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Non aveva fatto altro che pensare al rosso in quei giorni

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Non aveva fatto altro che pensare al rosso in quei giorni.
Il modo in cui si erano lasciati, lo aveva ferito e lui aveva quasi perso tutta la voglia di portare avanti la sua amata biblioteca.
Aveva intenzione di venderla, almeno avrebbe guadagnato qualcosa di soldi e si sarebbe fatto anche lui una vacanza meritata.
Ma il punto era che Crowley  gli mancava moltissimo; gli mancava così tanto che nemmeno con una vacanza lo avrebbe dimenticato o forse si sarebbe ritrovato ad Aruba  con lui.
Stava togliendo i libri da  uno scaffale per poterli mettere in delle scatole vuote e conservarli, quando sentì il rumore dalla porta che si apriva  pensò  subito che fosse un acquirente che voleva comprarsi la libreria  e che magari avesse visto l'annuncio affisso  fuori la porta di essa.
Ma quando si andò a voltare rimase di stucco vedendo la bella ragazza che quasi tutti i giorni frequentava quel posto.
Agatha era bellissima, com quel sorriso e con quel vestito che le donava davvero tanto.
Alla vista della ragazza l'angelo era arrossito, e ne fu anche consapevole, era impossibile per lui non  arrossire davanti a tutta quella bellezza, quella grazia.
Per un attimo  i pensieri turbolenti su Crowley erano scomparsi.

《Salve.》

Aziraphale era così tanto scosso da tutta  quella bellezza che a malapena aveva udito quel saluto.
Scosse leggermente la testa, mordendosi poi imbarazzato il labbro e infine rispose alla ragazza con un flebile saluto, ritornando a mettere i libri megli scatoloni.

《Sto cercando un libro. Si chiama "un gentiluomo senza pari."》
Diede indicazioni la ragazza.
Lo stava cercando da tempo quel libro, ma non era riuscito a trovarlo in nessuna libreria, sembrava davvero introvabile.
Era disperata.

《Dovrebbe  essere nella sezione dei romanzi rosa.》
Disse tranquillamente l'angelo mentre chiuse gli scatoloni e si strinse nelle spalle, dirigendosi in direzione degli scaffali 《mi segua.》
La ragazza, senza farselo ripetere più di una volta, annuì e stette al passo dell'uomo,  il quale si fermò un po'  più avanti nella sezione che segnava "romanzi rosa".
L'altro cercò  attentamente negli scaffali e finalmente tirò  fuori il libro che desiderava  la ragazza, porgendoglielo  con un sorriso.

《Ecco a lei.》

《La ringrazio.》affermò  Agatha,  mettendosi il libro sotto il braccio e passandosi delicatamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio con un sorriso un po'  imbarazzato.
Aziraphale  rimase completamente impalato a quel gesto e sentì il suo cuore battere forte come non aveva mai fatto milioni di anni.
《Posso chiederle perché vende la libreria ? Non ci sono molti librai  gentili tanto quanto lei.》
Affermò  la testa, mentre l'angelo  arrossì una seconda volta.

Aziraphale  si schiarì la voce e si inumidì  le labbra:《ecco. Ho avuto  molti problemi...》
Sussurrò  facendo annuire l'altra, che scosse la testa e si sistemò a ancora una volta quella ciocca di capelli che in modo ribelle continuava a caderle  davanti agli occhi.

《Beh, qualche volta vorrei saperlo, magari davanti a un bicchiere di vino.》

L'angelo ebbe un sussulto e fece un sorriso:《 si dia il caso che ho dell'ottimo vino nel retrobottega.》affermò fieramente.

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