Premessa
Mi è capitato spesso di leggere o sentire di come, in particolari situazioni, la scrittura possa essere una forma di terapia. Io non sono malata, ma sento che la mia vita non sta andando da nessuna parte perché non riesco a staccarmi da una persona che in passato è stata davvero importante per me e che però, allo stesso tempo, mi ha ferita profondamente. Ho cercato tante e tante volte di cancellarlo dal mio presente, ma lui in qualche modo è sempre riuscito a rimanerci aggrappato. Mi rendo conto della banalità della storia di un amore finito male all'età di diciassette anni, ma quello che non è banale è il modo in cui quell'amore ed i ricordi dolorosi di quell'esperienza continuino a condizionarmi ancora adesso,dopo anni, e mi rendano quasi impossibile l'accettare di essere felice. Lui mi ha presa e mi ha cambiata completamente, è riuscito a distruggere l'immagine che io avevo di me stessa, a farmi perdere ogni briciolo di stima e di dignità che mi era rimasto. Mi ha cancellata, e pezzo a pezzo io ho dovuto ricostruirmi. Tuttavia quella persona continua a vivere nella mia testa e a ricordarmi che non valgo nulla e che non merito niente di quello che ho perché, prima o poi, tutti mi feriranno esattamente come ha fatto lui tanto tempo fa. Razionalmente, so benissimo che queste sono soltanto delle mie suggestioni ma ci sono giorni in cui è impossibile sfuggirne. Mi riduco a passare ore da sola col mio demone che mi descrive nei minimi particolari in quanti e quali modi tutte le persone a cui voglio bene mi tradiranno orribilmente. E questo demone ha la sua voce. La cosa più brutta è il fatto che le sue parole sono talmente coerenti per me, che ogni singola volta finisco per crederci. Mettendo per iscritto la mia storia voglio capire quale è stato il momento in cui ho cominciato a pensare di valere nella misura in cui valevo ai suoi occhi e finalmente superare questa condizione. Molte persone non riescono ad accettare il dolore, io non riesco ad accettare la felicità. Mi sento a mio agio nel dolore, ma nel momento in cui mi vedo felice comincio a guardarmi intorno e a innalzare le mura che mi proteggeranno dall'inevitabile crollo. Non voglio più vivere così, voglio essere capace di godermi la mia felicità perché io valgo, anche se lui non l'ha mai visto.
Allora ecco qui, questa è la mia storia. So che non ha il fascino di quei meravigliosi romanzi d'amore ambientati in una New York dove tutti, a quanto pare, hanno gli occhi blu come l'oceano, ma è mia, ed è dannatamente vera.
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Not me.
RomanceMi misi seduta cercando di non svegliarlo. La prima cosa che vidi quella mattina fu il mio volto riflesso nell'enorme specchio di fronte al letto. Ma quella non ero io. I miei occhi erano gli stessi, era lo sguardo ad essere cambiato. Qualcosa in me...