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Simona

Così riprende la nostra vita scolastica.

Michele cerca sempre di parlarmi, ma adesso non insiste più di tanto, ho ferito il suo ego da maschio alfa, ed io ne sono contentissima.

Di tanto in tanto per i corridoi o nei bagni ho anche incontrato Jessica, ma di lei non mi importa un fico secco, può pure tenerselo se vuole, si compensano.

Anche se credo che la loro storia sia finita quel giorno. Cerca di stuzzicarmi, mi sorride con quel ghigno malefico di chi vorrebbe dire ho vinto io, ma per me non ha vinto proprio nulla.

I prof hanno già cominciato a riempirci di compiti e a fissare le date per i primi test.

E' stata fissata anche la data per la gita che quest'anno si terrà, niente meno che, wow udite udite, a Parigi, siamo tutti contentissimi e non vediamo l'ora che arrivi febbraio.

Per il resto la mia vita scorre normale....i miei sono genitori presenti ma non mi opprimono.

Si fidano molto di me, mi ritengono una ragazza con la testa sulle spalle, è pur vero però che io non ho mai dato loro motivo di preoccuparsi.

Vogliono sapere tutto quel che faccio, ma d'altronde io son ancora minorenne e penso sia normale si preoccupino per me, anche se l'età non conta, si preoccuperebbero anche se avessi quarant'anni!

Mia sorella, di venti mesi più piccola è una ficcanaso.....vuole sapere sempre tutto.

Quando ci son le mie amiche o si mette ad origliare o si intrufola nella mia stanza.

L'ho trovata a sbirciare il mio telefono diverse volte, ma a me non dà fastidio, non le nascondo nulla, a parte il mio diario, quello è solo mio ed ancora non è riuscita a capire dove lo nascondo.

Insieme alle mia amiche trascorro la maggior parte della giornata, infatti dopo la scuola siamo solite vederci nel pomeriggio per studiare e quando qualcuna di noi non può siamo costantemente al telefono.

Nei fine settimana poi, usciamo sempre insieme e ci ritroviamo al solito posto in piazzetta con altri amici.

Il momento che preferisco però, da un po' di tempo a questa parte, son le ore di educazione fisica, perché posso vederlo.

Ormai è diventata una dipendenza, anche se lo guardo quando lui non mi nota.

Appena sto per incrociare il suo sguardo faccio finta o di allacciare le scarpe o di leggere o di cercare qualcosa nella borsa.

La mattina quando siamo sedute sotto il nostro ciliegio ....lui arriva con la sua moto insieme a quel suo amico, la parcheggia ci si siede su e aspetta l'inizio delle lezioni. Mi piace il suo modo di camminare così sicuro, così sexy, i suoi capelli sempre scompigliati sembrano così morbidi, da accarezzarli, ha un giubbotto di pelle che fa tanto macho.

Ho saputo che è in una band, chissà se suonano da qualche parte vorrei proprio sentire che musica fanno.

L'altro giorno mi ha beccata a guardarlo e mi sembra di aver notato un accenno di sorriso....ma non ne sono sicura non è che sia uno che sorride spesso, penso che anche le mie amiche comincino a sospettare qualcosa perché mi vedono sempre distratta, anzi l'altro giorno Sara me lo ha proprio detto

"Ma cosa guardi con tanta insistenza vorrei sapere "

ho subito distolto lo sguardo

"Niente" ho detto.

Ma da come si guardavano, devono aver intuito qualcosa.

Oggi siamo sotto il nostro ciliegio, come ogni giorno e sta per suonare la campanella quando Martina dice

IL VUOTO DENTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora