paradise city

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Con una strana pace attorno, Taehyung stava sfogliando il libro di foto della famiglia Jung, un sorrisetto divertito a fior di labbra. Aveva sempre amato farsi i fatti degli altri, che fosse con il loro permesso o meno, come fanno le vecchiette del paese, che sanno tutto su di tutti ascoltando dal balcone senza farsi mai beccare da nessuno. Ma lui, al contrario delle vecchie, rimaneva discreto, e i segreti se li teneva per sé. Non gli interessava manco se veniva a scoprire se Pinco si metteva le mani nel naso, se Pallo si cambiava le mutande una volta ogni due settimane- non prima averle utilizzate pure al contrario-, se Tizio tradiva Caio o se Sempronio si fosse lasciato con la ragazza. A lui, francamente, non fregava un cazzo. C'era solo il gusto di sapere più informazioni sugli altri, per conoscere meglio le varie sfumature di tutti quelli che gli stavano attorno o che lui solo incontrava per caso nelle vie della cittadella. Tanto per scoprire quante doppie, triple facce quelle persone potevano avere.

Quindi, se scopriva che il giovane vicino- subito dopo aver ottenuto un meritato dottorato in filosofia- aveva cominciato a farsela con la milf del piano superiore- quella tutta tacchi ed extensions bionde e gialle-, non è che a Taehyung cambiava la vita. Anzi, complimenti a loro che non se ne stavano sempre a farsi i solitari come lui. Ormai si era pure stancato della propria mano.

Ma ritornando al tema fotografie- già aveva perso il filo dei pensieri- aveva benissimo notato come, essendo figlio unico, Hobi stava raffigurato protagonista nella maggior parte degli scatti. Sempre con le mani ai fianchi e i sorrisoni pieni di gioia, alla fine non era cambiato più di tanto.
Infatti guardandolo, notava sempre gli stessi tratti e lo stesso entusiasmo.
Taehyung invece, era cambiato un sacco rispetto a com'era in passato, da piccolo- o almeno non era rimasto completamente lo stesso. Era solito nascondersi sempre nelle foto di famiglia, o faceva delle smorfie da idiota al momento dello scatto, oppure alzava le mani per fare due corna dietro la testa del fratellino.
Da adulto invece- solo in campo d'età- aveva cominciato a fare tutto il serioso nelle fotografie, e se non faceva il muso lungo, posava a mo' di fotomodello. Ma alla fine fotomodello, ci si vedeva solo lui, e gli altri gli ridevano dietro canzonandolo.

Si chiese se anche Jungkook fosse cambiato tanto rispetto a quando era piccino, se avesse avuto sempre quell'atteggiamento da testa dura e i denti a coniglio.
Avrebbe dovuto farsi di più gli affari suoi, per scoprire più cose sul suo conto, di nascosto. La situazione infatti cambiava con il chitarrista poiché Taehyung ficcava naso nella sua roba senza chiederglielo, mentre col rosso si era almeno preso la briga di chiedere il permesso, per sfogliare il libro fotografico. Un motivo chiaro però non c'era. Sentiva come se potesse farlo e basta- mentre era evidente che non poteva-.

- Si ma rosso come? Rosso amaranto, cremisi, mogano? - Hoseok aveva una mano posata sul fianco e lo guardava con espressione corrucciata, quasi concentrata, come a recitare il ruolo del più gettonato parrucchiere della Corea del Sud. Ma Jungkook lo guardava come si guarda un matto, un alieno, o qualsiasi cosa fuori dalla norma, - Che cazzo so 'sti colori? Te li sei inventati adesso? - si massaggió gli occhi in totale confusione, - Tipo rosso vino, dai - un tono parecchio rassegnato.
Il bassista si passò lentamente il pennello sul dorso della mano, per qualche tempo, corrucciando le labbra e annuendo apprensivo, continuando a fare quelle breve recita idiota.

Avvolse le larghe spalle del moro con un asciugamano già macchiato da diverse tinte colorate, - Rosso vino eh? - Hoseok farfuglió occhiando il cantante stravaccato sul divano, poi gli fece un sorriso da brividi, come quello dei peggiori antagonisti nei cartoni animati, e aggiunse delle abbondanti gocce rosa al miscuglio.

-

- Sono un... fenicottero - Jungkook aveva le mani in testa, con le dita immerse in tutte quelle ciocche mezze di paglia, e si guardava incredulo allo specchio del soggiorno, dove era stato appena commesso il delitto.
Dopo una buona mezz'ora di posa, aveva finalmente sciacquato i capelli ma il risultato fu tanto lontano da quel che lui aveva richiesto. Un bel magenta in testa, né troppo scuro né troppo appariscente.

- È quel che ti meriti per averci trattato da schifo! - Hobi se la rise a pieni polmoni mentre Taehyung, con il timore di ricevere una risposta fisica troppo violenta dal moro- ormai rosa, in realtà- si mise dietro il tavolino, dove stava la ciotola con solo le briciole degli snack che avevano divorato.
Nel frattempo era arrivata anche la sorella di Jungkook ad assistere alla scena dato che la forte e tanto fastidiosa risata del rosso aveva fatto venire tanti punti di domanda attorno alla famiglia Jeon presente in casa. E s'era messa e ridere pure lei, strizzando gli occhi e muovendosi a terra con spasmi da pesce fuor d'acqua.
E Jungkook ora aveva un'altra scusante per non arrabbiarsi ancora di più coi due. Si impegnava sempre a non farsi vedere in brutte condizioni dalla sorella, che fosse triste, disperato o, come in quel caso, incazzato.

A quel punto anche Taehyung si mise a ridere, anche se più sommessamente con una mano davanti le labbra. L'atmosfera s'era fatta comica, con tre persone a ridere attorno al "piccoletto".
- Devi imparare ad essere più dolce, come lo zucchero filato che sembri ora - Hoseok diceva tante cazzate di questo genere, causando altre risate di puro spasso. Allorché pure a Jungkook stesso venne da ridere.

"Ma allora non é morto dentro, sa sorridere" il viola pensava tra sé e sé, mentre il minore si controllava allo specchio, pensando che alla fin fine non si trovava proprio male, solo un poco meno mascolino, ma la sua personalità compensava quello spazio.
In quel momento però un sorriso da bimbo, aveva.
Allora Taehyung smise per un po' di ridere mentre osservava il chitarrista in uno stato che non aveva mai visto, al quale non immaginava potesse mai assistere e cui con piacere avrebbe voluto abituarsi.

you're in the band - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora