- d'accordo , sei pronto? -
Violet aveva promesso a Michael che avrebbe ricambiato il suo regalo e lo aveva bendato per portarlo in un posto e fargli una sorpresa.
- sì , puoi togliermi questa benda ora? -
- certo -
Violet gli slacciò delicatamente la benda e gliela tolse.
Quando Michael aprì gli occhi quel che vide lo lasciò meravigliato. Non sapeva dove lo avesse portato , quello che vedeva era un campo gigantesco e ricco di fiori di tutti i colori. Gli alberi sullo sfondo creavano un paesaggio perfetto. Era bellissimo , la brezza fresca contrastava con l'odore dei fiori e le api ronzavano intorno a loro ; quel campo fiorito si che era un vero spettacolo per gli occhi.
- Wow! -
- è bello vero? Sapevo che non lo conoscevi , dopotutto sei arrivato qui da poco giusto? -
- sì , è una meraviglia! Ma come lo hai scoperto? -
- l'ho trovato tanti anni fa. Da piccola ci venivo continuamente...ci torno a volte per pensare. -
- c'è molta pace , è proprio adatto per pensare ottima scelta -
- è quello che dico sempre anch'io - confessò Violet sorridendo.
I due si sedettero sotto all'ombra di un albero facendosi accarezzare dal vento.
- mi ci voleva proprio un po di relax in un posto così. Questo si che è un regalo utile , grazie -
- guarda che questa è solo la prima parte del mio regalo -
- caspita , hai fatto le cose in grande allora -
- proprio così. Visto? Sono imprevedibile quanto te -
- può darsi ma non c'è bisogno che ti sforzi così tanto per farmi contento -
- uffa , non ricominciare eh -
- dico solo ciò che vedo -
- e cosa vedi? Io vedo i fiori -
- sì , i fiori sono belli , gli alberi sono splendidi , tu...sei incredibile -
Sì guardarono e Violet , come al solito , non poté fare a meno di arrossire perciò dovette girarsi dall'altra parte dando le spalle a Michael.
- ti diverte così tanto? -
- sì , sei molto buffa quando fai così fattelo dire - disse ridacchiando
- certo , certo. Ora basta però. Invece di parlare del nulla perché non vieni con me? Voglio farti vedere una cosa -
- va bene , ti seguo -
Si alzarono e si incamminarono verso valle , scesero la collinetta fino ad arrivare ai piedi di un grosso albero alto e maestoso con foglie verdi e rami altissimi. Doveva essere l'albero più grosso di tutti. Attaccato ad uno dei suoi rami robusti c'era un'altalena di legno legata con delle corde.
- l'hai fatta tu? -
- sì. L'ho costruita da sola da piccola. -
- è carina , brava -
- sì , piace moltissimo anche a me...è un ricordo speciale -
- quest'albero è immenso! -
- io lo chiamavo " il grande albero ". Mi ci arrampicavo e provavo ad arrivare fino in cima. Cadevo ogni volta e mi sbucciavo le ginocchia ; mi facevo male ma non piangevo , volevo arrivarci a tutti i costi. Col tempo riuscii ad arrivare sempre più in alto finché un giorno finalmente ce la feci. Vidi tutto da lassù: i campi , le case in lontananza , il bosco... e la luce del sole che mi riscaldava mi piaceva tanto ; amavo guardare il cielo azzurro e osservare le nuvole da quell'altezza. Mi sentivo libera , mi sembrava di volare... -