don't you forget about me

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- Quindi dici che non ne varrebbe proprio la pena provarci? - Hoseok prese una manciata di salatini e se li ficcò in bocca tutti assieme, parlando con le labbra aperte e sputacchiando di tanto in tanto qualche disgustoso pezzo di cibo, - Ma sei serio? - Jungkook lo squadrò stizzito, sia per lo schifo che faceva sia per la proposta che gli aveva appena fatto. Già aveva avuto una giornata stancante, poi ci si metteva pure lui. - Ne sei sicuro al cento per cento? - gli occhioni da cucciolo bastonato che non fregavano nessuno, al che il moro roteò gli occhi stanco e alzò un sopracciglio verso l'altro amico, rimasto in silenzio troppo a lungo persino per uno dormiente come lui, - Hobi non ha tutti i torti, dovresti provarci - e lo deluse tanto.

- Merda ma lo capite che a me non piace il cazzo? - Jungkook sbottò stufo dei tentativi da parte dei suoi amici di provare a trovargli un partner, - Dopo JinYoung non ne sarei così sicuro - il rosso sussurrò per farsi sentire solo dal biondo, tentativo vano dato che non riusciva a dosare quella sua voce da cornacchia. E il più piccolo perse le staffe, tanto più con la loro risata a prendersi beffa di lui. - Ancora quella cazzo di storia?! Dio, siete dei coglioni, a me mica piaceva quello - si alzò di botto dalla sedia per tirare una ciocca dei capelli di Hoseok, facendolo zittire subito con un gemito di dolore. Se l'era meritato.

S'era innervosito troppo. Si vedeva per più motivi, e gli amici conoscevano perfettamente quelle piccole caratteristiche. Primo, non stava più seduto, e quando se ne scappava così rapidamente da una conversazione, si sapeva che questa lo aveva messo troppo a disagio per affrontarla faccia a faccia. Secondo, ora era alla finestra maneggiando in modo frettoloso col suo clipper nero, intento ad accendersi una sigaretta alla finestra. E questo parla da sé. Terzo, Jungkook poteva anche essere un maschione con accenni goth e comportamenti rudi, ma il rossore alle orecchie non poteva mai evitarlo.

Allorché Yoongi e Hoseok non si fecero notare quando si scambiarono un'occhiata piena di divertimento, ma anche comprensione. - Dai Kook, non vogliamo prenderti in giro - il biondo allungò le gambe e poggiò la testa sul bracciolo del divano per continuare la discussione a occhi chiusi, - Appunto, stiamo solo dicendo che potrebbe scioglierti e farti divertire un po', sembra il tuo tipo! - e lo dicevano per davvero, non è che gli rifilavano uno a caso. O almeno quello non succedeva più. - Sembrate un po' gli opposti in realtà ma sai com'è, gli opposti si attraggono - e si alzò in piedi per scuotere i fianchi per mettere in imbarazzo tutti in quella stanzetta. Non sempre c'erano abituati a quella sua individualità.

- Vero sì, e poi si sa che... - Yoongi lasciò per un po' la frase in sospeso con un sorrisetto furbo, quasi indeciso nel dirla o no quella cazzatina, sapendo per certo che avrebbe fatto imbestialire ancora di più il moro. Ma Hoseok capì prima di tutti quando il batterista si toccó i capelli, e scoppiò a ridere come solo i matti riescono a fare, - Ha la zazzera! - e Jungkook diede un pugno tanto forte alla parte chiusa della finestra che si sganciò dal blocco e si spalancò andando a sbattere alla parete.

Quella storia era la più ridicola che i suoi amici si fossero inventati. Era cominciato alle medie quando aveva affissi alla parete tantissimi poster di tantissimi cantanti e band, e fin qui ci sta tutto. Il fatto è che ognuno di questi aveva qualcuno con la zazzera foltissima e, puntualmente, quel qualcuno era sempre il preferito di Jungkook. E lo aveva pure detto in modo chiaro e conciso, una volta, quando erano a vedere un film vietato ai minori di sedici anni. Loro ne avevano più o meno tredici, e lo stavano guardando pirata.
Insomma c'era questo protagonista, uno tutto muscoli e sorriso sbiancato, che combatteva i mostri e aveva tutte le donne ai suoi piedi. Quello era stato il personaggio preferito di tutti a quel tempo. Ma per Jungkook no. A lui piaceva da matti il migliore amico dell'eroe, lo sfigato nerd che gli copriva le spalle ma che si pisciava sotto per il minimo incontro ravvicinato con un mostro. E indovinate perché? Perché aveva una spumeggiante e colorata e tanto visibile zazzera.
Poi l'interesse era andato scemandosi con gli anni ma, francamente, solo perché lui non ne parlava più con loro dato che ci ricavava solo prese per il culo.
Cristo, a volte erano così infantili.

- Tornando alla serietà, Kook dovresti dargli un'opportunità. Non credi ti possa aiutare a dimenticare Jiu? - il biondo aveva toccato un tasto dolente, lo sapeva lui e lo sapevano loro, lo sapevano tutti. Ecco perché la stanza calò nel silenzio. Jungkook sbottava sempre quando gliela nominavano, tipo il pomeriggio prima all'uscita col nuovo membro del gruppo, ma in quel momento, non si sa come e perché, era rimasto pacato e rilassato.
- Io l'ho già dimenticata - cazzata, grandissima cazzata. E come prima, lo sapeva lui e lo sapevano loro, lo sapevano tutti.

Spense la cicca contro il posacenere sul davanzale della finestra e si voltò poggiando i gomiti sulla sporgenza, mentre il sole davanti a lui cominciava a stancarsi di stare là a illuminare tutta la monotonia delle persone. Col tramonto riuscì a rivederci i riflessi delle sue iridi, tanto calde con quel colore ad addolcirle lo sguardo. Si sentiva tanto bene con lei, una delle poche che gli aveva segnato una croce dritta all'altezza del petto. Non era nulla a paragone di Taehyung. Lui era carino, sì, ma nulla a paragone. Non sembrava il tipo da lasciare il segno, nulla di lui sembrava attrarlo del tutto. Certo aveva gli occhi particolarissimi, diversi persino l'uno dall'altro, un sorriso squadrato che poteva addolcire un cuore persino duro come il suo, e quella chioma viola che di lontanamente simili non ne aveva mai viste. Ma nulla a paragone.

Jiu.
Forse Jungkook ci stava ancora male.

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