Quando Louis aprì gli occhi si trovò davanti una rosa, grande e nera.
"Che diavolo...?" disse stropicciandosi gli occhi. La rosa si spostò e Louis alzò finalmente lo sguardo. Accanto a lui, disteso e addormentato c'era un ragazzo riccio che Louis proprio non ricordava di conoscere. Continuò a fissare il suo gomito e la rosa tatuata su di esso e, senza pensarci, passò un dito sul contorno del fiore. "Ti piace?" disse all'improvviso il ragazzo riccio.
Louis ritirò velocemente la mano imbarazzato nascondendola tra le coperte.
"Potevi continuare se ti piaceva" disse aprendo gli occhi Harry senza però ottenere risposta. Si girò controvoglia e puntò i suoi occhi in quelli azzurri del castano.
"Ti hanno mangiato la lingua per caso?" chiese.
"N-no!" rispose Louis.
"Allora cos'è quella faccia?" domandò sorridendo.
"Cosa ci faccio qui?" disse Louis indietreggiando ancora, rischiando quasi di cadere dal letto.
"Oh, il tuo amichetto ti ha lasciato da solo ieri sera!" rispose il riccio scrollando le spalle.
"Intendevo cosa ci faccio qui, nel letto con te!" replicò Louis.
Harry rise. In realtà non sapeva nemmeno lui come rispondere a quella domanda. La sera precedente l'aveva fatto stendere sul suo letto e senza pensarci si era messo al suo fianco.
Quella notte aveva sognato a colori, cosa che non succedeva da anni ormai.
"Il divano non è tanto comodo, sai?" disse semplicemente prima di aggiungere: "Io sono Harry comunque, non mi sono nemmeno presentato, mi perdoni Louis?"
Calcò sull'ultima parola come per sottolineare il fatto che conoscesse il suo nome. Louis non rispose nuovamente. Al contrario si alzò dal letto e si guardò intorno.
"Beh, grazie! Io torno a casa!" disse provocando le risate di Harry.
"Perché vuoi tornare a casa?" chiese quest'ultimo alzandosi.
Louis arrossì immediatamente guardando il corpo del ragazzo coperto unicamente dai boxer ed Harry sorrise soddisfatto della sua reazione.
"Perché dovrei restare? Non ti conosco nemmeno!" disse Louis imbarazzato distogliendo lo sguardo.
"Ma come? Mi sono anche presentato!" continuò il ragazzo alto prendendolo un po' in giro. Louis si sentiva a disagio, provava a concentrarsi, ma non riusciva proprio a ricordare niente della sera precedente. Non ricordava nulla tranne Liam.
"Liam!" disse riprendendosi dal suo stato di catalessi.
"Liam? Il tuo amico che ti ha abbandonato?" chiese Harry.
"Lui non mi ha abbandonato, non l'avrebbe mai fatto! Cos'è successo?"
Louis alzò il tono di voce parandosi davanti a lui per fronteggiarlo, ma Harry rise, era molto più basso di lui e non faceva paura per niente. Venne interrotto dal rumore di un pugno sulla sua porta.
"Chiudete quella cazzo di bocca, voglio dormire!" urlò Zayn dal corridoio.
Louis spalancò la porta ritrovandosi un ragazzo dalla pelle olivastra davanti con addosso solo un pantalone della tuta, in quella casa la gente non usava pigiami?
"Tu saresti?" disse alzando il sopracciglio sinistro.
"Il padrone di casa!" replicò Zayn nervoso.
"Oh perfetto! Devo conoscere qualcun altro? Il giardiniere, la vicina, o posso andare via?" disse avviandosi fuori dalla stanza.
"Dove crede di andare il tuo amico?" chiese Zayn ad Harry ignorandolo completamente.
"Ah non lo so! Forse crede di trovarsi nel suo quartiere" sorrise.
"Non mi interessa dove sono! Ora chiamo Liam!" rispose Louis cercando di mantenere i nervi saldi.
"Liam..."disse Zayn pensieroso. "È scappato via come un codardo ieri sera mentre lo provocavo!" Sorrise il moro.
"Cosa hai fatto?" chiese Louis sconvolto mentre pensava al suo miglior amico.
Il ragazzo stava progettando di uccidere il moro in quello stesso istante. Liam non andava toccato, non andava provocato, Liam andava solo coccolato e sostenuto!
"Oh-oh chi è? Il tuo fidanzatino?" chiese Zayn provocandolo.
"Idiota, che ne sai di Liam? Che ne sapete di me? Dimmi cosa gli hai fatto!" urlò il ragazzo.
"Stai calmo! Adesso lo chiamiamo il tuo fidanzatino!" disse Zayn sbuffando.
Harry voleva abbracciare quel ragazzo. L'aveva visto scosso e anche se non ne capiva il motivo, voleva comunque stringerlo. Si spinse in avanti, poi si fermò e a Zayn questo non sfuggì affatto.
Il moro sapeva che Harry sognava un futuro lontano da quello stile di vita. Forse negli occhi di quello strano ragazzo ci aveva trovato qualcosa. Il suo amico era così, si innamorava all'istante, credeva nei colpi di fulmine e tutte le stronzate varie a cui Zayn non aveva mai dato nessun peso.
Il moro sapeva cosa fare, sapeva come regalare ad Harry un pezzo di vita e non gli importava il modo in cui l'avrebbe ottenuto o a spese di chi.
"Dov'è il mio telefono?" chiese Louis agitato.
"Ce l'ho io!" rispose Harry prontamente.
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The Roses | Ziam&Larry
FanfictionVivere nel Bronx non è facile, impari fin da piccolo quali sono le regole da seguire per sopravvivere, Zayn e Harry lo sanno bene. Liam, dall'altra parte della Grande Mela non se la passa meglio nonostante la sua posizione agiata. Ma ha Louis e Loui...