cracked actor

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- E ogni volta che gli rivolgeva parola lui arrossiva peggio di un pomodoro! - la risata di Yoongi faceva eco in tutto il locale, sovrastando persino la voce di Bowie in Cracked Actor che risuonava in sottofondo grazie alla radio. Si erano dati appuntamento nel pub più frequentato dalla loro cerchia, ormai tutti i dipendenti li conoscevano e, a dirla tutta, erano quasi di famiglia lì.
Una riunione poco prima dell'inizio delle prove, tanto per conoscere meglio il nuovo pezzo forte della band. Dovevano pur conoscere le carte che avevano in tavola insomma.
Però il tema della band l'avevano messo da parte dal primo momento in cui ebbero messo piede nel locale, subito parlando di fatti inutili e raccontando storie esilaranti. Tipo ora, che Yoongi se la spassava mentre raccontava la versione impacciata di Hoseok alle prese col rimorchio.

- Ma vuoi chiudere quella bocca? Non te l'ha chiesto nessuno e non è divertente! - il rosso aveva ormai le guance tinte dello stesso colore dei capelli e un broncio indispettito gli incurvava le labbra verso il basso, - Soprattutto perché lo racconti ogni santa volta che ci vediamo. - e non aveva tutti i torti. Yoongi, quella storia, la raccontava veramente troppo spesso, ma invece di stancarsi, col tempo rideva sempre di più.
- E invece è divertentissimo - Jungkook si guadagnó l'attenzione dei ragazzi, mentre dalla cannuccia beveva il suo latte al cioccolato, - Tutte le volte -.
Buffo era lui. Uno tutto morte e teschi che amava il latte al cioccolato.

- Immagina che spasso se sui giornali verrà scritto "dodicenne strozzato con della cioccolata calda" - Hoseok però proprio non riusciva ad essere minaccioso, sembrava più un bambino offeso che agitava le braccia ovunque e ti teneva il muso tutto il giorno, - Mica questa è cioccolata cald.. Io non ho dodici anni! - e Jungkook era un bambino peggiore di lui.

Taehyung nel frattempo, quasi sentiva contrazioni allo stomaco per quanto forti erano le risate che si stava facendo. Chissà perché quel Hongjoong aveva sentito solo quelle pessime voci sul conto di quei tre ragazzi. E chissà che fine aveva fatto pure lui. Non gli sarebbe dispiaciuto rivedere quel magnifico naso all'insù.
Ma nulla era a confronto del bel maschione che aveva accanto. Ebbene sì, era riuscito a soffiare agli altri il posto accanto a lui. Quando aveva visto il rosso intento a sedersi accanto a Jungkook, lui l'aveva supplicato sottovoce di poter stare accanto alla finestra, proprio stava lui, quindi solo per gusti personali infantili. E quello era troppo buono per potergli dire di no.

Di tanto in tanto infatti avvicinava la gamba a quella del chitarrista. Ma non è che gli faceva la tattica del piede strusciato sul suo- quella era una mossa abbastanza ridicola a parere suo, e anche troppo spinta- invece voleva solo fargli sentire il calore del suo corpo accanto. Anche quella volta stava quindi disperatamente sperando di potergli far sentire quelle scintille su per lo stomaco.

- E non state tanto a prendere in giro solo me - Hoseok si spostò sul divanetto e strinse un po' troppo la lattina di sprite che aveva ordinato, e che ordinava sempre, - Vi siete dimenticati di come Jungkook balbettava quando Jiu gli rivolgeva appena paro- , - Chiudi quella cazzo di fogna - il moro aveva la mandibola contratta, quasi una fossa si faceva spazio su quello spazio squadrato.

- Andiamo Kook é acqua passata ormai, l'hai detto pure tu, fatti qualche risata - Yoongi invece il suo caffè l'aveva finito da un pezzo ormai. L'atmosfera adesso s'era fatta strana, e nessuno stava più ridendo. Taehyung stava sull'attenti, con le orecchie all'insù per intercettare qualsiasi buona informazione a suo vantaggio, - Io le risate me le faccio sempre, ma 'sta cosa non fa ridere a nessuno -.
- Vedi, Taehyungie, posso chiamarti così? - Hoseok si sporse verso il viola, accavallando le gambe, - Questa Jiu è stata una persona molto importante nella vita del nostro caro Kookie, ma ormai, appunto, è acqua passata! Quindi perché non riderci su? - ma il chitarrista ancora non ci trovava nulla da ridere, anzi.

- Ma quale pezzo importante - sbuffò infatti con una teatrale rotazione di occhi al cielo, - E poi chi ti ha detto che puoi raccontare i fatti miei a chiunque ti si presenti davanti? - la situazione stava veramente proseguendo di peggio in peggio. - Ma Taehyungie non è "chiunque", ormai è nostro amico e deve sapere informazioni sulle nostre vite! - e non aveva tutti i torti, doveva ammettere, ma spifferare sulla sua vita sentimentale senza il suo consenso non gli era parsa una cosa carina. - Hobi però certe cose le dovrebbe decidere Kook - un tono dolce che sicuramente non sembrava nemmeno appartenere a Yoongi, e non ci volle molto prima che tutti si rimisero a ridere, contagiando persino il più piccolo di tutti, - Ma che cazzo avete da ridere? - ora sì che era tornato il vecchio e sano batterista.

- Taehyungie, tu hai una ragazza? - Hoseok aveva la testa tra le mani, spremendo le proprie guance con i palmi sudaticci, e il viola mandò giù un groppo di saliva di troppo. Bello a me piacciono i maschi, soprattutto questo qua accanto, avrebbe tanto voluto rispondere. Ma si dette un certo contegno. - Oh no, mi sono lasciato ormai da mesi - grandissima balla, - Ora sono un'anima libera - sottolineò poi, guardando di sottecchi il ragazzo accanto.
- Beh e allora amico ora non ti interessa nessuna? - Yoongi e Jungkook lo guardarono, sotto la luce da interrogatorio a cui il rosso l'aveva appena sottoposto Taehyung si sentiva morire. Facile a dire una balla in quel momento, ma se poi in un futuro l'avrebbero scoperto?

- Non proprio - tirò su col naso, anche se lui il raffreddore non ce l'aveva, - Ma il nome della band? - Taehyung domandò cambiando argomento, pensando che effettivamente sul volantino delle audizioni non c'era scritto alcun nome, quindi aveva pensato che fosse ancora da selezionare, - È uno dei motivi per cui siamo qui, ma voi avete preferito parlare di altra roba - Jungkook si spostò di qualche centimetro più in là. Forse il viola aveva esagerato con la vicinanza.

Prima che qualcuno dei quattro potesse proporre qualsiasi idea, Hoseok si fece scivolare dalle mani la lattina di Sprite- con tanto di salto drammatico- quando un cliente uscì dal locale sbattendo la porta. Lui aveva sempre avuto una certa tendenza al cagarsi addosso. - Pft, che coniglio - Jungkook si mise a ridere, facendo scivolare in avanti il suo bicchierone vuoto, - Da che pulpito - il batterista lo scherní accavallando le gambe, riferendosi sicuramente al sorriso del suo amico, che mostrava sempre involontariamente gli incisivi simili a quelli di un coniglio vero e proprio.

- Devi sapere, Tae, che Hoseok ha sempre paura di tutto, e si spaventa per un minimo suono o movimento improvviso - Yoongi prese in mano la situazione, ignorando le insistenti occhiate di sfida del chitarrista, - L'altra volta eravamo al cinema a vedere il nuovo film di apocalisse, quello dove Kyoto viene invasa dagli zombie, e lui stava sempre appiccicato a me e a coprirsi gli occ- , - Invincible zombies! Il nome della band! - Hoseok si alzò in piedi, come se l'idea appena avuta fosse la più ingegnosa di tutti i secoli. Ma invece che applausi e complimenti e occhi luccicanti, sì ritrovò a essere deriso da tutti.

- É ridicolo dai, mi viene in mente uno sciame di bambini col mantello storto che giocano a fucilare dei mostri invisibili - Jungkook lo bruciò subito, soffiandogli via tutte le aspettative, - Zombie apocalypse? - Yoongi si grattó il mento, realizzando poi lui stesso che faceva schifo, - Ma è il nome del film che abbiamo visto! - il rosso scoppiò in una stridula risata, facendo voltare metà dei presenti nel pub.
- Cursed apocalypse - il più piccolo propose, con le labbra arricciate, non del tutto sicuro, ma - Non funziona - risposero i due suoi compagni.

Taehyung, che nel frattempo era sembrato più un fantasma solitario in quello scambio di scherzi e battute e racconti e idee, se ne uscì con il nome che di lì a poco avrebbe segnato la vita di tutti e quattro i giovani.
Post-apocalypse.

you're in the band - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora