the way you make me feel

659 68 9
                                    

La musica scorreva, le tracce andavano avanti e l'album stava per finire. Ma Taehyung continuava a ballare come un matto e Jungkook, beh lui continuava a squadrarlo con un sorriso di sbieco mezzo stranito, chiedendosi da dove la trovasse quel ragazzo tale l'energia.
Seppe solo che, quando a un punto preciso della canzone quella testa viola cominciò a sfilarsi di dosso la giacca, lui perse le staffe, cominciando a ridere come uno da ricovero, con tanto di braccia allo stomaco e quasi lacrime agli occhi.

Nella mente di Jungkook vagava il pensiero di come fosse bravo a recitare un pezzo strip, quindi dove e come avesse imparato. Nella mente di Taehyung, invece, c'era la soddisfazione di tutti quei pomeriggi passati a esercitarsi per far colpo su ragazzi speciali come lui. Se le parole non funzionavano, lui partiva a togliersi i vestiti. E funzionava ogni volta, mica andava sprecando le sue forze e dignità per niente.

Quando stette per togliersi pure la maglia, il chitarrista lo fermò a gran voce- sapendo bene che sotto non aveva nient'altro addosso- ma continuando a crepare dalle risate.
Allorché il viola cominciò a ridere di rimando con le guance altrettanto rosse e il fiatone ad alzargli e abbassargli freneticamente il petto.
Sembrava una gabbia di matti, quella stanza.

- Ma hai anche Bad! - Taehyung aveva l'entusiasmo a contorcergli il viso, mentre buttava il naso negli altri CD, - Quindi sei un fan di Michael anche tu - gli occhi illuminati dalle più accecanti galassie.
Certo, sposare Michael Jackson era parecchio improbabile, tanto famoso ch'era. Ma sposare un uomo seguace del cantante era altrettanto un dei suoi più grandi sogni nel cassetto.

- Non saltare troppo, me li ha regalati mio padre, lui sì che è un fan. A me Michael Jackson fa cagare - lì gli aveva proprio spezzato gli ideali a metà, sbriciolando poi i rimasugli più piccoli. Beh, forse la faceva troppo grande. Lui sempre la faceva troppo grande.
Ma poteva, e doveva, fargli cambiare idea.

Inserendo l'altro CD nello stereo, balló la prima traccia in modo talmente scoordinato e osceno che il moro dovette coprirsi gli occhi, o avrebbero rischiato di sanguinare.
Tuttavia sapeva che stava fingendo, perché l'aveva visto ballare prima, e quel violetto sapeva muoversi, altroché.

Poi, pensando ad occhi tappati alle gambe dell'altro muoversi coordinate al ritmo della musica, un peso al suo fianco lo fece per poco rotolare giù dal letto.
Taehyung, con la fine della canzone, si era buttato esausto sul letto del compagno, con la faccia spiaccicata nel suo cuscino. Merda, odorava tanto di lui che sembrava quasi star odorando una sua guancia.
Sarebbe stato bello avvicinarsi così tanto all'altro.

Però non fece in tempo a pensare ad altri sfioramenti, che Jungkook lo smosse per le gambe col proprio piede, - Scendi giù, o almeno togliti le scarpe - lo ammonì, - Se mi muovo stai certo che ti ritrovi una chiazza di vomito sul materasso - poi The Way You Make Me Feel partì e lui quasi soffocò un urlo nella federa.
Tra tutte, quella era una delle sue canzoni preferite.

Il moro non seppe cosa fossero quei suoni strozzati che provenivano dalla sua destra, così si voltò e vide con divertimento che l'altro probabilmente manco riusciva a respirare. Quindi gli prese una ciocca di capelli costringendolo ad alzare la testa, permettendogli così di continuare a cantare meglio.
Con una voce da gallina, certo, ma almeno riusciva a respirare.

- Sarebbe questa la tua vera voce mentre canti? Non ci metto nulla a buttarti fuori dal gruppo - rise ancora, e Taehyung tanto si era già perso in quel grande sorriso. Se fosse servita sempre una sbornia per farlo sorridere, lui avrebbe sempre portato con sé una bista piena di birre, da quel momento in poi.
E andò ancor di più fuori tempo per poterlo far sorridere ancora una volta, riuscendo in poco tempo a far spuntare di nuovo quegli adorabili incisivi sporgenti. Da quella cotta ridicola non ne sarebbe uscito illeso nessuno, il viola lo sapeva bene.

Ma l'alcol lo spinse verso il corpo rilassato del moro, come se stesse inseguendo col naso la scia del suo odore, troppo stordito per poter rimanere al suo posto.
Da sobrio non l'avrebbe mai fatto, per nulla al mondo avrebbe voluto mandare in fumo il proprio piano.
E per un attimo parve lo stesso per il più piccolo, che se ne stava per sfiorarlo a sua volta, con le labbra e gli occhi schiusi mentre anch'egli seguiva l'odore dell'altro che gli faceva pizzicare il naso per quanto dolce era.
Per un po' sembrò pure che la musica si fosse fermata con loro, rallentata in qualche modo e in attesa che i due facessero qualcosa. Un battito di ciglia, un insulto, o un bacio. Qualsiasi cosa.

E Jungkook parve spaventato da qualcosa, poiché scattò via dalla vicinanza del viola. Ci fu un improvviso attimo di imbarazzo tra i due, con uno che annaspava realizzando ciò che stava per fare, commettere, e l'altro che sentiva salire la bile su per la gola per il panico. - Che roba da gay - con le guance rosse per l'alcol, Jungkook indispettí il viola, senza più l'ansia a muovergli su e giù lo stomaco, - Ho fatto qualcosa di tanto male? - Taehyung si strinse nella propria maglia, chiedendosi se fosse tanto brutto da causargli tale disgusto e ripudio.

- Non sono interessato - , - A cosa? - come già detto, Taehyung non era poi così tanto sveglio da brillo, - A te, ai ragazzi in generale - al che il maggiore strinse le labbra, prendendosela assolutamente sul personale. Quindi si limitò a raccogliere tutta la sua roba come un bambino a cui si è appena stato fatto un dispetto, sperando di venir fermato dall'altro con delle scuse, poi magari anche una richiesta di rimanere a casa sua, e fare un'altra partita a Ridge Raser, o ballare a canzoni tanto pesanti da farsi spaccare la testa, oppure poteva persino farsi raccontare la vita di quella bambina mezza nuda appesa alla parete.

Ma Taehyung si era ormai ritrovato in strada, con il vomito che spingeva su per la gola e la pioggia a picchiargli la testa e le spalle, ché nel frattempo, il cielo stava ancora versando acqua.

Probabilmente fa schifo perché l'ho scritto stamattina in un'oretta, quindi se notate anche errori per favore avvisatemi, grazie

you're in the band - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora