Capitolo 10

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Il sole è sorto e la baia è tranquilla, la nave e il mare immobile, quando finisco di dare l'ultimo punto di sutura, solo uno dei miei assistenti è ancora sveglio, mi passa le bende sterilizzate, e io procedo a chiudere la ferita nel migliore dei modi. Appena finito, sprofondo in una poltrona lì vicino, bastano pochi secondi e mi addormento.

Una mano sulla spalla mi sveglia, è il vice capitano che sussurra fissando il tavolo "Com'è andata?"

"Era peggio del previsto, ho dovuto sterilizzarla completamente, non potrà più avere figli, ma è salva, ora dipende da lei, dalla sua forza di volontà, dobbiamo aspettare che si svegli, per il momento non possiamo fare altro. E quando si sveglierà dovrai aiutarmi, non voglio che si alzi per nessun motivo, dobbiamo convincerla che l'unico modo per una buona guarigione è che lei resti perfettamente immobile fino a che la sua ferita non sarà completamente guarita" dico convinto.

"Vorrà parlare con la ciurma, vorrà poterli rassicurare" commenta lui.

"Lo so per questo te ne ho parlato, possiamo far entrare qualcuno nella sua stanza che riporti il messaggio, ma non si deve muovere!"

"Cercheremo di convincerla" dice lui, poi in da una pacca sulla spalla se ne va.

Sto per andare anche io, ho bisogno di stendermi, ma sento un lieve lamento e la vedo muoversi, mi avvicino e lei si sta già svegliando. È troppo presto vorrei che riposasse ancora un po' quindi preparo un iniezione con un altro sonnifero, mentre mi avvicinò lei mi afferma la mano e mi guarda interrogativa.

"è andato tutto bene, starai bene il resto non è importante adesso, riposa ok?" dico mentre lei fa un impercettibile cenno con la testa e si abbandona al farmaco.

È passata una settimana da quando ho fatto l'operazione, siamo riusciti a tenerla a riposo fino ad oggi, ma lei insiste per uscire all'aria aperta e farsi vedere dalla ciurma, quindi abbiamo costruito una sedia a rotelle e lei sta parlando alla ciurma senza tradire un briciolo di paura o dolore per la ferita che ancora deve chiudersi completamente. Non so come faccia dimostra sempre una forza che quasi non sembra umana, inizio a pensare che si una specie di dea, mandata su questo mondo per mettere tutti noi alla prova, e ogni singolo membro della ciurma sarebbe disposto a dare la vita per lei, e anche io mi ritrovo a adorarla come tutti gli altri, nonostante ricordi ancora perfettamente la sua crudeltà, ricordo perfettamente come non ha esitato nemmeno un secondo a uccidere un uomo davanti ai miei occhi. Eppure non riesco a fare a meno di pensare a lei in ogni momento.

Anche adesso mi ritrovo qui a fissarla e niente potrebbe farmi cambiare idea, anche se la vedessi alzarsi è puntare su di me la sua arma, continuerei a adorarla e servirla fino al mio ultimo respiro.

Quando ha finito il suo discorso mi fa un cenno e io la riaccompagno nella sua stanza, e inizio a visitarla, devo controllare le ferite, lei lascia che io faccia i miei controlli, poi mi ferma "Dottore sei troppo silenzioso, fino ad ora ti sei limitato a dire che l'operazione è andata bene e che mi devo limitare a guarire e non pensare a niente, ma ho l'impressione che ci sia qualcosa che non mi dici"

Resto bloccato a fissarla senza sapere da dove cominciare, ma lei non molla e io non riesco a mentire "si, c'è qualcosa che dovresti sapere, ma non è ancora il momento" cerco di dire

"Adesso basta segreti! Parla!" ordina e per un attimo rivedo la piratessa che ho visto la prima volta: quella crudele e senza scrupoli, ma i suoi occhi, quelli mi stanno implorando, e ci leggo la paura e non posso più tirarmi indietro.

Prendo un respiro profondo e poi cercando di mantenere i nervi saldi le spiego che quando ho aperto mi sono ritrovato a guardare una massa di carne in cancrena e che ho dovuto fare quello che andava fatto per salvarle la vita, ma questo voleva dire che non avrebbe mai più potuto avere un bambino, l'avevo resa completamente sterile. Cerco di giustificarmi più con me stesso che con lei dicendo che era l'unico modo per salvarle la vita. Lei distoglie lo sguardo e la vedo persa nei suoi pensieri. 

4 cuori uniti dal destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora