36. Non andartene via, ti prego !!!

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                                                                                                  Roma febbraio 2018

Neri .

Erano  gli occhi di  Ermal , in quel momento . 

Si trovava  sopra  un'edificio altissimo  della capitale . Era stanco, lui . Il dover  ricordare sempre  quell'uomo maledetto,  di suo padre !!!Con la  musica , ci era riuscito a dimenticare  per un po' ma non aveva più funzionato ultimamente e gli  incubi , lo assalivano ogni notte . Le mani di quel mostro su di lui, le lacrime .....Tutto ricordava e voleva disfarsene una volta e  per sempre . Quindi  spegnendo  il cellulare , aveva fatto perdere le tracce  di se pensando  che tutti sua  madre compresa  sarebbero stati meglio senza di lui e con questa idea, voleva  farla  finita . Nello stesso  momento  un'uomo  alto, tatuato, capelli neri, occhi  castani, stava camminando  per  strada   quando ad  un  tratto sollevando  lo sguardo  in alto,  lo aveva visto  e  terrorizzato , si era precipitato  subito, in suo soccorso . Fabrizio questo  il  suo  nome, gli si era avvicinato con cautela  per non turbarlo  ed aveva detto :<<Non farlo !!!>> Ermal  nell'udire una voce sconosciuta  dietro di se , si era voltato ed aveva notato il suo sguardo  tenebroso facendolo distrarre  per un'attimo ma scuotendo  la testa, era ritornato  a   fissare  il  vuoto :<<Vattene !!!.....Nessuno ti  ha chiesto   di venire, qui !!!>> 

<<Non buttarti, ti prego !!! Ripensaci !!!>> 

<<Tu  non  capisci !!! Se non lo facessi, li riviverei di nuovo !!!>> e il moro, lo aveva guardato con un'espressione confusa sul volto  cercando di capire e dirgli  :<<Riviveresti , cosa ??? Di chi, parli ???>>

<<Di  mio  padre !!! Dei  suoi  occhi  malvagi !!!>> 

<<Che ti  ha  fatto , vuoi  parlarmene ???>> 

<<Mi picchiava quando, ero  piccolo !!! Ci avevo provato  a  lasciarmi tutto alle  spalle , cancellando ogni ricordo e  lei la musica era stata  la  mia  ancora di  salvezza  ma  mi  ero illuso !!!Ultimamente , avevo paura persino  di  suonare  la chitarra, il pianoforte ....suonavo e  mi venivano in mente  i suoi occhi !!! Stava diventando una tortura !!!Avevo  gli incubi, tutte  le notti !!!>>

<<Mi dispiace  molto, ricciolè !!! Qual  è il tuo nome ???>> 

<<E-Ermal !!!>> 

<<Piacere mio !!! Io  sono  Fabrizio !!! E'  un  bellissimo ,nome !!!>> 

<<G-grazie !!!......In albanese  vuol dire, vento  di  montagna !!!>> 

<<Sei albanese ??? Wow....cmq  Ermal qualsiasi  cosa  tu abbia subito  da   quell'uomo , non sei solo !!! Avrai  anche  una  madre, dei  fratelli !!!>> 

<<Si, e sono  le  persone migliori  al  mondo, per  me !!!>> 

<<E  non sono , con  te ???>> 

<<No ....mia  madre e  mia  sorella, vivono a  Bari !!! Vivo a  Milano  con mio fratello !!!>> 

<<E non pensi  a  loro ??? Pensa a   quanto  soffrirebbero  per  il  tuo folle  gesto , Ermalì !!!>> A quella   dichiarazione del moro il riccio, sembrò convincersi  e  stette  per fare un passo indietro  solo che nel poggiare il piede destro  scivolò , ritrovandosi a  penzoloni  nel  vuoto . In quella frazione di  tempo, capì di  voler vivere ed urlò all'altro  :<<Fabrizio !!! Aiutami !!!!.....Ti prego, salvami !!! Non voglio  morire ......Non voglio !!!>> e  il moro, lo afferrò  con tutte e  due  le  braccia  , dicendo :<<Ricciolè, adesso reggiti  bene a  me, e  non guardare giù !!! Concentrati solo  sulla  mia  voce ed  i   miei   occhi , va  bene ??? ....Mi raccomando !!!>> e  detto  ciò, iniziò a  sollevarlo su  con  tutte  le sue forze , salvandolo  da una fine orrenda . Entrambi   stanchi e  stremati, si accasciarono  uno sul  corpo  dell'altro poi guardandosi  negli occhi , si  sorrisero  a  vicenda   ed  Ermal , lo accarezzò  sul  viso  esclamando :<< Grazie  mille, Fab !!! Se non ci fossi stato tu  a  quest'ora , sarei  morto !!! Ti devo, la  vita !!!>>e  lo baciò sulle  labbra , come  gesto  di gratitudine  , sincera . Fabrizio nel ricevere  quel bacio  inaspettato chiuse  gli occhi , godendosi  ogni  particolare  di quelle  morbide  labbra . Dopo  si staccarono e  quest'ultimo , gli accarezzò  i   ricci  poi si  sollevarono  da   terra , scuotendosi  i vestiti . In seguito  il  moro, si  voltò  in  avanti  deciso  ad andarsene quando  l'altro , gli  urlò  da  lontano con tutto  il fiato  in corpo , possibile :<<Ti  prego !!! Non  andartene, via !!!......Resta, qui !!!>> L'ultima frase  gli era  fuoriuscita  dalla bocca , quasi  come  un sussurro e proprio  in  quell'istante Fabrizio, si era voltato e correndo lo aveva stretto forte  a  se  , sollevandolo da  terra . Si erano  fissati a  lungo senza  parlare e poi  accarezzandogli  il  viso , lo  aveva  ribaciato  sulle  labbra ed il riccio, corrispondergli aggrappandosi  ad  esse , disperatamente .  Infine   si erano separati   e  il moro, lo aveva rimesso giù . A quel  punto  Ermal, gli  aveva regalato  un sorriso tra  i  più luminosi  e  sinceri  di tutti  gli altri  prendendogli  la  mano che poi aveva ritratto,  per  il   timore di fare un gesto sconsiderato ma l'altro l'aveva riafferrata e  stretta forte forte  nella  sua e  con le  mani unite, avevano abbandonato  l'edificio . Mentre  si  incamminavano  il riccio, aveva poggiato  lentamente la testa  sulla spalla di  Fabrizio , chiudendo gli  occhi e  l'altro, sorridere  alla  scena :<<A che  pensi, Ermalì ???>> gli aveva domandato osservandolo :<<A nulla,  Fab !!! Mi sento in pace  con me  stesso, ed  è tutto  merito  tuo !!!......Usciresti  con me, qualche volta ???>> e   Fabrizio  a   quella   richiesta  lo fissò  confuso poi  rispose :<<Ermalì .....te sembra  er  momento giusto per, chiederme  n' appuntamento ??? Che te sei impazzito ???>>

<<Perché  , scusa ??? Non ti andrebbe  di vederci , qualche  volta ??? E  non mi so impazzito !!!>> 

<<Certo  che  mi  andrebbe ma  ora, nun era popo er caso  de dillo !!!>> 

<<Ma,  smettila !!! Devo per  caso ricordarti , dove  eravamo prima ???>> 

<<Non occorre , ho afferrato il  concetto !!!>>rispose infine baciandolo sulle  labbra ancora una volta   e da quel  giorno  Ermal avrebbe  ricominciato a  lottare , avendo  un motivo  in più  per  vivere  e quel  motivo si chiamava, Fabrizio .............



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