Capitolo 10 - Fabbri

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É sincero il dolore di chi piange in segreto.

(Marziale)

Kemal e Sanem rientrarono in silenzio a casa. Lei con la testa reclinata sul poggiatesta faceva finta di dormire.
Entrarono in casa senza parlare e Sanem si diresse direttamente in camera.
"Io faccio un bagno caldo, spero mi rilassi perché ho i muscoli tutti tesi "
" Certo cara, hai bisogno di qualcosa?"
"No grazie Kemal, buonanotte"
"Ti lascio allora i tuoi integratori sul comodino" le disse
Pochi minuti dopo Sanem era tranquillamente rilassata in vasca
" .. ma le brutte comari non avrebbero avuto partita vinta. Il ragazzo dai lunghi capelli avrebbe dimostrato che la piccola ragazza era più bella e intelligente delle loro trame perfide.
E lo avrebbe fatto in grande stile.
Il seguito a domani mie belle signore..."
Ascoltava alla radio la voce di Can sul finire della sua storia, forse, si disse, sarà anche stata la ragazza più bella del paesino ma chissà se era stata la più intelligente....
Rientrò in camera avvolta nel suo accappatoio, ripensò alla cena, a quanta tensione le aveva provocato, a quanto era bello e divertente Can, a come erano caldi i suoi occhi, morbidi come il velluto i suoi sguardi. Come sarebbe stata diversa la loro storia se non avesse mai conosciuto Fabbri se non l'avesse fatto entrare nelle loro vite, Il rimpianto e il senso di colpa erano enormi.
Tutto quello che avrebbero potuto avere, lei e Can non lo avrebbero mai avuto. E questo la rendeva infinitamente triste.
Bevve i suoi integratori e questo le ricordò quante premure avesse Kemal nei suoi confronti. Il loro matrimonio non poteva essere perfetto, ma lui non sembrava curarsene e la adorava in mille accortezze.
Si addormentò profondamente e non vide suo marito che era entrato furtivamente nella camera aveva preso il cellulare appoggiato sul comodino....ed aveva controllato le chiamate nessun messaggio da Can, nessuna chiamata....scorse i messaggi... "bene, pensò" ma con Leyla? cos'era questa storia della radio? che radio? e perché il cuore?...
Si ripromise di indagare discretamente. Dette una carezza a Sanem e andò a dormire nella sua camera, lasciandola, come sempre, sola nel grande letto.

Can tornò a casa e si buttò sul divano così com'era. Era stato uno stupido, aveva messo Sanem in una situazione insostenibile coi suoi giochetti e Kemal aveva perso la pazienza e lo stile. Sperava che lei non ne dovesse pagare le conseguenze. Quel gesto di possesso, quel bacio così sfacciato, era stato davvero inopportuno e non gli era sfuggita la sorpresa di Sanem e di Leyla.
Emre aveva in qualche modo confermato i suoi sospetti , non avevo mai visto Kemal baciare Sanem così, gli aveva detto.
Stupido era stato stupido.
Kopy saltò sul divano e gli si accucciò vicino, lui prese a grattargli fra le orecchie, gli occhi dolci del cane sembravano capirlo .
"Caro mio, non innamorarti mai. E' un gran casino"
In quel momento gli arrivò un messaggio da Metin : contratti firmati
Lesse il messaggio e pensò che almeno domani avrebbero chiuso con una parte di quell'intrigo sperando di non doverci tornare più sopra.
Mandò un messaggio a Emre : "Domani pomeriggio, la finiamo con questa storia. Grazie di tutto. Ti voglio bene, grazie di essermi accanto".
Era molto tardi , preferì aspettare il mattino seguente per mandare un messaggio a Sanem."Vieni Kopy, andiamo a letto, dobbiamo recuperare le energie, domani sarà un gran giorno".

Stava ancora bevendo il suo tè, si era alzato molto presto, aveva fatto, come al suo solito una bella corsa nell'aria fresca del mattino. Correre lo aiutava a mettere in ordine i pensieri e a fare una scaletta di tutti gli eventi che sarebbero capitati quel giorno. Fece una doccia e aspettò che Kemal fosse presumibilmente uscito di casa per mandare un messaggio a Sanem. Non voleva metterla in difficoltà davanti al marito.
"Devo vederti, alle 11. E' importante. Vieni al vecchio capanno."

Sanem aveva appena finito al sua colazione quando sentì la notifica lesse il messaggio "Perché Can vuole vedermi al vecchio capanno?" pensò. Aveva un solo modo di scoprirlo....rispose con un laconico Ok e poi cancellò i messaggi. Non sapeva perché ma non si fidava di lasciarli leggibili dopo la reazione di Kemal della sera prima. Quel bacio aveva stupito anche lei e l'aveva profondamente turbata.

KEMALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora