Mentre i pirati fanno per andarsene una donna si alza in piedi urlando "non potete abbandonarci così, avete ucciso o mutilato tutti i nostri uomini e gli altri li portate via con voi, e adesso ci lasciate qui a morire?!"
La pirata si gira con uno sguardo penetrante e sicuro "voi le mani le avete no? Vi assicuro che potete manovrare una nave senza problema, siete tante non sarà difficile!"
Poi con un cenno tutti i pirati iniziano a muoversi, noi veniamo trascinati sul galeone, passando sulla passerella, un asse di legno strettissimo e mi chiedo com'è possibile che questi uomini non siano ancora caduti in mare. Mi ritrovo a guardare di sotto verso l'acqua e mi accorgo che i resti delle persone lanciate in acqua sono ancora in bella vista, l'acqua è tinta di rosso e c'è un grande movimento, posso scorgere le pinne di almeno una decina di squali e chissà quanti sono ancora nascosti sotto la superficie.
Mi sento completamente impotente. Tutto quello che avevo sognato o per cui mi ero imbarcato in questa avventura ormai è solo un ricordo, ci hanno fatto capire chiaramente che adesso la nostra vita non ci appartiene più, tutte le vite a bordo di questa nave appartengono a quella donna, una donna di una bellezza indicibile, ma la cui crudeltà non ha limiti. Ha fatto uccidere molti uomini e torturarne altri senza mai mostrare un briciolo di compassione o pietà, mi spaventa molto pensare che la mia vita sia nelle sue mani. Ho l'idea che non ci penserebbe su molto a buttarci a mare alla prima occasione.
Appena tutti gli uomini sono tornati a bordo del galeone lei sparisce sottocoperta, noi invece restiamo li sotto il sole battente aspettando che qualcosa o qualcuno decida del nostro futuro.
Un uomo, evidentemente il portavoce del comandante da ordini ai suoi uomini, vengono tolti i rampini che tenevano le due navi attaccate e dopo poco vengono issate le vele e la nave prende il mare a gran velocità.
Quando finalmente siamo in viaggio, anche se non ho idea di quale sia la meta da raggiungere, due uomini tornano da noi, e finalmente ci liberano delle corde che ci tenevano legati per i polsi.
"Allora, le regole sono semplici, obbedite agli ordini. Qualsiasi cosa vi venga ordinata la farete senza fare tante storie, specialmente se l'ordine arriva dal comandante, qualsiasi cosa vi venga ordinata voi la farete, non me ne frega niente se sarà pericolosa o contro i vostri principi morali. Gli ordini non si discutono. Avrete modo di conoscere la ciurma e capirete molte cose, ma quello che dovete ricordare è che la vita del nostro comandante è preziosa, se anche dovesse morire l'intero equipaggio lei deve vivere, siamo intesi?" dice l'uomo guardandoci serio "Bene, ora veniamo a voi, qualcuno di voi ha idea di come si debba governare una nave di queste dimensioni? Ah quasi dimenticavo..." dice quando posa lo sguardo su di me "Tu sei atteso di sotto, dovrai iniziare subito a fare il tuo lavoro!" poi si gira e fa cenno ad un'altro dei pirati "Porta il dottore a conoscere il suo posto di lavoro, il giro turistico lo farà più tardi, e avvisa il comandante che può iniziare!"
Quello viene verso di me e mi fa strada, scendiamo sottocoperta e mi fa vedere quello che sembra a tutti gli effetti uno studio medico "Qui troverai tutti gli arnesi del vecchio medico che c'era prima di te e la ammassati trovi i tuoi averi, li abbiamo recuperati dal tuo studio sull'altra nave, usa quello che ti serve, ma non sprecare niente, fare scorte non è sempre facile dovendo stare quasi sempre in mare. Guardati intorno e organizzati vado a chiamare il capitano. Porta rispetto e non ti succederà niente" dice sparendo dalla mia vista e lasciandomi li solo.
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4 cuori uniti dal destino
FanficE se Sana e Akito fossero vissuti all'epoca dei pirati? Ecco a voi una storia un po' diversa dal solito e fate attenzione ci sono vele nere all'orizzonte!