Radio, someone still loves you (The Queen)
Sanem passò un'altra delle sue giornate così monotone, tristi, senza fine. Finì per cenare da sola, Kemal sarebbe rientrato tardi a causa dell'inventario in libreria, era sconsolata e depressa in quel silenzio senza vita di quella casa enorme. Le mancava così tanto intrufolarsi a qualunque ora del giorno e della notte in casa di Ayhan, chiacchierare di sciocchezze, con i suoi amici, con Osman. Le mancava perfino Muzo e le sue fissazioni strampalate.
Si disse che sarebbe cambiato tutto quando si fosse ristabilita, quando Kemal fosse diventato davvero suo marito, forse avrebbero avuto dei figli.
Sua sorella Leyla , dopo aver avuto Ahmet era ancora più felice, ma lei aveva accanto l'amore della sua vita, Emre. Lei non avrebbe mai avuto Can. Le prese un grande sconforto ma si ripromise di essere positiva e ottimista.
L'indomani, l'indomani, si disse, sarebbe andata al suo vecchio quartiere...avrebbe bevuto una soda seduta sulla sedia fuori dal negozio del padre, mangiato un simit, si sarebbe fatta coccolare dalla mamma.
Si avviò verso la camera, si spogliò si mise un comodo pigiama, si accoccolò nel grande letto vuoto a metà e si mise le cuffie, si collegò alla app della radio... Spense la luce e al buio, come ogni sera, avrebbe ascoltato le ultime notizie ed ascoltato un po' di musica, sarebbe stato un modo per avere di nuovo vicino il suo quartiere, avrebbe avuto negli occhi la visione dei luoghi, dei visi, quasi dei profumi di quelle strade che l'avevano vista nascere e crescere.
La voce amica di Ayhan era come al solito molto gioiosa. Ci furono gli auguri per il compleanno di Rafat e per la nascita del nipotino di Adem. C'era una grande novità, il Sindaco, la mia mammina, pensò, aveva raccolto i fondi per installare delle nuove fioriere nella piazzetta della biblioteca, era stato indetto un concorso per scegliere i fiori da piantarci ed avevano vinto i gerani! Era stato, però, messo a verbale che Aysun dissentiva e avrebbe voluto le begonie. Ah quelle due non avrebbero mai finito di farsi la guerra. Rise un po' fra sè, aspettò le successive notizie...forse Rahmi avrebbe fatto lo sconto sul tè il giovedì...Ayhan salutò tutti gli ascoltatori e diede appuntamento al giorno seguente.
Ecco adesso, pensò Sanem, arriverà un po' di musica e io mi addormenterò...invece la radio tacque per una manciata di secondi....poi...si udì un suono come di una campanellino delle fate e ... una voce riempi le sue orecchie....
"C'era una volta, ai confini del territorio di Costantinopoli, un piccolo paesino, aveva case colorate e fiori alle finestre, tutti lì vivevano felici e spensierati, con le loro famiglie, facendo lavori onesti e rispettando le tradizioni. Viveva lì anche una ragazza dagli occhi splendenti come stelle, con una bocca sempre pronta al sorriso ed una pelle che profumava di miele e di fiori, la nostra rag... " ma? Era la voce di Can, calda profonda, intensa quella che le risuonava nelle orecchie...com'era possibile? Sanem tolse le cuffie, si mise a sedere sul letto, accese la luce. Era sveglia, questo era certo, si diede un pizzicotto, forse era la sua voce interiore, la scacciò, si diede un altro pizzicotto, poi incredula rimise le cuffie, la voce di Can era ancora lì "...cesti di tutti i tipi, pieni di barattoli, ne aveva uno per ogni grandezza. Al mattino la nostra ragazza usciva di casa con le sue ceste .- e lui è lui è lui che racconta la favola, si disse ed un sorriso beato le allargò le labbra - e andava per boschi e campi a cercare i suoi fiori. La ragazza era molto bella e preziosa per i suoi genitori e tutti le volevano bene .
Un giorno incontrò un giovane bellissimo, aveva la barba ed i capelli scuri, le braccia forti e profondi occhi neri, sicuramente un ragazzo molto intelligente e adorato da molte donne - ed anche molto modesto pensò lei, ridendo - Il ragazzo le chiese se avesse qualcosa da bere e lei gli diede un po' del suo tè dalla borraccia. Il ragazzo bevve a piccoli sorsi, le restituì la borraccia, colse un piccolo fiore dal cespuglio lì vicino e glielo porse ringraziandola, poi riprese il suo cammino. La ragazza prese un piccolo barattolo che usava solo per i fiori più rari e preziosi di cui voleva conservare in pieno il profumo e ci mise dentro il fiore donatole dal ragazzo.
La ragazza tornò i giorni seguenti nel bosco e ogni giorno incontrò il ragazzo dagli occhi neri... dividevano il tè e parlavano del tempo, dei fiori, lui le diceva quanto lei fosse gentile e preziosa, poi le donava un fiore diverso ogni giorno che lei riponeva nel suo barattolo speciale.... poi la salutava dolcemente e riprendeva il suo cammino..."
la voce sfumò...si assottigliò quasi in un sospiro intimo " il seguito a domani, buonanotte a tutte le ragazze coi fiori nel cuore. Sogni d'oro dal vostro Narratore Errante"....
Sanem rimase lì stesa al buio, con la gola strozzata dall'emozione... non sapeva come Can avesse saputo della radio, e non le importava, voleva abbracciare Ayhan, sua madre, Muzo e perfino Aysun .... Lo aveva sentito vicino quasi fosse sul cuscino accanto ed dimenticò tutto, dov'era, chi era, dimenticò per quei minuti il marito, la sua malattia e le venne voglia di ridere e rise..rise e rise tantissimo. E scoprì che le mancava tanto ridere....sogni d'oro dal vostro Narratore Errante.."
Mevkibe era seduta in cucina, preparava il tavolo per la colazione dell'indomani e ascoltava intanto la radio di quartiere.
Aveva riconosciuto subito la voce di Can e si era seduta dalla sorpresa. Per fortuna Nihat era già a letto, non sarebbe stato per niente contento. Era intenerita da questo amore così grande che si sentiva trasparire dal suo tono, dalla volontà di essere comunque vicino a Sanem.
Era stata lei involontariamente a fornirgli il mezzo e ne era in fondo felice. C'era qualcosa di sbagliato nel matrimonio di sua figlia.
Sicuramente l'indomani il quartiere si sarebbe chiesto chi era questo uomo che raccontava favole della buonanotte alla radio. Nessuno conosceva Can così bene da poterlo riconoscere. Lei avrebbe mantenuto il segreto e sicuramente lo avrebbe fatto anche Ayhan.
Magari da tutto questo ne sarebbe uscito qualcosa di buono. Inshallah.Leyla urlò da spaventare il marito. Erano seduti a letto, lui leggeva il suo giornale e lei ascoltava in cuffia la radio.
"Emre ... Emre.."
"che succede?"
lei stacco le cuffie e la voce di Can riempi la loro camera
"... tornò i giorni seguenti nel bosco e ogni giorno incontrò il ragazzo dagli occhi neri... dividevano il tè e parlavano del tempo, dei fiori, lui le diceva quanto lei fosse gentile e preziosa, poi le donava un fiore diverso ogni giorno che lei riponeva nel suo barattolo speciale.... e riprendeva il suo cammino... il seguito a domani, buonanotte a tutte le ragazze coi fiori nel cuore. Sogni d'oro dal vostro Narratore Errante"....
Emre rise..."questo è mio fratello, quando si mette in testa una cosa non ci sono ostacoli che tengano"
Leyla era stupita e felice " Chissà se Sanem ha ascoltato. Le mando un messaggio? che dici?"
non aspettò nemmeno la risposta del marito, prese il cellulare e scrisse un messaggio alla sorella "hai ascoltato la radio?"
Le arrivò dopo un attimo una risposta : <3 <3.
Hai ragione sorella, pensò Leyla, i vostri piccoli cuori pieni di amore.
Ma che ne sarebbe stato di Kemal?

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KEMAL
FanfictionCan Divit, pur rischiando la vita, torna a Istanbul dopo due anni di lontananza quando scopre che Sanem si è sposata con un altro: Kemal Erkan. Chi è quest'uomo? Come si sono conosciuti? Che ruolo ha avuto Polen? E Huma è veramente sua madre? Pot...