- È malato? - Jungkook si muoveva avanti e indietro per la stanza con il telefono poggiato su un orecchio, - Ma se quello è immune pure alla peste! - stringeva una pallina antistress nel palmo della mano sinistra, la faceva ruotare e la stringeva in un loop costante. Taehyung lo guardava con gli occhi luccicanti, come un bambino guarda il proprio nome scritto sui regali impacchettati sotto l'albero di natale, e non per chissà cosa. Semplicemente, il moro quel giorno era più affascinante del solito, nonostante fosse fasciato da comodi abiti da casa, ovvero una tuta grigia e una canotta nera smanicata. Dio, in quel modo i suoi bicipiti erano ancora più in vista e il viola dovette serrare la bocca per non sbavare.
- Dai dimmi la verità, se l'é presa perché l'ho sgridato alle prove? - a quel punto il cantante si rese conto che stesse parlando proprio di Hoseok, che evidentemente non sarebbe potuto venire alle prove quel giorno. Che si fosse inventato un malanno solo per una sgridata? A dirla tutta, anche il suo animo bambinesco l'avrebbe spinto a farlo, quindi non lo biasimava poi tanto. Soprattutto perché il rosso si era beccato parole parecchio pungenti. - Vabbè vabbè, e perché ancora non vedo il tuo culo qui? - diamine, quel bel faccino proprio non riusciva a conversare in tranquillità per almeno due secondi.
Allora Taehyung si allontanò di qualche passo dal minore e prese a sbirciare tra le pile di vinili incastonati sopra il divanetto sgualcito del garage. Marilyn Manson, Korn, Manson, Korn, Korn, Manson. Ma quel ragazzo sentiva altro? Sbuffò una risata verso se stesso e passò alle pareti, dove osservava affissi una miriade di poster e foto appiccicate l'una sull'altra. Non in una di queste che ci fosse un Jungkook sorridente. Cavolo, la faccenda si faceva veramente seria e deprimente. Tra musi lunghi e facce dipinte di nero di vecchi cantanti, scorse una chioma bionda tanto conosciuta che quasi un gridolino di stupore e divertimento gli uscì dalle labbra. Era veramente una foto di Marilyn Monroe?
- Ma per caso hai una fissa per i Marilyn tu? - domandò squadrando la classica gonna della donna, non rendendosi conto di star diventando invadente nei confronti dell'altro, che difatti appese la chiamata e lasciò cadere la cordicella del telefono lungo la parete, avvicinandosi a grandi falcate verso quella fastidiosa testa viola. - Senti, già mi rode perché gli altri due ci hanno dato buca, quindi non metterti a puntare sulla mia roba, intesi? - a quel punto Taehyung chiude la bocca e annuì, - Perché non sono venuti? - , - Hoseok si è inventato una febbre e Yoongi ha detto di dover aiutare il padre - e il cantante si mise di nuovo a gironzolare per la stanza, ché sarebbe finito per saltare addosso al ragazzo standogli troppo vicino.
- E perché pensi ti abbiano detto delle bugie? - , - Perché li conosco. Hoseok non si ammala nemmeno se lo metti sotto con un tram e Yoongi non si sente col padre da anni ormai - poi tagliò il discorso con un: - E smettila di camminarmi attorno o mi verrà da vomitare - e Taehyung si fermò ancora, rimanendo fermo sul posto non sapendo più come occupare il suo tempo.
Il moro rimase altrettanto fermo e in silenzio, sapendo che quei due stavano sicuramente complottando qualcosa sul suo conto. Li conosceva fin troppo bene, sapeva come pensavano e decidevano di agire, e in quella circostanza si erano messi d'accordo per lasciarli da soli. Perché? Proprio per il discorso che gli avevano fatto qualche giorno prima, spingendolo a provarci con Taehyung e cazzate varie. Certo, ammetteva che era un bel ragazzo, ma detestava il loro fare da impiccioni e pettegoli. Non potevano semplicemente starsene in disparte e farsi i cazzi loro? No, loro proprio non riuscivano a trattenersi e si impegnavano a manipolare la vita sentimentale del loro amico.- Allora, dovrei andare? - fu più una domanda che un'affermazione, e sperò tanto di ricevere un cenno di dissenso da parte del moro. Jungkook sembrò pensarci su per un po', e guardando fuori dalla finestra, si decise a scrollare le spalle - Sta piovendo da matti fuori, quindi o ti prendi un raffreddore e un mal di gola andando via- scelta sconveniente- o rimani qui finché fuori si calmi un attimo - e il maggiore quasi levitó verso il basso soffitto per quanto felice era. Allora cominciò a fantasticare sui peggiori scenari possibili. Su per la libreria, sul divano, sul tappeto, ovunque. Arrivò pure a domandarsi se i denti se li era lavati per bene prima di lasciare casa, - Per caso hai una gomma da masticare? - con l'ansia aggrappata alle membra, - No, ma ho delle birre -.
Scusate per il capitolo breve ma non avevo gran voglia di aggiornare oggi
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you're in the band - kookv
Fanfictionバンド Busan, 1999. Taehyung, con la sfrenata passione per la musica e Michael Jackson, decide di fare un'audizione per la band più sottostimata della Corea del Sud, se non del mondo, tuttavia incontrando il chitarrista più scorbutico e affascinante ch...