61.Dall'altra parte della paura.

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Milano 30 aprile 2018.

Codardo.
Si era quello che il moro gli disse una sera del 28 marzo 2018 quando Ermal,lo lasció andando via nel bel mezzo di una serata con lui in cui era scattato, un bacio inaspettato che lo aveva peró messo in crisi. Così il riccio, aveva fatto le valige e se ne era fuggito quella sera stessa con l'altro che gli urlava contro tante di quelle cose. In realtà ad Ermal quel bacio, non dispiacque ma la paura, fu piú forte di lui e lo sovrastó. Ed ora si sentiva una merda per quello che aveva fatto. All'improvviso, si ricordó di una frase letta su un libro e la citó ad alta voce :<<Quello che cerchi, é dall'altra parte della paura! >. E fu con questa frase che preparó le valige, partendo per Roma. Nel frattempo Fabrizio, stava dormendo quando sentí bussare pesantemente, alla sua porta. Controvoglia e leggermente incazzato si alzó dal letto e scese giú.Quando aprí la porta, ebbe quasi un mancamento nel trovarsi di fronte, l'uomo che lo aveva ucciso dentro fuggendo come un ladro, quella stessa sera. Il moro non proferí parola e lo lasció entrare chiudendosi la porta dietro di sé. In quell'istante, si scrutarono negli occhi a vicenda fino a che Ermal decise di parlare :<<Ciao Bizio... Scusami per tutto quanto... In realtà mi é piaciuto tantissimo quel bacio peró se sono fuggito via quella sera, é perché ho avuto paura del dopo... di quello che sarebbe stato poi....del dovermi legare troppo a lungo a te... Mi spaventavano i miei sentimenti... Perdonami per averti ferito.... Ecco sono venuto... solo a dirtelo... Tolgo il disturbo, ci vediamo! >>. E mentre stette per aprire la porta e ritornare a Milano, il moro fece una risata isterica, aggiungendo :<<Tutto qui, quello che volevi dirmi?.... Quella sera allora avevo doppiamente ragione... Non sei solo codardo, ma anche bugiardo! >>. Quelle dichiarazioni da parte del piú grande, suscitatorono nel riccio, sgomento. Fabrizio non gli aveva mai parlato in quel modo e gli fece male ma dentro di se, sapeva che l'altro avesse ragione e non disse nulla :<<Allora?... Ermal il fifone, codardo e bugiardo.... Bel soprannome, non trovi?.... Adesso sono io a non tollerare piú la tua presenza, mi stai nauseando... Vattene! >>e cosí Fabrizio provó a chiudersi la porta alle spalle ma l'altro fu piú veloce e con un coraggio mai avuto in vita sua, la spalancó con una sola mano. Il moro rimase senza parole poi ripresosi gli urlò :<<Che cosa vuoi, ancora?.... Ho da fare, lasciami solo! >>

<No, non se ne parla! >>aggiunse il piú piccolo, deciso e determinato. Poi avanzando rapidamente verso Fabrizio, gli prese il viso tra le mani, e lo bació inaspettatamente. Fu un bacio lungo ed intenso dove Ermal, espresse all'altro tutto quello che non ebbe il coraggio di dirgli, quella notte e quando si separó, fu solo per mancanza di ossigeno ma riprese poco dopo. Fabrizio lo trascinó con sé in camera e chiuse la porta con un calcio repentino. Si tolsero freneticamente gli indumenti, gettando le scarpe alla rinfusa e poi :<<Aspetta! >>gli disse sottovoce il piú grande mentre si stavano baciando con la lingua poi riprese :<<Sei sicuro di quello che stai per fare?.... Una volta fatto questo passo, non si torna piú indietro, lo sai? >>

<<Si, lo so e non voglio tornarci, infatti... Quello che cerchi é dall'altra parte della paura, ora finalmente l'ho capito Bizio, io ti amo e ci sei tu da questa parte.... Non ho piú paura, ormai! >> Il moro a quella confessione se lo strinse forte a se facendo aderire il proprio corpo a quello del riccio che respiró la sua pelle tatuata,sorridendo poi il piú grande lo baciò sulle labbra tra le lacrime e gli confessò :<<Ti amo anche io, Erm!... Non dobbiamo per forza farlo se non te la senti, peró! >>

<<Ma io voglio farlo, amore! >> dichiarò il piú piccolo con decisione. L'altro nel sentirsi chiamare dolcemente in quel modo, ebbe un minuto di spaesamento e disse:<<Come mi hai chiamato? >>

<<Amore, non vuoi o preferisci Bizio? >>

<<No amore va bene, amore mio! >>. Cosí si amarono per la prima volta, con calma e dolcezza vivendosi ogni momento e quando raggiunsero l'apice, Fabrizio abbandonò il suo corpo caldo sudato e sfatto sull'altro che sorrise a quella vista poi aggiunse <<Ti amo, amore... ti amo tantissimo! >> ed Ermal lo strinse a se, cullandolo.
Quel momento tra loro suggelló l'inizio di un'amore stupendo.

To be continued.........


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