Nella stanza regnava un silenzio di tomba. L'unico rumore che si udiva era il ticchettio fastidioso dell'orologio a cucù.
Tic...tac...tic...tac...tic...tac.
Violet si sentiva una pecora nera in quella famiglia.
Mentre facevano colazione in quella tavola , Violet era l'unica che stava mangiando le frittelle ; tutti gli altri stavano bevendo sangue. Michael e i genitori bevevano dai bicchieri , Lily si stava scolando una bottiglia intera.
Avevano tutti bevuto 4 o 5 bicchieri di sangue e Violet non riusciva a staccare gli occhi da quella roba. Per lei era come vedere mangiare vermi.
A stento teneva a bada lo stimolo del vomito , come poteva mangiare la sua colazione con quattro individui che le bevevano del sangue davanti alla faccia?
Violet rimase con la forchetta a mezz'aria , non poteva mangiare con quei quattro succhiasangue.
" tra tutti i posti che avete voi vampiri super fichi per bere , proprio qui vi dovevate mettere!? "
Michael cominciò a ridere , mancava poco che si affogasse con quel che beveva.
- Lily , mamma , papà. Forse è meglio se andiamo a mangiare da un'altra parte , Violet non è abituata a veder bere sangue -
- oh , hai ragione! Scusa cara , non ci stavo pensando. Di solito per noi è normale , ma mi ero proprio scordata che per voi umani non lo è - disse Samantha prima di alzarsi e andare via.
Anche Lily e Sebastian si alzarono per andare in un'altra stanza.
- devi scusarli , non lo sapevano. Non vedono un umano da chissà quanti anni. - disse Michael
- non sanno che non beviamo sangue? -
- si ma non sapevano che vi facesse così schifo. -
- come mai è da così tanto che non vedono una città abitata da umani? -
- i vampiri non si avvicinano agli umani da ormai molto tempo. È per questo che hanno mandato me , loro hanno dimenticato cosa significa essere mortali. -
- capisco -
Violet continuò a mangiare facendosi pensierosa
- beh? Cos'è questa faccia? Ti è morto il gatto? - chiese Michael.
- no , stavo solo pensando -
- cose belle o brutte? -
- brutte purtroppo. Pensavo ai miei genitori. -
- eh no Violet! Oggi non dovrai pensarci , è un giorno speciale! -
- un giorno speciale? Di cosa parli? -
- dì un po' , mi prendi in giro? È il tuo compleanno! -
- è vero! -
- ti eri veramente dimenticata del tuo compleanno? -
- si , cioè no! È solo che non ci stavo pensando - si giustificò Violet.
- ceeerto. Io non me n'ero dimenticato e ho in programma di farti passare la giornata con me -
- dici sul serio? -
Michael annuì.
- ti piacerebbe? -
- si , si certo! - rispose Violet
- bene , allora più tardi ti porterò in un bel posto , ma non ti dico dove. Sarà una sorpresa. -
- mi piacciono le sorprese , va bene -
Violet aveva i gomiti appoggiati al tavolo e con le mani si teneva la testa. Non si era resa conto che stava fissando Michael con un grosso sorriso sulle labbra e le guance arrossate.