Capitolo 19

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Sento i soliti rumori che preannunciano una battaglia, il tintinnio delle spade che vengono distribuite alla ciurma, il rotolare delle palle di cannone che vengono preparate per fare fuoco, uomini che corrono sul ponte pronti alla battaglia. Ad un tratto la nave vira violentemente e dopo poco sento esplodere i primi colpi di cannone. Odio la sensazione di inutilità che mi pervade, mentre il mio collega si affaccia al mio studio "Allora che ne dici, sta volta non vai a farti uccidere?"

"Piantala non sono in vena"

"Permaloso eh? Noi siamo il supporto dei nostri uomini, da feriti o peggio morti non serviamo a niente"

"Si lo so anche io grazie!" dico scocciato.

Mentre lui cerca ancora di provocarmi un colpo di cannone colpisce la nave, ma è dal lato sbagliato i nostri cannoni hanno fatto fuoco dalla parte opposta, c'è qualcosa che non va. Anche il mio collega se ne accorge e la sua faccia mi lascia presagire qualcosa che non va assolutamente bene.

Mi lancio verso la porta e lui mi segue a ruota, ma dopo pochi passi nel corridoio un altro colpo colpisce la fiancata della nave e io rischio di perdere l'equilibrio, cerchiamo di raggiungere il porte superiore, ma l'impresa si rivela alquanto ardua.

Poi appena mettiamo la testa fuori ci rendiamo conto che sono tre le navi che ci circondano, siamo caduti dritti in un'imboscata, vedo un'onda di capelli rossi e subito individuo Sana impegnata nella battaglia, con la sua solita leggerezza e grazia si libera di molti nemici, vorrei solo poter andare a prenderla e portarla via di li, portarla al sicuro, ma in effetti adesso su questa nave nessuno è al sicuro. Mentre sto per uscire dal mio nascondiglio vengo rispinto dentro, è Sam "Torna immediatamente dentro! Se ti dovessero vedere il comandante mi farebbe uccidere!"

"Di cosa diavolo parli?" chiedo confuso.

"Vieni seguimi, il comandante ha ordini speciali per te, devi fare anche tu la tua parte!" dice senza lasciar spazio a una replica.

"Cosa devo fare?" chiedo sperando di essere d'aiuto.

"Andiamo!" dice lui cercando di fare in fretta senza perdere l'equilibrio, andiamo al piano inferiore della nave e lui mi fa entrare in una stanza, poi fruga in un baule, senza dire una parola nonostante le mia richieste di spiegazioni. Sto per perdere la pazienza, lo tiro per la spalla per attirare la sua attenzione e lui di tutta risposta mi tira un pugno in faccia che mi fa perdere l'equilibrio. Il mio collega che ci ha seguito lo guarda stupito mentre Sam urla "Tienilo fermo!" e quello senza darmi il tempo di reagire mi blocca le braccia dietro la schiena.

Sam tira fuori dal baule delle catene e mi lega polsi legandomi ad un palo "grazie tu puoi andare ci vediamo di sopra, servono tutte le braccia possibili!" dice rivolto all'altro medico.

Poi torna a concentrarsi su di me "Mi dispiace Akito ma sono ordini del comandante"

"Non è possibile, liberami immediatamente!!! Non potete farmi questo! Io non voglio scappare!" dico in preda all'ira.

"Lo sappiamo benissimo! Ma lei non vuole vederti morto, lei ti ama, io lo so, lei mi ha affidato questo compito già pochi giorni dopo che sei arrivato a bordo, mi ha chiamato nelle sue stanze e ha ordinato che se mai fossimo stati attaccati dalla marina avrei dovuto portarti qui e legarti, tu dirai di essere un prigioniero, così loro ti libereranno e potrai tornare alla tua vita." Mi spiega.

"Assolutamente no!" dico categorico.

"Non fare lo stupido! Se ci catturano ci uccideranno tutti. Lei vuole salvarti la vita! Quella donna ti ama e dovresti ritenerti fortunato che tra tanti abbia scelto te! Adesso basta dire scemenze e stammi a sentire. Non possiamo sapere cosa succederà, se la nave dovesse affondare entrerà acqua, le chiavi di questa catena le metterò nel secchio vicino alla porta, se dovesse entrare acqua, quello galleggerà e tu potrai prenderlo per liberarti, spero che avrai fortuna amico mio" dice richiudendosi la porta alle spalle e lasciandomi lì a urlare. Continuo a urlare fino a che ho fiato in corpo, cerco ogni modo per liberarmi ma non c'è verso, sono prigioniero. Questa attesa mi sta facendo impazzire, come posso stare qui legato come un prigioniero quando la donna che amo rischia di morire. Mi sento il peggiore dei vermi e sono così arrabbiato che lei non mi abbia permesso di morire al suo fianco. Almeno avrei mantenuto un briciolo di dignità.

4 cuori uniti dal destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora