Capitolo 6: Sera di Luna

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     Il cellulare vibra, lo estraggo dalla mia tasca e leggo la notifica appena arrivata.

-Monty:"Byron, ti va di vederci 'sta sera ? Vorrei parlarti di qualcosa"

Rimango a soffermarmi per qualche secondo sul messaggio di Monty, non so cosa aspettarmi con esattezza da quello che mi ha appena chiesto, ma di una cosa sono certo, potrò scoprirlo solamente andando da lui.

"Va bene Monty, dove ci incontriamo ?"rispondo al messaggio che non tarda ad avere una risposta.

-Monty:"Ci vediamo al ponte Hyckman per le 19"

     Rispondo al messaggio confermando di aver capito il luogo dell'incontro e metto il telefono in carica. Finisco i miei compiti e mi preparo per andare da Monty, indosso una felpa blu, un jeans e le mie converse bianche, prendo il mio zaino, il telefono ed esco di casa. Entro in macchina, metto la cinta, aggiusto gli specchietti, la accendo e parto per raggiungere il ponte Hyckman. Arrivo con un leggero anticipo di 10 minuti, devo ammettere però che la vista che si gode da questo ponte è MOZZAFIATO, è possibile ammirare la bellezza dell'acqua cristallina solcata da qualche barca di passaggio che da quassù ha una dimensione minuscola. Alla mia sinistra si estende la città e alla mia destra si estende un piccolo porticciolo creato con assi di legno con dei palchi che si affacciano sul mare. C'è un infinita distesa di verde formata da enormi prati e campi e qualche albero qua e là per decorare ancor più questo maestoso bel vedere.
Un leggero venticello scosta il mio ciuffo di capelli e con una passata di mano riesco a metterlo a posto, mi volto e intravedo Monty arrivare, non esito e mi incammino andandogli in contro.
"Ehylà Byron, come butta ?"mi saluta.
"Ciao Monty, non c'è male. Tu come stai ?"ricambio la domanda.
"Abbastanza bene dai, non posso lamentarmi"mi dice.
"Perchè siamo qui ?" domando incuriosito.
"C'è qualcosa di cui devo parlarti, ma non qui Byron...dobbiamo allontanarci un pochino"si gira voltandosi verso il porticciolo e lo indica con la mano"Vedi quel porticciolo, lì ci sono delle panchine dove possiamo sederci per discutere".
"Ehm...ok va bene, deve essere veramente importante quello che hai da dirmi"dico.
     Iniziamo ad incamminarci e percorriamo una strada ricca di vegetazione alla nostra destra, mentre alla nostra sinistra c'era un percorso stradale per sole macchine. Il sole è tramontato completamente da un bel pezzo e la strada ci viene illuminata da qualche lampione qui e lì che ci fornisce la luce minima e indispensabile per seguire il marciapiede che ci conduce al parco dove ci sono le panchine, non scambiamo molte parole durante il cammino io e Monty, nonostante fosse tutto buio durante il cammino si intravedevano il lontananza le luci della città come tante piccole lucciole in un bosco di notte.
"Siamo arrivati"mi dice Monty, posando la sua cartella su una panchina.
Anch'io faccio lo stesso e mi siedo.
"Allora...Monty. Di cosa vuoi parlarmi"
Lo vedo mentre si sporge su un altura difronte la nostra panchina mentre si stiracchia e poi si volta verso di me, abbottona la sua giacca a quadrettoni e anche la sua felpa azzurra dei Liberty Tigers, l'ambiente è umido e leggermente freddo.
"Byron, io volevo ringraziarti per l'altra sera, nonostante tutto il casino che si è creato prima della nostra chiacchierata"porta un braccio dietro il collo e inizia a sfregarselo"Sai nessuno è mai stato così gentile e paziente con me, anche dopo tutto il trattamento che ti ho riversato"
"Ma Monty, non devi ringraziarmi...credimi io sono un ragazzo gentile e premuroso, aiuto sempre chi ha bisogno di una mano".
Lui mi guarda e annuisce.
"E poi Monty, sai lo avevo notato da un po' questo tuo nasconderti, questa tua repressione forzata"lo guardo congiungendo le mani e strofinandole"Ma non ti nego che ti ho sempre odiato per il tuo comportamento, so che è una tua arma di difesa, ma tagli i ponti a chi vuole cercare di aiutarti".
"E come biasimarti Byron"abbassa lo sguardo"La mia vita è abbastanza difficile, ho molti problemi e situazioni che mi portano ad avere atteggiamenti di un certo tipo o anche a volte senza volerlo...scatti di pura rabbia. Questo tutto per colpa di quel bastardo di mio padre...".
"Immagino Monty...non deve essere facile insomma..."mi interrompo cercando di essere delicato.
Si gira verso l'orizzonte e porta un braccio all'altezza del suo viso, viene incorniciato da una bellissima luna piena bianca come il latte e luccicante quasi quanto le stelle. Mi alzo e raggiungo Monty, vedo che a tratti singhiozza e porta anche l'altra mano al suo viso. Poggio una mano sulla sua spalla, è calda e possente, mi giro verso di lui e noto che piange, mi abbasso leggermente quasi per guardarlo dritto negli occhi, che stropiccia e asciuga.
"Ehy...non devi piangere"dico strofinando la mia mano sul suo braccio"Io so che tu sei forte Monty, lo vedo e lo sento. Dopotutto sei tu o no che hai la nominata del bullo della Liberty, sei tu che affronti tuo padre, sei tu che non hai paura di nessuno compreso Bryce Walker nonostante sia un fratello per te. Mi sbaglio forse ?"dico.
"S...Si"tossisce e tira su col naso "Sono io"afferma.
"Sei molto forte e tu lo sai, non per nulla sei uno degli assi delle Liberty Tigers"
"Byron, tu non sai quanto io sia stanco di tutto quello che vivo e subisco, soprattutto con mio padre. A volte mi guardo allo specchio e sposto via lo sguardo perché a causa sua, sono diventato come lui. A volte bullizzo alcuni ragazzi come valvola di sfogo e invece non vorrei"
"Lo so Monty lo so, ma devi essere forte. Quando la scuola sarà finita troveremo un posto dove tu possa vivere in pace e dove potrai essere te stesso".
"Mi sembra impossibile Byron"dice asciugandosi gli occhi.
"Vedrai, che succederà"gli dico rassicurandolo.
Alza il suo volto e mi sfoggia un leggero sorriso finendo per abbracciarmi forte, un abbraccio stretto caldo e potente, causato dai suoi muscoli e braccia possenti. Tutto quello che posso fare per lui è abbracciarlo, mentre fisso la luna che brilla su di noi. L'abbraccio termina e vedo il viso di Monty ormai asciutto.
"Nessuno ha mai accettato un mio abbraccio"
"Monty nessuno lo ha fatto o lo fa, perché nessuno conosce la persona che sei realmente"dico"purtroppo...tu e Alex avete solo una cosa in comune, fingete di essere quello che non siete, con un'abissale differenza Monty.
Tu fingi per proteggerti, mentre Alex lo fa per puro sfizio personale".
"Come fai a dirlo ?"dice.
"Lo so e basta"rispondo"Piuttosto...hai visto i tuoi occhi sono tutti rossi, piagnucolone"rido.
"Oh merda...cazzo i tuoi sono di un celeste brillante, questa cazzo di luna è a mio sfavore"esasperato"Ripensandoci forse hai ragione sai, io ho i muscoli e tu sei magro come un manico di scopa"scoppia a ridere.
"Ma non è vero, sono magro al punto giusto"ribadisco"E poi preferisco il cervello ai muscoli"rispondo ironicamente.
"Quanto sei stupido, ma sentitelo. E quindi io sarei senza cervello"domanda in tono offeso ma al contempo ironico.
"Nhaaa...era soltanto per dire"rispondo.
Entrambi finiamo a ridere, senza renderci conto però che si è fatto veramente tardi.
"Monty, tu come torni ?"
"Pensavo che avrei chiamato Bryce e avrei trovato qualche scusa, altrimenti non saprei. Non sono venuto con la mia macchina. Tu invece ?"
"Io ho la macchina, vuoi un passaggio?".
"Se non arreco disturbo va bene".
"Ma che domande, vieni pure".
È così ci incamminiamo fino alla mia macchina parcheggiata vicino al ponte, camminiamo a passo svelto tanto da raggiungere il mio veicolo in una decina di minuti all'incirca. Accendo il motore e raggiungiamo la casa di Monty.
"È così sono tornato al mio solito inferno..."dice con aria triste.
"Forse hai ragione, ma per ora non pensarci. Facci una bella dormita su. Poi pian piano troveremo un modo per migliorare la situazione"
"Grazie, sei proprio un amico"mi da una pacca sulla spalla e sfoggia un bianco sorriso"Ci vediamo domani Allora"dice Lui.
"Certo ci vediamo domani"rispondo
"Buonanotte Byron"dice uscendo e chiudendo la portiera.
"Buonanotte"rispondo, aspetto che entri in casa e vado via.
L'indomani a scuola vedo si Monty, ma il buongiorno è sconcertante, dato che lui e Bryce abbassano i loro pantaloni per mostrare a Tyler il di dietro. Monty si gira e mi guarda, non saluta direttamente con la mano o a voce ma semplicemente mi scambia un alzata di mento seguita da un occhiolino. Ricambio il saluto facendogli segno battendo la mano sulla fronte, lui fa spallucce cercando di non farlo notare agli altri e io semplicemente gli ricambio un semplice occhiolino e mi dirigo in classe.
Noto Alex nei corridoi e lo evito di spontanea volontà, non merita aiuto. Non dopo quello che ha fatto a Monty. Qualche minuto prima che iniziassero le lezioni vedo una folla di gente dirigersi fuori, tutti corrono e si sente un gran baccano, incuriosito decido di seguire la folla.
Esco dall'entrata principale e fuori c'è una cerchia di gente tutti radunati attorno ad una macchina incitando in coro una rissa, è possibile udire inciti di incoraggiamento, urla e cori di stupore e soddisfazione. Quasi tutta la scuola è li a fissare, compresi atleti, Clay Jensen, Tyler e molti altri.
Mi affaccio e lo scenario che mi si para d'avanti è qualcosa di indecente.
Sbarro gli occhi...incredulo di quel che sto vedendo.
Monty sta picchiano Alex...e qualche schizzo di sangue cade sull'asfalto.





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Angolo dell'Autore:
Bene ragazzi, anche il capitolo 6 è finito. Spero che vi piaccia e che continuiate a supportare e leggere la serie. Per eventuali errori informatemi e provvederò a riparare.
Chissà che piega prenderà questa rissa 😱
Lasciate un commento e una stella per supportarmi se vi va e BUONA LETTURA 😊

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