Demons

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"Your eyes, they shine so bright

I want to save their light

I can't escape this now

Unless you show me how"

Imagine Dragons - Demons

Erano seduti in un tavolo poco lontano dall'entrata ed ogni volta che la porta veniva aperta Liam rabbrividiva dal freddo. Zayn lo guardò per l'ennesima volta ma lui scosse la testa, non voleva spostarsi, quel posto era il suo preferito, proprio accanto alla finestra in legno, da lì si poteva vedere la gente per strada passeggiare e Liam ci aveva passato un sacco di tempo ad immaginare la sua vita. Aveva scelto di portare il moro in quel ristorante perché era stato il luogo in cui per la prima ed unica volta aveva avuto una famiglia, era molto piccolo ed erano venuti per un weekend a New York, ricordava ancora di essere entrato lì con sua madre e suo padre, sembrando una vera famiglia.

Si era aggrappato a quel ricordo per anni, dopo un po' aveva capito com'era la sua vita realmente. Quando si erano trasferiti definitivamente aveva cercato per mesi quel ristorante, poi era diventato una seconda casa, si fermava a pranzo in quel posto dopo scuola e tornava con la mente ad essere felice, ci aveva portato Louis una volta, perché quel posto sapeva d'amore per lui, di famiglia e Louis era come un fratello. Adesso però, aveva bisogno di un nuovo ricordo da legare a quel posto e se i presupposti erano la famiglia e l'amore, Zayn ci rientrava a pieni voti.
Quel ristornate era perfetto, un po' rustico e un po' elegante come in fondo era Liam stesso, il profumo delizioso di cibi cotti al momento, l'allegria contagiosa dei proprietari e la luce soffusa completavano il tutto.
"Stai tremando ancora, perché non ci spostiamo in un posto più riparato?" chiese Zayn all'ennesimo brivido di Liam. Quest'ultimo scosse la testa "Voglio stare qui" disse ancora.
Vennero interrotti dall'arrivo di una donna dall'aria stanca ma con un sorriso dolce sulle labbra, una camicia bianca abbottonata e un grembiule nero davanti, con inciso in oro il nome del posto.
Liam sorrise "Signora Backs!" la salutò dolcemente.
"Liam quante volte ti ho detto di non chiamarmi signora?" rispose lei con uno sguardo severo prima di scoppiare a ridere e lasciare una pacca sulla spalla del ragazzo. Poi l'aveva guardato con uno sguardo apprensivo "Come stai?" gli aveva chiesto.
Liam aveva annuito, rispondendo che stava bene, che non doveva preoccuparsi.
Zayn li guardò alzando un sopracciglio, si poteva vedere l'affetto nei gesti di quella donna e lui voleva assolutamente saperne di più, sapere quando erano diventati amici.
Questa gelosia quasi morbosa verso Liam lo stava uccidendo, ma aveva paura Zayn, aveva paura che qualcosa di così bello potesse sfuggire dalle mani di una persona incasinata come lui.
Liam sembrò leggere il suo disappunto e con un grande sorriso lo presentò alla donna.
"Theresa" disse sorridendo alla donna "Questo è Zayn, il mio ragazzo!" continuò orgoglioso.
La donna spalancò gli occhi e lo fissò qualche minuto, poi sorrise apertamente.
"Hai buon occhio in fatto di uomini, lasciatelo dire!" disse a Liam e Zayn arrossì come un quindicenne al primo complimento.
Il castano sorrise annuendo "Lo so, te l'ho sempre detto, dovevo aspettare ma qualcuno di bello c'era anche per me" disse alzando il lato sinistro della bocca, in modo da far nascere quel solco di pelle che Zayn trovava altamente eccitante e si maledisse perché non poteva pensare sempre a quello, ma la bocca di Liam era così rossa e grande che era un chiaro invito a fare pensieri poco casti.
Bevve un sorso di acqua per non far notare la sua agitazione, poi lasciò a Liam carta bianca per ordinare, non era una persona schizzinosa, mangiava veramente tutto.
"Allora vi porto un nuovo piatto, è tanto che non vieni a mangiare, appena lo dirò a Carl farà i salti di gioia!" esclamò la donna dopo un momento di incertezza da parte di Liam.
"Lo sai che amo ogni cosa di questo ristorante, sono sempre indeciso, comunque salutalo, dopo vado a salutarlo" rispose congedando così la donna.
Liam la guardò allontanarsi con un sorriso sincero, poi riportò la sua attenzione al ragazzo di fronte a lui, che lo stava guardando in modo strano, quella sciarpa rossa attorcigliata malamente intorno al collo gli dava un'aria ancora più da cattivo ragazzo e Liam era tremendamente attratto da quel suo portamento. Gli sorrise e Zayn continuò a guardarlo negli occhi, lasciando che le guance di Liam si tingessero di rosso, poi sorrise e abbassò la testa.
"Quindi, come conosci bene quella signora?" chiese afferrando una fetta di pane dal cestino e portandosi un pezzo di mollica alla bocca.
Liam lo guardò e scoppiò a ridere, Zayn lo fulminò con lo sguardo "Sei geloso?" sorrise il castano.
"Non sono gel... devo esserlo?" disse Zayn appoggiando la schiena contro la sedia e incrociando le braccia. Liam scosse la testa "Zayn è sposata, ha un figlio e a me non piacciono le donne, mi sembrava fosse chiaro!" disse alzando un sopracciglio.
Zayn annuì e prese un bel respiro, lo sapeva, certo che lo sapeva ma aveva questa paura che qualcuno potesse allontanarli, non per forza con qualcosa di fisico, temeva che qualcuno aprisse gli occhi a Liam e gli dicesse che lui non era quello giusto.
"Zayn, guardami" disse Liam appoggiando la mano su quella dell'altro poggiata sul tavolo.
Gli accarezzò il dorso e gli sorrise teneramente "Non ci separeranno ok? Goditi questo primo appuntamento per favore" disse cercando di tranquillizzarlo.
Non ricevendo nessuna risposta, si guardò attorno e poi abbassando il tonò di voce gli raccontò di quel posto.
"Venivo qui ogni volta che potevo quando ci siamo trasferiti, ho un legame affettivo con questo posto, ero piccolissimo ed eravamo venuti in vacanza qui a New York, sai da bambino pensavo che la mia fosse una famiglia perfetta e ho ricordi in questo ristorante, noi a mangiare tranquilli proprio a questo tavolo, mamma e papà che ridevano e forse ero troppo piccolo per accorgermi che le cose non andavano bene già allora, poi sono cresciuto e sai cos'è successo, ma questo posto mi ha sempre tenuto con i piedi a terra, ci sono tornato così tante volte che alla fine Carl e Theresa i proprietari hanno iniziato a fermarsi a chiacchierare, gli raccontavo della parte bella della mia vita, sapevano chi ero ma non cosa succedeva nella mia vita, mi vergognavo e questo posto era una parte della mia vita che mi piaceva, non volevo entrare ed essere guardato con compassione, ho smesso di venire qui il giorno in cui ti ho conosciuto, non so di preciso perché o forse semplicemente tu hai sostituito l'idea che avevo di questo posto, tutto quello che sognavo da questa finestra si è materializzato ai miei occhi il giorno in cui ci siamo visti" disse sorridendo e Zayn si morse il labbro inferiore per non far uscire quelle lacrime che combattevano, premevano, per farsi vedere.
"Ci ho portato solo Louis, perché fino a quando ho incontrato te era l'unico che consideravo di famiglia, che consideravo all'altezza di condividere questo pezzo di me, ma io ti voglio dare tutto quello che ho Zayn, tutto, anche se ho questo demone all'interno che non mi permette di vivere intensamente, tu lo stai distruggendo piano piano, quindi per favore, non pensare di non valere niente" continuò, abbassando il tono di voce nell'ultima parte.
E Zayn non se l'aspettava tutto questo discorso, la consapevolezza di essere troppo importante per Liam lo colpì immediatamente ed ebbe paura. Boccheggiò e sbatté le palpebre un paio di volte, Liam aveva quella speranza che brillava negli occhi e lui non voleva spegnerla, non rispose, non disse nulla, guardò fuori dalla finestra e la porta d'ingresso.
Poi ancora una volta Liam gli prese la mano "Non farlo" disse.
"Non scappare Zayn, mi hai chiesto di non andarmene, perché vuoi farlo tu?" chiese.
"Tu hai un demone solo, io ne ho mille Liam, io non posso farti questo" disse strisciando con la sedia a terra e alzandosi. Liam alzò gli occhi al cielo e lo seguì fuori, dimenticandosi la giacca e rabbrividendo appena mise piede nel giardino del ristorante, la neve cadeva lenta e Zayn era fermo accanto ad un albero.
"Zay, vieni dentro, fa freddo" disse piano Liam, cercò di riscaldarsi passando le mani sulle sue braccia mentre il moro non accennava a muoversi.
Poi Liam vide la sua schiena alzarsi e abbassarsi, come se fosse scosso da singhiozzi, si avvicinò piano e lo vide inginocchiarsi a terra e non interessava a nessuno dei due se faceva freddo e per terra era bagnato, Liam si buttò a terra e lo circondò con il suo corpo, lasciandogli un bacio sulla nuca "Non piangere" disse in un sussurro. Non l'aveva mai visto in quello stato e l'unica cosa che riusciva a fare era stringerlo.
"Io non posso darti niente Liam, non posso portarti a Brooklyn per un weekend e non posso portarti in un ristorante di lusso, sono a capo di un clan del Bronx Liam, un clan dove si muore per il comando e..."
"Stai zitto" lo interruppe Liam e lo abbracciò ancora più forte "Sta zitto per favore, non ho bisogno di tutto quello, ho bisogno delle tue braccia la notte prima di dormire, di te che ti svegli e mi baci, di te che mi dici che sono una principessina e di te che mi tendi una mano quando cado a terra, quindi stai zitto Zayn perché puoi darmi più di tutti gli altri e io non voglio lasciarti andare" disse risoluto prendendo il viso del moro tra le mani delicatamente e facendolo voltare.
"Non sono una ragazzina che quando il bad boy di turno le dice di essere troppo per lei si rintana a casa a piangere, sono un uomo che resta qui e combatte per farti capire che siamo esattamente alla pari e ti prometto che mi impegnerò ogni giorno per ricordarti cosa sei Zayn, perché mi sono innamorato di te e voglio stare insieme a te" continuò con lo stesso tono sicuro e fermo, facendo rabbrividire Zayn.
"Ti sei innamorato di me principessina?" disse calcando sull'ultima parole e facendo riaffiorare la sua parte scherzosa, Liam buttò gli occhi al cielo, alzandosi e rabbrividendo.
"Ti ho fatto tutto questo discorso e tu mi prendi in giro, sul serio Zay?" rispose piccato ma porgendogli comunque la mano per farlo alzare, perché amare qualcuno è anche quello, essere disposti a bagnarsi sotto la pioggia per far stare al caldo l'altra persona.
Zayn si alzò e tirò su con il naso ricacciando indietro ogni prova del suo pianto, non rispose e Liam abbassò la testa sospirando e si incamminò per tornare dentro ma "Ti amo anche io" sentì alle sue spalle. Si fermò spalancando gli occhi ma non si voltò.
"Ti amo Liam e anche se so che sei migliore di me da tanti punti di vista in qualche modo anche tu provi la stessa cosa per me e ho così paura, paura che tu ti accorga che io non valgo un briciolo del tuo tempo, paura di perderti che faccio solo l'idiota comportandomi così, ma ti amo Liam e ti prego, ripetimi ogni giorno che sono qualcosa perché la facciata da duro che mi sono costruito in questi anni non rispecchia le mie insicurezze e tu lo sai, ho bisogno di te e merda" si fermò prendendo un respiro "Non riesco a non pensarti sotto di me, voglio... voglio fare l'amore con te ma non ci riesco, non posso farti questo e mi sento male perché continuo a pensarci mentre tu hai subito violenze per anni e di certo non sei pron..." le labbra di Liam furono sulle sue in meno di due secondi, Zayn non l'aveva visto nemmeno arrivare, concentrato com'era a dare di matto.
Ci mise qualche secondo per reagire, poi dischiuse le labbra e lasciò a Liam il comando, si sentì avvolgere dalle sue braccia e in quel secondo si rese conto che in una coppia non conta nulla dimostrarsi più forte, quando ami le debolezze diventano un punto fondamentale, perché è grazie a quelle che scegli una persona, la persona, che può starti accanto. E Zayn aveva scelto Liam per diventare migliore e Liam aveva scelto Zayn per tornare a vivere.
Quando si staccarono, Liam guardò Zayn circondato dai fiocchi di neve e gli accarezzò una guancia, sentiva il petto infiammarsi e la testa far male "Per te sono disposto a farlo Zayn" disse solo e nonostante le immagini di mani sporche sul suo corpo che si facevano strada nella sua mente era a conoscenza di volere le mani di Zayn a lavare via il dolore, le paure e la vergogna.
"Non devi perché io ho detto quelle cose Liam, ti aspetto sul serio" disse serio Zayn.
Liam scosse la testa e gli poggiò le dita sulle labbra per farlo zittire "Non te lo sto dicendo perché tu hai dato di matto dicendo che mi vuoi" sorrise e Zayn alzò gli occhi al cielo "Lo sto dicendo perché è vero, perché sei acqua fresca per me e Dio, ti amo anche io idiota" disse sorridendo, con quel sorriso che a Zayn faceva battere il cuore, con tanto di rughe d'espressione intorno agli occhi.
Il moro intrecciò le loro mani "Forse è ora di rientrare" disse baciando una guancia di Liam.
Rientrarono infreddoliti e bagnati, con gli occhi di Theresa puntati addosso, scosse semplicemente la testa e sorrise ai due ragazzi, tornando qualche minuto dopo con due pianti fumanti solo per loro.
Liam e Zayn si scambiarono un'occhiata dolce e iniziarono a mangiare tranquillamente per riscaldarsi, almeno fino a quando il moro non iniziò ad accarezzare la gamba di Liam con la sua.
Il più piccolo tossì colto di sorpresa, poi lo guardò con gli occhi lucidi e vogliosi "Smettila!" disse.
"Non sto facendo niente" si giustificò Zayn, salendo fino al cavallo dei suoi pantaloni, Liam si strinse nelle spalle, il moro era seduto scomposto sulla sedia e chiunque avrebbe potuto immaginare cosa stesse succedendo osservando le loro facce, così Liam si alzò all'improvviso e senza aspettare il suo amato dessert andò a pagare, seguito da un moro sorridente.
Ringraziarono Theresa e Carl "Tornerò a trovarvi presto, ora vado di fretta ma appena ho un po' di tempo ci facciamo una chiacchierata" disse gentile e la coppia gli sorrise gentile salutando entrambi.
Una volta in strada Liam tirò Zayn contro il proprio corpo e lo sentì ridere, si affrettarono a camminare lungo i muri delle case per non bagnare completamente anche le giacche, stringendosi l'uno all'altro ma la neve aveva intenzione di continuare imperterrita a scendere così corsero, con le mani stretta e un sorriso sulle labbra, quando arrivarono all'appartamento erano ormai zuppi.
La neve lenta e soffice si era trasformata in una bufera in piena regola.
Liam si tolse velocemente la giacca mentre Zayn lo imitò dopo aver chiuso la porta d'ingresso a chiave. Rabbrividirono entrambi e Zayn senza esitazione si tolse la felpa e la maglietta di dosso, lasciando Liam con la bocca aperta, nonostante non fosse la prima volta, vedere il suo corpo lo mandava sempre fuori controllo.
"Dovresti toglierti i vestiti anche tu, non vuoi ammalarti, vero?" disse Zayn con tono angelico.
Liam lo guardò avanzare verso il salotto, passandogli davanti con tutta l'aria da spavaldo che gli apparteneva e sorrise, perché dopo averlo visto piangere quell'atteggiamento non avrebbe funzionato, ma poi Zayn si voltò e gli fece l'occhiolino e forse poteva cadere nel suo tranello ancora una volta. Ci mise qualche minuto Liam per raggiungere il salotto e trovò Zayn inginocchiato ad accendere quel piccolo camino che non avevano mai usato, lo lasciò lì, congedandosi con un "Vado a cambiarmi" e Zayn gli sorrise semplicemente.
Liam entrò nella sua stanza e si privò dei suoi vestiti, li infilò senza pensarci nel cesto dei panni sporchi e recuperò un boxer asciutto, si avvicinò poi allo zaino che il moro portava con sé e ne tirò fuori una maglietta nera che infilò subito, si guardò un attimo allo specchio e sorridendo tornò nell'altra stanza. Il fuoco era acceso, in quella stanza faceva già caldo ma così era più che perfetto e sicuramente la luce delle fiamme sul corpo di Zayn facevano amare ancora di più a Liam quel camino. Il moro lo guardò qualche istante sorridendo, squadrandolo bene e mordendosi le labbra perché con una maglietta e un paio di boxer era dannatamente sexy e Liam pensava esattamente la stessa cosa di Zayn, lo fissò risalendo piano le sue gambe, chiuse in quel jeans sceso sui fianchi, l'elastico bianco dei boxer, i tatuaggi lungo il suo corpo, i pettorali non troppo pronunciati ma belli da spezzare il fiato. Zayn lo guardò e si avvicinò a lui, poggiando le mani sulle sue braccia "Mi piaci con i miei vestiti addosso" disse.
Liam sorrise "Lo so, per questo li metto" rispose furbo e Zayn si avvicinò a mordergli il labbro.
"Sei un mascalzone piccolo Lee" disse divertito.
Liam alzò le spalle e rise ancora, poi Zayn lo baciò più rudemente delle altre volte e al castano mancò il fiato, chiuse gli occhi, non c'era nessuno che voleva fargli del male in quella stanza, Zayn gli stava baciando la voglia sul collo con una dolcezza quasi malvagia.
"Rilassati Lee" disse ancora e a Liam piaceva essere chiamato così da lui, gli piaceva così tanto perché era dolce e lo faceva sentire amato.
Gli occhi di suo padre si presentarono nella sua mente e Liam si scostò di scatto "Scusa" disse spaventato ma il moro gli carezzò la guancia.
"Liam, fidati di me ok?" disse piano e Liam si fidava di lui, ma non riusciva a non pensare al dolore. Zayn allora tirò una coperta dal divano e recuperò tutti i piccoli cuscini stendendoli a terra e poco dopo si posizionò dietro Liam lasciando baci lungo le sue braccia e accarezzando i suoi fianchi, alzò leggermente la maglia cercando un consenso per poterla sfilare del tutto.
Era spaventato anche lui, voleva essere all'altezza di Liam, voleva donargli piacere e fargli dimenticare tutto. Il castano alzò le braccia titubante e si lasciò sfilare la maglia, le mani di Zayn lo tennero stretto mentre tracciava una scia di baci lenti lungo la sua spina dorsale facendolo tremare.
C'era sensualità in ogni gesto che Zayn faceva, dal suo prendergli la mano e accompagnarlo sulla coperta, ai suoi baci sulle labbra per farlo stendere comodamente sui cuscini.
Zayn si allungò piano sul corpo di Liam "Tutta questa calma mi sta uccidendo" disse il più piccolo e Zayn rise, perché era proprio quello che voleva ottenere, riuscire a far arrivare Liam ad avere così tanta voglia di lui da non pensare a tutto il resto, a tutte le paure e fargli godere quel momento come se fosse la prima vera volta e un po' era già così, perché l'amore vero non l'avevano mai fatto, nessuno dei due.
Liam sospirò quando sentì il bacino di Zayn scontrarsi con il suo, trattenne il fiato e Zayn ripeté l'operazione ancora una volta, il castano era combattuto, la sua testa rischiava di scoppiare e più voleva mandare via quei pensieri e più quelli si insidiavano nel suo corpo. Il moro lo guardò preoccupato quando Liam girò il volto e chiuse gli occhi, trattenendo una smorfia di dolore. Stava impazzendo anche lui a guardarlo, si scostò per dargli spazio ma il braccio di Liam lo trattenne inchiodato al suo corpo.
Non lo stava guardando, aveva ancora gli occhi chiusi quando alzò il bacino in cerca di un contatto, Zayn vide il suo volto cambiare da un'espressione di dolore ad una più piacevole ad ogni contatto più intenso. Si spinse anche lui, non riuscendo a trattenere un gemito e Liam spalancò gli occhi per guardarlo. Zayn gli sorrise e lo baciò dolcemente, Liam rispose al bacio con trasporto e poi ribaltò le posizioni.
"I tuoi jeans mi danno fastidio" disse sorridendo e tirando giù i pantaloni neri di Zayn e lasciando un bacio nel suo interno coscia.
"Liam?" lo richiamò il moro. "Non fare niente che tu non voglia" sussurrò preoccupato dopo una piccola pausa e Liam annuì, poi gli scostò i boxer e non gli diede il tempo di realizzare che aveva passato la lingua su tutta la sua lunghezza "Oh porca puttana!" esclamò strabuzzando gli occhi e facendo ridere Liam.
Zayn si passò una mano sul viso e voleva dire qualcosa, sul serio, ma Liam era così bravo che si limitò a gemere di piacere, accarezzò i suoi capelli e li tirò quando per sbaglio lo graffiò con i denti.
Liam si staccò da lui guadagnandosi un'occhiataccia.
"Non voglio che vieni così" disse arrossendo un po' e Zayn poteva giurarlo, se non era morto in quel secondo non sarebbe morto mai più. Si mise a sedere e avvicinò le sue labbra a quelle di Liam che si schiusero sotto le sue.
"Mi fido di te Zay, non farmi male" sussurrò il castano poggiando la fronte sulla sua e Zayn lo circondò con le sue braccia, si avvicinò al suo orecchio mordendogli il lobo "Giuro che ti farò vedere le stelle" disse e Liam rise rilassandosi un po'.
Si stese dove prima c'era Zayn, sentendo il profumo del ragazzo già impresso tra i cuscini, si lasciò sfilare i boxer, godendosi ogni bacio di Zayn sulle sue gambe, sul suo petto, sul suo bacino.
"Voltati solo un attimo"
Liam ubbidì tremando, poi lasciò che le mani di Zayn lo accarezzassero e lo preparassero bene, strinse gli occhi e cercò di scacciare il dolore mentale, ma ancora una volta il moro lo stupì, facendosi vicino e sussurrando dei "Ti amo" costanti, mentre gli lasciava il tempo di abituarsi.
"Zayn" disse Liam con il fiato corto.
Zayn lo fece girare ancora una volta "Voglio vederti, voglio fare l'amore anche con i tuoi occhi Liam" si giustificò e quelle parole riempirono ogni singola crepa all'interno di Liam.
Gli sorrise e gli circondò la vita con le gambe, gemendo quando venne a contatto con la sua pelle.
"Shh" disse piano Zayn "Va tutto bene" continuò mentre piano piano si fece strada in lui, chiudendo gli occhi per quel groviglio di emozioni e piacere che stava provando.
Respirò pesantemente mentre una lacrima di Liam gli bagnò il viso, lo tenne stretto a lui, senza muoversi, con una mano e con la bocca raccolse quella goccia.
Poi lo guardò negli occhi, intensamente, facendoci l'amore sul serio e fu Liam a muoversi per primo, perché sentiva quel desiderio dentro ardere, quella voglia di Zayn e quel bisogno di lui gli diedero la forza per lasciarsi andare, ad ogni stoccata del moro corrispondeva un ti amo di Liam e per la prima volta il castano stava provando delle sensazioni incontenibili, si sentì un ragazzino quando venne tra i loro corpi e arrossì ma per Zayn quello era un regalo senza costo, Liam si era donato a lui e lui si stava donando a Liam, lo baciò mentre si riversò in lui e si maledì solo qualche minuto dopo per non aver usato precauzioni.
Respirò piano e vide il panico negli occhi di Liam "S-sono sano come un pesce" si affrettò a dire e Liam lo guardò stranito, poi fissò i loro corpi "Oh, oh, anche io!" disse e Zayn gli accarezzò la guancia.
"Perché hai quella faccia?" chiese spaventato, se n'era pentito? Quello non l'avrebbe superato facilmente.
"Tu, adesso non andrai via vero? Cioè, posso avere le coccole?" chiese Liam mordendosi il labbro e Zayn alzò gli occhi al cielo "Puoi avere tutte le coccole che vuoi principessa" lo prese in giro e Liam gli tirò un pugno in pieno petto, poi si staccarono e Zayn fece stendere Liam accanto al suo corpo e il ragazzo appoggiò la testa sul suo petto, le gambe incrociate e i corpi ancora nudi.
C'era un silenzio teso nella stanza e tutti e due avevano paura di parlare, poi Liam si rese conto che spettava a lui, così si alzò "Grazie" disse semplicemente, baciando il moro sulle labbra e lasciandosi abbracciare stretto e quella parola bastava, racchiudeva più di un discorso di mille parole, perché nonostante avessero dei demoni dentro per Liam Zayn era luce e per Zayn, Liam era un faro in piena notte.

The Roses | Ziam&LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora