Capitolo 2: Da Monet

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"Bene...Bene Scartina. Ti ho trovato!"
Esclama De La Cruz con il suo sorriso accattivante dando un segno di quello che sta per succedermi, ancora non riesco a credere che Montgomery sia difronte a me.
"Allora cos'è non sbruffi più?"mi domanda con il suo ghigno stampato sulle sue labbra a pochi centimetri da mio viso.
"Cosa vuoi Montgomery, pensavo fosse chiusa la questione tra noi due"rispondo cercando di mostrare calma apparente.
Mi sento abbastanza in difficoltà perché so di cosa è capace questo ragazzo, non si crea il minimo problema a partecipare a delle risse, né tanto meno a creale.
"Credi di svignartela così ? A quanto pare scartina non hai ancora capito con chi hai a che fare"mi afferra per la camicia"seguimi senza fare storie scartina, altrimenti sarà peggio".
Annuisco e a mio malgrado sono costretto a seguirlo.
Vengo strattonato da una parte all'altra del corridoio vuoto per via delle lezioni delle altre classi e nessuno studente è in giro.
"Dove mi stai portando !?"esclamo cercando di farmi sentire da qualcuno, ma nulla.
"Chiudi quella cazzo di bocca!"risponde.
Un altro strattone mi tira più vicino a lui facendomi perdere l'equilibrio, ma non cado. Siamo ormai prossimi al bagno dei ragazzi, sono preoccupato per quello che sta accadendo e non posso fare altro che aspettare la sentenza di quel che mi aspetta, altrimenti scappando peggiorerei solamente la situazione.
Un calcio ben assestato da Montgomery spalanca la porta del bagno che sbatte al muro creando un tonfo assordante, varca la soglia della porta e con uno strattone vengo spinto nel bagno e la porta nel giro di qualche secondo si autorichiude. Indietreggio di qualche passo e sento la porta di una toilette aprirsi, vedo sbucare un ciuffo biondo, è Alex Standall.
"A-Alex, che ci fai qui ?"domando cercando di controllare la situazione con Montgomery.
"Ciao Byron..."volta lo sguardo distratto dal rumore dei passi di Montgomery e improvvisamente impallidisce in volto.
"Scusa devo andare"risponde sgattaiolando verso la porta.
"Oh guarda chi si vede"esclama Montgomery con una fragorosa risata e battendo le mani in segno di disprezzo.
"Monty sto uscendo, per favore spostati" chiede Alex abbassando il volto.
"Certo, certo"dice in tono dispregiativo "Prego vai pure F..."si interrompe.
"Sicuro che sia per me?"lo affronta Alex.
"Esci coglione o ti spacco"tira per un braccio Alex e lo scaraventa fuori dal bagno, sbattendo la porta per chiuderla.
Monty è fermo a una certa distanza difronte a me, è sbiancato in volto, e qualche secondo dopo sferra un pugno preciso e potente alla porta del bagno, che rimane leggermente ammaccata con un buco abbastanza profondo.
"Monty...scusami Montgomery per favore calmati"chiedo in tono pacato per calmarlo.
"Non dirmi cosa fare e chiudi quella cazzo di bocca".
Si avvicina e mi blocca entrambe le braccia al muro con la mano sinistra, mentre con la destra mi afferra violentemente il volto portandolo a pochi centimetri dal suo.
"Adesso ascoltami bene, non te lo ripeterò una seconda volta"dice con tono intimidatorio "Tu non hai visto o sentito nulla"mi lascia andare le braccia.
"Una sola parola fuori da quella cazzo di bocca, e sei finito"mi minaccia "e ti avviso, anche se proverai a dire qualcosa, so io come sistemarti".
Mi da 3 leggeri schiaffetti sul viso e mi lascia andare, lui esce e chiude la porta. Non mi ci vuole molto prima di uscire dal bagno e passare il resto del giorno a scervellarmi su quello che Monty mi ha detto.
"Ma cosa...cosa mi sfugge"mi domando continuamente.
Un dettaglio ha scatenato tutto quello che è successo, ma cosa ho fatto ancora non lo capisco, Monty era si arrabbiato con me, ma non così tanto da arrivare a minacciarmi in quel modo.
"No non può essere, a meno che..."mordo leggermente la punta del pollice "poi è arrivato Alex. Ma certo!? Alex, quando è comparso lui, la situazione è degenerata, lui deve sapere qualcosa Monty lo fissava con sguardo TROPPO minaccioso per essere qualcosa di superfluo".
Passo dal Monet e mi fermo per ordinare qualcosa, mi siedo e scorgo un ciuffo biondo, mi avvicino per curiosare e noto che Alex Standall è seduto al tavolo a fissare la sua tazza di tè caldo, gira dentro con il cucchiaino fissandola come se ci si fosse perso dentro, ha uno sguardo vuoto come se non provasse più nulla.
"Ehi...Alex, posso sedermi ?".
Non ricevo risposta.
"Alex...ehi!??"gli faccio cenno alzando e abbassando la mia mano davanti al suo volto.
Sobbalza per un momento come se fosse tornato nel nostro mondo e mi risponde.
"Ciao Byron".
"V-va tutto bene ?"domando cercando di guardarlo fisso negli occhi.
"Si, si tranquillo" dice riprendendo a girare il tè.
"Non mi sembri molto sicuro di quel che dici"mi siedo "ma non ti costringerò a parlare"
"È che...Jessica"dice alzando lo sguardo.
"Jessica ? Jessica Davis dici ?"domando.
"Si, mi ha mollato".
"Oh...m-mi dispiace. Perché Alex ?"
"Perché non sono abbastanza uomo per lei"dice finendo di bere il tè.
"Alex ma non c'è nulla che non va in te".
"Tu non sai..."dice stringendo i pugni.
"Cosa Alex, cosa non so?"domando "Sicuro che non abbia a che fare con Monty ?".
Gli si sbarrano gli occhi e quasi non riesce a parlare, ma non mi fissa direttamente per non darlo a notare.
"Cosa sai di questa storia !?"esclama battendo un pugno sul tavolo.
I clienti del Monet, si girano tutti verso di noi creando un silenzio tombale in tutto il bar, gli unici suoni che si possono udire sono quelli dello sfregamento delle tazze e della macchina del caffè.
"Alex calmati non ti ho detto nulla di male".
"Scusami, hai ragione"abbassa gli occhi "ho perso Jessica per la rivelazione di un mio segreto a lei, ma ho scoperto che subito dopo mi ha tradito con Justin Foley, e per giunta se le voci non sono errate quello stronzo ha lasciato che le accadesse qualcosa".
"Io penso che lei amasse già Justin, ma ha solo trovato il pretesto per lasciarti Alex, comunque tutto questo cosa centra con Montgomery ?".
"Posso solo dirti che ho avuto riscontri con lui su roba vecchia".
"Di che genere"domando "Aspetta...voi eravate veramente amici !?!"
"Amici è una bella parola"risponde.
Regna il silenzio per qualche minuto e Alex fa un respiro profondo e sospira, come se quello che sta per dirmi possa in qualche modo rovinarlo.
"Byron, io...io"esita.
"Avanti dimmi"lo invito a dirmi cosa ha.
"Io...sono Bisessuale"
Sono al quanto sbigottito, da Alex non me lo aspettavo proprio.
"E questo era il problema Alex, lascia che te lo dica, sei proprio uno stupido, e pensi che Jessica ti abbia lasciato per questo ?"
"No,ma per quel che sto per raccontarti, si eccome".







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Angolo dell'Autore:
Premetto e pongo le mie scuse per aver cambiato il nome del protagonista in Byron, ma il nome precedente non mi ha convinto e ho optato e scelto per Byron che mi piace di più e penso ci stia meglio.
Spero che questo secondo capitolo vi piaccia, e per qualsiasi errore o altro non esitate ad informarmi e provvederò a sistemare, detto ciò BUONA LETTURA 😊

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