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Simona

È la sera del concerto.

Il manager degli The Essence mi ha contattata per dirmi che ha lasciato dei pass per noi all'ingresso del backstage. Porca miseria non pensavo di andare nel backstage, in questo modo, dovrò per forza vederlo da vicino, troppo vicino ed ancora non so come reagirà il mio cuore dopo il crollo che ho avuto ieri.

Siamo a casa a finire di prepararci.

Non sapevo cosa indossare, alla fine ho optato per un pantalone nero di pelle strettissimo, mi calza come una seconda pelle ed una camicia rosa cipria senza maniche con lo scollo molto profondo, finisce quasi in vita, a cui ho abbinato le mie inseparabili tacco dodici decoltè dello stesso colore della camicia, il mio chiodo di pelle nera ed una collana rosa e nera con bracciali abbinati.

Alle orecchie punti luce neri.

I capelli li lascio sciolti.

Martina invece ha messo un top bianco con gonna di jeans molto corta, che mette in risalto le sue gambe chilometriche, stivali di pelle nera che arrivano al ginocchio con il tacco e sopra giacca di pelle.

Quando siamo pronte prendiamo le borse ed usciamo di casa.

Arriviamo allo stadio e seguendo le indicazioni di Dave così si chiama il manager, arriviamo ad una entrata sul retro dove ci sono dei buttafuori, ci avviciniamo e diciamo il nostro nome.

Il buttafuori più grosso e pelato controlla su di una lista se ci sono i nostri nomi, una volta che ne ha appurato la presenza, ci consegna dei pass che con un laccetto dobbiamo tenere al collo.

All'ingresso ci viene incontro una ragazza tutta vestita di rosso che dopo aver chiesto i nostri nomi ci conduce in una zona di fronte al palco, dove ci sono delle sedie numerate.

Ci indica le nostre e dopo averci augurato un buono spettacolo se ne va ancheggiando.

Siamo praticamente sotto il palco.

Ci sediamo e già sento l'ansia che mi assale.

Martina lo capisce subito e mi stringe la mano cercando di farmi rilassare.

Ho le nocche bianche tanto stringo la sedia.

Tempo cinque minuti e ci sentiamo chiamare.

"Simona ... Martina!" mi volto e vedo un Tommy super sorridente e super gasato venirci incontro.

Ci abbraccia e ci chiede se siamo contente del posto che ci ha riservato

"Certo va benissimo, ma potevi anche farci andare in platea non c'era bisogno di riservarci dei posti qui".

"Ma nemmeno per sogno, è il minimo per due vecchie amiche" e lancia uno sguardo a Martina che non riesco a decifrare.

"Anzi siete invitate alla festa che si terrà dopo il concerto. Sono qui proprio per dirvi che, siccome dopo le esibizioni c'è sempre un bel po' di trambusto, non so se riuscirò a venire con voi, ma ho chiesto a Ben ..." e ci indica un ragazzo alle sue spalle ".. di accompagnarvi al locale.

Se non dovessimo vederci prima ci vediamo lì. Ok?", spara tutto d'un colpo.

Sto per replicare quando sento Martina che dice

"Certo grazie per l'invito ci saremo, ed in bocca al lupo per il concerto", un Tommy tutto sorridente risponde

"Prego" e si allontana facendo l'occhiolino.

Mi volto verso Martina

"Ma che ti dice il cervello, io non voglio andarci!"

"Dai su, non fare la guastafeste, quando ci ricapita un'altra volta" vedendo che mi sono innervosita fa

IL VUOTO DENTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora