Capitolo 18

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"Se tu lo vorrai io sarò al tuo fianco per sempre!"

Lei mi guarda con occhi profondi e poi con infinita lentezza avvicina nuovamente le nostre labbra, questa volta con calma e dolcezza, sembra voler assaporare la sensazione e io assecondo i suoi movimenti e con l'unico braccio libero la accarezzo e la avvicino a me il più possibile, i nostri corpi aderiscono perfettamente l'uno all'altra, sento il suo respiro farsi più profondo e non mi rendo nemmeno conto di essere già molto eccitato. Ma lei si, mi attira verso il suo letto e inizia a spogliarmi e poi si libera dei suoi vestiti, mentre io maledico ogni secondo questo bendaggio fatto alla buona che non mi permette di muovere in nessun modo il braccio, mentre adesso vorrei solo usarlo per accarezzare quel corpo perfetto che mi trovo davanti. È una dea, non ho più dubbi. Il segno della cicatrice dell'operazione si vede appena, ma probabilmente perché io so dove cercarlo, un occhio poco attento non lo noterebbe, soprattutto con lei nuda davanti, un vero spettacolo, con le sue gambe lunghe e snelle i muscoli ben scolpiti per i vari combattimenti, il suo seno perfetto.

Quando mi sono riempito gli occhi della sua immagine la tiro a me restando seduto sul letto e inizio a riempirle la pancia di baci e poi mi sposto sul suo seno, la torturo dolcemente sentendo i suoi gemiti di piacere. Sto andando in estasi, ma non è nulla rispetto al calore del suo corpo, quando si mette sopra di me facendomi entrare in lei e iniziando a muoversi sopra di me. Sto per impazzire quando arriviamo al culmine del piacere e lei si lascia andare ritrovandosi tra le mie braccia.

"hai il battito accelerato" dice con l'orecchio appoggiato al mio petto.

"Colpa tua, il mio cuore batte solo per te" rispondo baciandole la testa.

Poi la vedo perdersi nei suoi pensieri, mentre resta lì con me e pian piano il nostro respiro torna regolare e i battiti cardiaci diminuiscono, poi ad un certo punto rompe il silenzio dicendo "Ho bisogno di un po' di tempo per pensare a come anticipare questa cosa alla ciurma, non voglio che sia un segreto tra noi, ma dovrà necessariamente esserlo per il momento, devo solo capire come fare senza creare problemi a nessuno, specialmente a te"

"Non devi preoccuparti per me" cerco di rassicurarla.

"Sei su una nave di pirati, alcuni di loro navigano da anni e hanno tolto molte vite, una in più o in meno non gli farebbe alcuna differenza quindi dovrai aver pazienza. E affidarti a me che li conosco un po' meglio ok?"

"E nel frattempo cosa dovrei fare?"

"Quello che hai fatto fino ad ora, e io cercherò di trovare il modo migliore per rendere la cosa pubblica"

"ok come vuoi" dico anche se l'idea non mi piace affatto.

È passata una settimana da quando il comandante e io ci siamo confessarti i nostri reciproci sentimenti, continuiamo a rubare momenti nascosti per poterci vedere, la notte sgattaiolo fuori dal mio letto e vado da lei, ma mi sento un ladro, vorrei solo che si decidesse a rendere la cosa pubblica, anche se mi rendo conto che non sarà facile farlo accettare al resto della ciurma.

Anche adesso io sono qui nel suo letto, lei dorme tra le mie braccia, è così bella che non mi sembra possibile che abbia davvero scelto me. Eppure resto inquieto, qualcosa mi preoccupa e non riesco a essere tranquillo quanto vorrei. Ho il cervello che continua a frullarmi nella testa. Mi sa che devo iniziare e prendermi un calmante. La donna che amo mi ama, siamo finalmente insieme e io mi agito per cosa? Devo essere fuori di testa...

Lei si sveglia e si accorge subito che sono ancora sveglio "come mai così pensieroso?"

"Scusami Sana, non sono riuscito a dormire" dico cercando di sembrare il più tranquillo possibile.

"Cosa ti passa per la testa?"

"Niente di importante, tra un po' sarà l'alba, devo andare prima che siano tutti svegli..." dico tirandomi fuori dal letto e iniziando a rivestirmi.

"Sicuro che va tutto bene?" dice preoccupata.

"Si amor mio" dico avvicinandomi e baciandola "torna a dormire, ci vediamo più tardi"

Lei mi guarda perplessa, ma non fa storie, mentre mi guarda andar via, io scivolo lentamente fuori dalla sua stanza e torno nel mio piccolo studio senza farmi notare, mi butto sulla branda con una sensazione di allarme nella testa. Ci metto un po' ma poi finalmente riesco a prendere sonno, e dopo poche ore delle urla di allarme mi svegliano, una nave ci sta inseguendo, sembra che vogliano raggiungerci, per fortuna la nostra nave a vele spiegate è veloce abbastanza da tenerla a distanza e darci il tempo di organizzarci per la resistenza, speriamo che il vento non ci abbandoni. Salgo velocemente sul ponte esterno e vedo Sana e un gruppetto di uomini che discutono animatamente.

Quando lei mi vede va su tutte le furie "non ti è bastata l'ultima volta che per poco non morivi?" urla venendomi incontro.

"Voglio stare al tuo fianco!"

"Non se ne parla neanche, finiremo per farci male in due, io sarei distratta nel tentativo di proteggerti, ti prego fidati di me, torna di sotto e restaci!" dice con sguardo implorante.

"ho un brutto presentimento, non voglio lasciarti!" dico afferrandola per un braccio.

"Non ti devi preoccupare, andrà tutto bene te lo prometto. Ora va." Dice dandomi un bacio sulla guancia.

Lei torna dai suoi uomini a studiare un piano d'attacco, e io scendo sottocoperta, ma non riesco a toglierle gli occhi di dosso fino a quando non sparisce dalla mia vista e la brutta sensazione che avevo prima continua a ingigantirsi.

4 cuori uniti dal destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora