusarti...>
Ci stiamo fissando, i suoi occhi nocciola sono bellissimi, non gli avevo mai notati così tanto...
È davvero bello, il suo viso, i suoi capelli, i suoi occhi, la sua bocca, tutto!

Il mio telefono vibra all'interno del mio zaino e sono costretta a non guardare più quei bellissimi occhi da cerbiatto.
Prendo il telefono e noto due messaggi di Pepper, dicono che Happy mi sta venendo a prendere.
< Scusa Peter, Happy mi sta venendo a prendere. La ricerca dobbiamo continuarla un'altra volta.>
Dico iniziando a prendere i libri.
< Non importa, la ricerca è quasi finita se vuoi la finisco io.>
Dice aiutandomi a mettere a posto.
< Assolutamente no! La dobbiamo fare insieme e poi dobbiamo anche studiare le parti per esporla. Se vuoi puoi venire martedì a casa mia.>
Dico chiudendo lo zaino e mettendomelo in spalla.
< Sicura c-che non d-disturbo o che->
< Peter, non disturbi nessuno e non dai fastidio a nessuno! Come ti ho già detto a scuola, mio zio sarà felice di vedere un suo stagista. Poi cosa c'è di male nel studiare per una ricerca?>
Non capisco il perché non voglia venire a casa mia, lo so che mio zio è il suo "capo", ma tanto verrebbe solo per una ricerca di chimica.
< V-va bene...>
Dice ormai arrendendosi. Gli sorrido e ci dirigiamo verso l'ingresso.
< Peter, lo so che mi nascondi qualcosa... Forse non puoi dirmelo perché è troppo personale, ma ricordati che a me puoi dire tutto. Io non voglio costringerti a dirmi questa cosa, ma sappi che io ci sono.>
Siamo ormai arrivati alla porta.
Non mi risponde e abbassa lo sguardo.
Allora ho ragione! Mi nasconde altro!
< Quando e se vorrai dirmelo, io ci sarò.>
Dico per poi dargli un bacio sulla guancia e vedo che ha due pomodori al posto delle guance. Esco dal suo appartamento con un sorriso da ebete in faccia.
ASPETTA! Gli ho dato un bacio sulla guancia? Come mi è venuto in mente?!
Ho una strana sensazione allo stomaco. COSA VUOL DIRE?
Arrivo in macchina e Happy mi guarda felice.
< Non vedevo quel sorriso da un po'! Cos'è successo?>
Chiede sorridendo anche lui.
<Niente! Assolutamente niente!>
< Tessa, sei rossissima in viso.>
Continua divertito.
< Tu pensa a guidare!>
Dico facendolo ancora più ridere, mentre io cerco di nascondermi il viso.

La storia di Tessa Stark (Spider-Man)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora