Capitolo 11: Vendetta

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      Procediamo a gran velocità lungo l'autostrada, noto Monty guidare con leggero nervosismo per via della cassetta che porta con se sotto il suo sedile, nasconderla è l'unica speranza di salvezza per confermare l'innocenza del suo migliore amico, non trovandola non potranno non credere alle sue parole, purtroppo false ma comunque l'unica testimonianza possibile e affermabile che la polizia possa confermare e accettare.

Eppure Monty sai benissimo che razza di persona sia Bryce, eppure ti ostini ancora ad aiutarlo nonostante anche rinnegando quello che realmente è, lo consideri ancora buono.

     Percorriamo ancora per qualche chilometro l'autostrada finendo poi per imboccare un uscita di decelerazione, svoltando poi a destra finiamo in una strada più o meno urbanizzata che pian piano scorre e diventa sempre più argillosa e carica di terra fin quando l'asfalto finisci e la strada diventa un semplice sentiero di terreno, ci fermiamo vicino ad una casa abbandonata ancora in via di costruzione, è totalmente diroccata, quasi distrutta ma a modo suo regge ancora in piedi e sembra che lo farà ancora per un bel po' di tempo. Le pareti dei muri sono tappezzate di graffiti e murales realizzati con bomboletta, alcuni sembrano freschi, altri invece sembrano essere li da molto tempo ormai sbiaditi a causa degli agenti atmosferici e del crollo della vernice dai muri.
"Cos'è questo posto Monty",domando leggermente spaesato.
"Questo è un vecchio posto di mia conoscenza, nessuno a parte me lo conosce",risponde lui sicuro di se, impugna la cassetta dalla macchina e la porta con se, entrando nell'edificio.
"Monty aspettami !",esclamo per poi raggiungerlo dentro.
     Essendo abbandonata la struttura non presenta porte e finestre che possano impedire il passaggio  in essa per attraversarla, dentro ci sono un mucchio di macerie e detriti su quello che si potrebbe definire pavimento, gli angoli sono pieni di polvere,mattoni caduti dai muri, polvere di cemento e qualche rifiuto con tanto di bombolette di vernice spray vuote. Ci sono delle scale che conducono ad un piano superiore e una costruzione che richiama un camino al quale Monty si avvicina e sposta dei mattoni che formano un nascondiglio segreto nel quale nasconde la cassetta. All'improvviso sento un ramo spezzarsi.

Cosa diamine è stato! Non c'è nulla eppure ho leggermente paura...

     Mi volto ma nulla è tutto vuoto, sicuramente qualche roccia sarà caduta spezzando un ramo, o semplicemente qualche animale selvatico passando di lì si sarà spaventato e sarà scappato via.
"M-Monty, hai per caso sentito quel rumore", mi giro ancora una volta nella direzione da dove era provenuto il rumore.
"Non Byron, non ho sentito nulla", si passa il dorso della mano per asciugarsi la fronte.
"Perché hai sentito qualcosa ?",mi domanda con ancora qualche goccia di sudore sulla fronte.
"Ehm...no nulla, lascia stare me lo sarò immaginato."

O forse voglio solo convincermi che sia così...

     Noto che le mani di Monty sono sporche di polvere e sono diventate grigie, tolgo quindi il mio zaino dalle spalle, lo poggio per terra e lo apro. Estraggo un pacco di salviette imbevute e glielo porgo invitandolo a prenderne una.
"Perché ti porti insieme delle salviette imbevute ?",domanda sorpreso estraendone una dalla confezione.
"Sono allergico alla polvere, è così quando a scuola  vengo chiamato alla lavagna per evitare che mi parta una reazione allergica, pulisco le mani con queste e sto subito meglio."
"Oh..capisco"inizia a ridere "sei proprio una signorina con queste qui",continua a ridere e mi lancia addosso la salvietta ormai usata e ingrigita dallo sporco.
"Ma che schifo !",esclamo "senti Mr. Steroide non è per nulla divertente lo sai", incrocio le braccia in segno di superiorità.
"Oh mi dispiace, mi dispiace", fa spallucce.
"Mhh si si come no", e scoppiamo a ridere entrambi.
     Decidiamo che e meglio andar via da lì ora che la scatola è al sicuro, e quindi senza indugiare prendiamo le nostre cose e torniamo indietro dirigendoci verso la porta.
"Monty come hai scoperto questo posto ?",gli domando.
"L'ho scoperto per caso tempo fa",risponde dando un occhiata intorno "litigai con mio padre e..."
Tutt'un tratto si ferma.
"Monty che ti prend..."
"Bene bene, guarda un po' chi c'è qui",esclama una persona che mai avrei immaginato di vedere qui.
"ALEX ?!",tuona Monty "COSA CAZZO CI FAI QUI !?!"
"Io, nulla perché ?",fa spallucce cercando di rendere credibile la sua risposta.
"Come ci sei arrivato qui !?",esclamo io.
"Non sono cazzi tuoi",mi risponde lanciandomi un'occhiataccia penetrante.
"Come cazzo ti permetti di rispondergli così merda che non sei altro!?",Monty prende le mie difese.
"Cos'è difendi il tuo finocchietto, frocio ?",Alex se la ride con gusto.
"Tu...brutto pezzo di mer...",Monty si scaraventa verso di lui,
     Un pugno formato nella mano sinistra di Monty sta per raggiungere Alex che per una qualche strana ragione rimane fermo immobile, con tutta la calma di questo mondo estrae una pistola dalla sua tasca destra e la punta verso Monty che istintivamente e spaventato si ferma con ancora il pugno sospeso in aria. La faccia di Alex emana un ghigno schifosamente cattivo ma soddisfatto della faccia spaventata di Monty che molto lentamente ritira il pugno finendo per abbassate entrambe le braccia.
"Allora DE LA CRUZ, non fai più il Gradasso ?!",esclama con una risata isterica.
"Cosa vuoi con quella Standall", lo fissa con occhi pungenti e penetranti che solo a guardali quasi ti pungono come spine.
"Io...oh ma nulla, solo un compenso del tutto simbolico, una sciocchezza",continua a tenere la pistola puntata "quello che cerco sai benissimo cos'è, è il motivo per la quale siete, ops mi correggo, per la quale siamo qui...", sorride istericamente.
"Non puoi averla, dovrai passare sul mio cadavere!"esclama Monty.
"Bene...allora non ho scelta."
     Il volto di Alex diventa pallido e la sua espressione compresi i suoi occhi si svuotano risucchiando via tutte le emozioni contenute in lui. Un rumore assordante invade la struttura, una pallottola di pistola parte e sfiora Monti finendo per frantumare e rimbalzare sulle mattonelle ed i mattoni che ci circondano. Io e Monty siamo entrambi paralizzati, e a quanto pare non sono l'unico a sudare freddo.

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