The Truth Untold

Capitolo 7: La Zuffa

"Ancora-Ancora-Ancora-Ancora"la folla chiassosa continua ad incitare Monty a picchiare Alex, con più forza, furore o magari semplicemente con rabbia.
     Un pugno ben assestato spacca il labbro di Alex, qualche goccia di sangue gronda dalla sua bocca schizzando l'asfalto, dolorante Alex pulisce con il dorso della mano le sue labbra gonfie e rosse e si scaraventa su Monty cacciandogli un pugno a sua volta, anche se per sua sfortuna viene intercettato e rispedito al mittente con una grandissima facilità che porta Alex a staccarsi da lui e a barcollare riflettendo su qualcosa.

Chissà starà soffrendo per il suo naso ormai rotto, oppure per la sua totale impotenza con Monty, eppure nonostante ciò si ostina a sfidarlo.

     Noto lo sguardo di Monty carico di rabbia imperterrito a fissare ogni minima mossa compiuta da Alex, quest'ultimo sputa per terra un getto grumoso e rosso di scarlatto sangue e si ripulisce ancora una volta la bocca con il dorso della mano, lasciando qualche scia rossa al lato delle labbra. Questa volta anche il suo volto emana una rabbia fortissima, fiamme al posto degli occhi fissano con estrema attenzione Monty, non ci impiega molto a riprendere i sensi e a scagliarsi contro di lui ancora una volta con una tale sete di forza che lo ha portato alla sua fine. Monty si difende dal violento attacco di Alex schivandolo con una mostruosa agilità e lo tira per terra tramite il dietro del colletto della sua maglia. Non capisco ancora come questa situazione si sia creata, e nonostante chiedo informazioni a qualcuno, le risposte sono molto approssimative e confuse, ma quello su cui sono tutti d'accordo e che Alex stava per essere investito da Monty.

Non vedo come sia possibile che Monty possa fare una cosa del genere, so che può spingersi a tanto...ma addirittura cercare di investire Alex mi sembra veramente assurdo.

     Impotente il corpo di Alex cade per terra e Monty per bloccarlo definitivamente si siede a cavalcioni su di lui e proprio mentre Alex stava per spiaccicare parola, una serie di pugni cade come meteoriti sul su viso, il suo volto è ormai carico di rossore e il suo occhio sinistro livido, ma la cosa più scandalosa è che nessuno si è introdotto a chiudere questo "spettacolo di crudeltà" senza alzare nemmeno un dito o provare a distaccarli.
Noto Monty alzare lo sguardo e con il suo viso emanate enorme stupore mi fissa per qualche secondo, quello che nota nei miei occhi è incredulità e pieno disprezzo per quello che sta compiendo, tanto da abbassare il volto e con viso deluso e funereo prova a tirare un ultimo pugno sulla faccia sfregiata di Alex. Alza ancora lo sguardo e mi fissa, ma noto con mio piacere che il messaggio proveniente dai miei occhi gli arriva all'istante.

Non dovevi Monty.

     Il pugno rimane fermo in aria quando con sorpresa di tutti, Porter con le sue possenti braccia, sposta d'avanti a se tutta la pila di studenti che ostacolano il suo passaggio che porta ai ragazzi coinvolti nella rissa.
"EHY FERMI VOI ?!",esclama "FERMI !!?"
Nessuno però cede importanza alle parole di Porter, che alla fine arriva ai due ragazzi. Tira Monty da dietro la sua maglia e lo strattona lontano da Alex steso per terra dolorante.
"COSA PENSAVI DI FARE !?",tuona Porter.
"Lo chieda a lui",dibatte Monty portando il suo sguardo su Alex.
"Non so cosa sia successo ma sappiate che entrambi finirete sotto processo del comitato studentesco",dice rivolgendosi a Monty.
Mi limito ancora per poco a fissare la situazione creata e finisco per allontanarmi ricevendo un ultimo sguardo da Monty, che ricambia abbassando la testa in segno di vergogna. Mi dirigo in classe e lascio scivolare via il tempo, e lo trascorrere delle ore passa senza fermarsi con un mio solo e unico pensiero affiorante nella mente.

Perché Monty,  perché spingerti fino a tanto...

     Apro la porta che mi separa dalla libertà fuori scuola, la richiudo e mi dirigo lentamente alla mia macchina, apro lo sportello e sento pigiare per un paio di volte una mano sulla mia spalla, mi giro lentamente e fisso per qualche secondo la persona dietro di me.
"Posso parlarti un momento...", mi dice Monty amareggiato per quanto successo questa mattina.
"Dimmi",rispondo freddamente.
"Ti ho visto questa mattina durante...",si ferma e poi parla "durante la rissa, non ti chiedo di apprezzare quello che ho fatto, ma vorrei farti capire il perché il lo abbia fatto..."
"Di una cosa puoi starne certo, non apprezzo questo tipo di atteggiamenti Montgomery, ma per questa volta proverò ad ascoltarti",dico mio malgrado "Vorrei capire il reale motivo di così tanta violenza. Capisco quanto cazzo Alex faccia schifo per quello che fa, ma non puoi abbassarti a questo livello per risolvere il problema"
Monty mi fissa per qualche secondo e poi abbassa lo sguardo.
"Allora ? Io avrei da fare. Che fai parli o posso andarmene?",dico con freddezza siderale incrociando le braccia mentre le chiavi della mia auto oscillano nella mia mano creando un ticchettio di sottofondo unendosi al suono delle macchine che camminano per strada e alla gente che chiacchiera tornando a casa.
"Posso chiederti solo un favore prima ?",mi domanda lui.
"Dimmi",lo fisso.
"So che può sembrare un'idea pazza, ma ti andrebbe di venire a fare un giro con me in macchina, in modo da spiegarti tutto, ma dico veramente TUTTO in maniera chiara e pulita"propone.
"Mhhh forse. E la mia macchina ?"
"Andiamo a casa tua, la lasci e vieni con me..?",dice titubante "o forse è meglio..."
"Ahhh...e va bene",sbruffo "Ma sappi che sono comunque arrabbiato con te"
"Va bene grazie..."mi sfoggia un mezzo sorrisetto "Possiamo andare ?"
"Si, possiamo andare"rispondo.

Non posso dire di conoscerlo realmente per tutto quello che è, per la persona che dimostra di essere o che a scuola e con mezzo mondo finge di essere. Però non posso non provare ad ascoltarlo, una cosa è sicura, lui non agisce mai per nulla, un motivo di base c'è.

     Arriviamo a casa e Monty mi segue con la sua auto, parcheggio la mia, gli faccio cenno di aspettare qualche minuto giusto il tempo per informare i miei che sarei rientrato più tardi. Non si fanno problemi a capire la situazione creatasi che spiego e mi rispondono semplicemente chiedendomi di fare attenzione.
Esco di casa e il vento mi scompiglia leggermente il ciuffo, lo aggiusto passando una mano fra i capelli ed entro in macchina di Monty.
"Allora dove andiamo ?"domando.
"Che ne dici del parco vicino al ponte Hickman ?",propone lui.
"Forse è meglio di no a quest'ora",rispondo "Piuttosto, andiamo ad un parco poco frequentato a qualche minuto da qui".
"Mi fai tu strada ?"
"Si tranquillo, ti conduco io"
     Monty parte e ci impieghiamo una decina di minuti fra indicazioni e semafori che prendono un pò di tempo in più  e finalmente arriviamo a questo parco posto su di una collinetta con tante recisioni di legno attorno e qualche panchina qua e la. Ci sono panchine sparse un po' qua e là e una  piccola e fitta foresta nella quale al centro sporge una piccola fontana  con dentro ninfee.
Scendiamo dalla macchina e ci sediamo su di una panchina con un piccolo tavolino fatto di legno con ai lati qualche ciuffetto di muschio.
"Bene, possiamo parlare adesso Monty"
"Sicuro che nessuno qui possa ascoltare quello di cui dobbiamo parlare ?"si guarda intorno.
"Si, qui non viene mai nessuno, dovrebbe essere un parchetto chiuso, ma non c'è nessun divieto specifico che ci imponga di venire. Quindi si, stai tranquillo qui nessuno potrà scoprire il tuo segreto".
Tira un sospiro di sollievo e poggia la sua cartella sul tavolo.
"Allora Byron, adesso ti spiego tutto, mi scuso per quello che ho fatto, però quello che è successo prima di tutto ciò avrebbe fatto saltare i nervi a chiunque"
Annuisco e aspetto che continui a parlare.
"Quello che è successo è..."

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Angolo dell'Autore:
Spero che questo settimo capitolo vi piaccia !😄
Per errori grammaticali o altro non esitate a informarmi e se vi va per supportarmi lasciate un commento o una stellina.
Grazie e BUONA LETTURA 😊