Dove sei? Perché è da due settimane che non ti fai vedere?
Violet era seduta al suo solito e noioso banco di scuola solo che mancava qualcuno di molto importante accanto a lei : Michael.
Non lo vedeva da due settimane ed era preoccupata , aveva paura che gli fosse successo qualcosa di grave.
E se ti hanno portato via io come farò a ritrovarti? Perché non mi chiami? Perché non mi dai nuove notizie?
Violet guardava malinconica il posto vuoto di fianco a lei.
- stai ad ascoltare Violet oppure sei con la testa fra le nuvole? - disse il professore.
- scusi -
Qualche risatina da dietro giunse all'orecchio di Violet.
Il professore continuò la lezione ma Violet non ascoltò nemmeno una parola , era troppo in pensiero.
Mentre l'insegnante era girato , qualcuno si sedette vicino a Violet.
- vai via - gli sussurrò Violet.
- no , sono venuto per scusarmi - rispose David.
- e di cosa? -
- non ti avevo mai detto che stavo con Charlotte e nemmeno a Sophie -
- non importa e comunque , perché mi dovrebbe interessare? Sono affari tuoi -
- magari per te , ma so che Sophie si è invaghita di me -
- lo sai? Ma allora perché non parli con lei? -
- ci ho provato ma ogni volta che provo a parlarle lei comincia un discorso e non smette più -
- sai com'è fatta , quando è nervosa... - cominciò Violet.
- parla senza fermarsi...lo so - Poi David concluse la frase al posto suo.
- comunque ti ho già perdonato per quello e poi non è stata la notizia del tuo rapporto con Charlotte a farmi perdere i sensi. La colpa è solo di Billy -
- si ma questo non è l'unico motivo per cui mi devo scusare. -
- cosa c'è ancora? -
- alla festa sono stati Charlotte , Britney , Emily , Susan , Kate e Justin a rovesciarti il ketchup addosso. Io lo sapevo ma non ti ho detto niente. -
- in effetti su questo sono arrabbiata -
- lo so e ne hai tutte le ragioni , ti giuro che io non ero d'accordo ma lo sai come fanno Kate e gli altri se non stai dalla loro parte -
- veramente non lo so -
- Charlotte mi avrebbe ucciso e non fingere di non sapere come ci si sente ad essere presi di mira.....anzi , tu qui lo sai meglio di tutti. Senza offesa -
- se c'è una cosa che ho imparato stando qui è che se assecondi Kate , sei morto dal principio ; se invece vai per la tua strada , gli ostacoli saranno maggiori ma sopravvivrai. Tu hai fatto la tua scelta come tutti gli altri ma ora sei costretto a fare come loro , io sarò anche lo zimbello di tutta la scuola ma almeno ho libertà di scelta , di parola e di opinione -
Violet tolse le parole di bocca a David che per un attimo rimase in silenzio a riflettere.
- ...quanto vorrei che avessi torto e invece....è proprio come dici tu Violet. Hai ragione e io ormai non posso farci niente , tu però non arrenderti. -
- David forse non hai capito , io non mi arrenderò mai. Non è vero che non puoi farci niente e se avessi un briciolo di forza di volontà lo sapresti , invece ora hai perso fiducia in te stesso e stai peggio di me. La mia domanda ora è questa : sei felice?! -
Violet doveva aver alzato troppo la voce perché il professor Brown le si avvicinò velocemente.
- se non le interessa la mia lezione signorina Rose allora può anche uscire e tu David torna subito al tuo posto! -
Nell'aula calò il silenzio.
David prima di alzarsi scosse la testa a Violet per rispondere alla sua precedente domanda.
" ne ero sicura " pensò Violet.
David tornò a sedersi di fianco a Nick , Violet con tutta calma prese lo zaino e uscì. Nessuno rise questa volta.
Quando fu fuori dalla classe , Violet decise di andare ad aspettare Sophie davanti alla porta della sua aula.
Violet si incamminò per il corridoio guardando ogni tanto fuori dalle finestre.
Come faccio a trovarti Michael?
Anche se in quel momento viveva con Sophie e la sua famiglia , non aveva smesso di pensare un attimo a Michael.
Mi hai detto che sei un vampiro , allora perché non ascolti i miei pensieri proprio quando ne ho bisogno?
Violet si appoggiò al muro in attesa del suono della campanella.
Se non vieni tu , allora sarò costretta a venire io Michael. Stasera stessa ti verrò a cercare a casa mia.
Violet sapeva di correre un grosso rischio ma doveva assolutamente sapere dov'era.
Un rumore di passi la risvegliò dai suoi pensieri.
- dinuovo in punizione Violet? - chiese Deila , la bidella.
- purtroppo si , che ci vuoi fare Delia? Sono fatta così -
Deila rise un po' mentre spazzava il pavimento.
- lo so bene , sei sempre stata una ribelle. Ricordo quando l'anno scorso venivi fatta uscire dalla classe e mi aiutavi a pulire , eri così disponibile! -
Violet fece un grosso sorriso a Deila , era felice che si ricordasse di quei momenti.
- cerca di non metterti nei guai però - disse Deila.
- sarà fatto -
Deila si allontanò e Violet rimase nuovamente sola.
Finalmente la campanella suonò e Sophie rimase sorpresa nel vedere che la aspettava.
- è successo qualcosa Violet? -
- il professore mi ha buttata fuori dalla classe , ma questo è normale. Il problema è che Michael non ci dice niente da due settimane Sophie! -
- non sono proprio due settimane , sono esattamente : una settimana e cinque giorni -
- chi se ne frega di quanti cavolo di giorni sono! Ho paura che gli sia successo qualcosa -
- te l'ho detto , non gli accadrà niente. Ricordi quel discorso sul fatto che ti vuole proteggere? -
- si che me lo ricordo , ma io voglio vedere se sta bene! -
- vuoi tornare a casa!? Sei impazzita? Michael mi ucciderebbe se sapesse che ti ho lasciata tornare lì Violet! -
- non mi interessa , voglio andare da lui! E se tu non mi accompagnerai allora andrò da sola -
Sophie ci pensò su.
- mi dispiace Violet , non posso veramente lasciartelo fare. Laggiù è pieno di lupi , morirai se non rimani qui -
- Michael ha detto che vogliono qualcosa da me , non mi uccideranno finché non gli do ciò che desiderano -
- e se volessero la tua morte? -
- ma non ce ne sarebbe motivo! Non mi conoscono nemmeno Sophie! -
- non puoi saperlo , magari ti hanno spiata -
Violet ricordò quegli occhi gialli che aveva visto dietro gli alberi.
- ti prego , non fare pazzie - la implorò Sophie.
Violet sospirò.
- d'accordo , hai ragione -
- meno male. Adesso andiamo a casa però. -
Violet e Sophie uscirono e fuori trovarono la mamma di Sophie che le aspettava in macchina.
In quel momento Violet desiderò che la sua vita tornasse come prima anche a costo di sopportare le cattiverie di Kate.