Violet non ci poteva credere! Michael teneva veramente a lei.
Ora mentre si abbracciavano si sentiva così bene , così rilassata ... come se fosse la cosa più normale del mondo.
- grazie , grazie , grazie -
- va bene , ho capito. Sono contento che ti piaccia ma non credi di esagerare? È solo un regalo -
- è un regalo speciale e non ti stavo ringraziando solo per questo -
Michael sorrise.
- prego , mi fa piacere aiutarti. Oggi , quando sei svenuta , mi sono un po preoccupato te lo confesso -
Violet si rese conto di essere ancora appiccata a lui così si affrettò a staccarsi e a ritrovare compostezza e autocontrollo arrossendo un po per l'imbarazzo.
- ti preoccupi troppo ma in effetti c'è una cosa che non mi è molto chiara -
Violet non voleva mettere a fargli la predica proprio ora ma doveva cogliere la palla al balzo. Se non glielo avesse chiesto ora che erano soli poi non avrebbe più potuto sapere la verità.
- dimmi tutto -
- primo: chi ti ha detto dove abito? Secondo: come hai fatto a prendermi al volo prima che svenissi oggi? Terzo: perché tu e Sophie siete così misteriosi? -
- hey hey , piano con le domande. Allora: 1) me lo ha detto Sophie ,2) non lo so nemmeno io , è stato intuito, 3) non siamo misteriosi , non essere così paranoica adesso -
- e va bene proverò a crederti.....dinuovo - Violet
- dinuovo? Senti Violet non so di cosa parli ti giuro che non ho nessun segreto -
- me lo giuri? -
- te lo stragiuro -
- va bene , ok. -
Sorrisero tutti e due.
Violet era così contenta che l'era andata a trovare ; era così contenta che non vide subito la macchina dei suoi genitori di ritorno in fondo alla strada.
- Michael vattene! Presto! -
- cosa? -
- mi dispiace ma devi muoverti , ci sono i miei!! -
Michael si girò e vide l'auto.
- va bene , ci vediamo a scuola ciao - si afrettò a dirle.
Michael corse via dalla parte opposta della strada , andava ad una velocità impressionante! Violet era a bocca aperta ... com'era possibile?
Rimase imbambolata con la bocca spalancata. Michael era sparito e i suoi genitori stavano parcheggiando ; probabilmente non lo avevano visto per fortuna.
- tesoro ma cosa ci fai qui fuori? Devi riposare -
- e-ehm......- Violet fissava ancora la strada nel punto dove era corso Michael.
- si , ora......entro -
- ma che cos'hai? Sembri uno zombie , su torna dentro -
Entrarono tutti in casa e Violet non riusciva a togliersi dalla testa quello che era accaduto.
Non ne poteva più di tutti quei segreti , doveva fare qualcosa. Se Sopie e Michael non le volevano dare spiegazioni allora doveva arrangiarsi da sola.
Erano le 11:30 ; Jack e Margaret stavano dormendo e Violet era seduta sul suo letto. Si alzò e si sedette alla scrivania , accese la lampada e comiciò a rovistare fra le vecchie cose di scuola in cerca di un quaderno nuovo.
Aveva un'idea , non sapeva se sarebbe servito a qualcosa ma doveva provarci.
Cercando di non fare rumore per non svegliare i suoi genitori , Violet prese un quaderno rosso che trovò dentro ad un cassetto e lo mise sopra alla scrivania. Si sedette e cominciò a scrivere.
Doveva scrivere tutto quello che le era successo dal primo giorno in cui aveva incontrato Michael e doveva raccontare ogni minimo particolare che aveva visto , se avesse scritto ogni giorno del suo comportamento , delle sue azioni , dei suoi particolari forse sarebbe venuta a capo di qualcosa. Voleva scoprire a tutti i costi il segreto che Michel le nascondeva e che non intendeva rivelarle.
Ci mise mezz'ora per scrivere tutto ma almeno aveva fatto un buon lavoro. Ora doveva capire dove nasconderlo in modo che nessuno lo scoprisse.
Si guardò un po intorno e alla fine scelse di nasconderlo sopra all'armadio , era un posto alto e sua madre non puliva mai lì. Prese la sedia e salendoci sopra appoggiò il quaderno.
Spense la luce e tornò a letto. Ora era più serena , forse sarebbe potuta funzionare questa cosa del quaderno. Dopo averci scritto un po di volte sarebbe tornata a rileggere e avrebbe cercato di mettere insieme ciò che aveva visto per capire la natura di Michael. Magari non era una genialata ma poteva funzionare , doveva solo avere pazienza.
Con questa speranza per la testa Violet si addormentò.