"Il mio nome è Kristel, sono la padrona di questo mondo, e sono qui per illustrarvi le regole del gioco.
Fate attenzione, perchè non le ripeterò, ed è in ballo la vostra vita.
Queste sono le regole del gioco della porta rossa:
1 Vi trovate nel mio s...
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Dean Winchester si guardava intorno meravigliato, incredulo di fronte a ciò che era appena accaduto. Lentamente iniziarono ad apparire altre persone intorno a loro, persone che Dean non aveva mai visto, tuttavia, riconobbe il loro sguardo: Quello dei sopravissuti. E' lo sguardo che hanno coloro che si sono salvati da orrori indicibili, e che per farlo, ne hanno compiuti a loro volta. I corpi erano ricoperti di tagli, cicatrici, e ferite di ogni sorta. I volti stanchi, i vestiti logori, in mano armi rudimentali. Si, Dean sapeva chi erano: Erano gli ultimi giocatori. Poi accadde qualcosa che gli tolse il respiro. Accanto a Kristel apparsero Sam e Dennis. Non sapeva se fosse davvero lui, o la sua pallida ombra, ma Dean gli corse incontro lo stesso. Quando lo riabbracciò, provò una gioia così forte che pensò che il cuore gli sarebbe esploso. Annabell piangeva, baciando il figlio, stringendolo tra le braccia, assicurandosi che stesse bene. Per un lungo momento, le famiglie furono riunite, le lacrime si asciugarono, e il sorriso tornò sui loro volti stanchi. "Andiamo a casa, Sammy!" Disse Dean, prendendolo per un braccio. Poi si alzò una voce. "Mi duole dirvelo, ma le loro vite mortali sono cessate. Non possono tornare sulla terra... Le loro anime dimorano qui ora..." "Stronzate!" Urlò Dean. "Ci dev' essere un modo!" Supplicò Annabell. "Non c'è. Le loro anime si sono separate per sempre dal corpo, non hanno modo di tornarvi." "Trovalo!" Tuonò Dean, avvicinandosi a lei e scuotendola. Richard si pose di mezzo, mettendo la mano sull' elsa della spada, ma Kristel lo fermò. "Ho molti poteri, Dean Winchester, ma non quello di riportare in vita i morti. Credimi, se lo avessi avuto, le cose sarebbero andate diversamente!" "No! Non separarmi di nuovo da lui." Urlò Annabell - Stringendolo di più. "Faremo un patto allora, troverò qualcuno che mi debba un favore!" Disse Dean. Sam lo prese per il braccio, "Non farlo! Non te lo permetto." "Non abbiate paura... Mi prenderò cura io di loro." Disse Kristel. Sam annuì e sorrise. "Starò bene vedrai, me la caverò." "Non pensarci neanche...!" Rispose lui. "No, non lascerò qui mio figlio!" Urlò Annabell, prendendolo in braccio. "Darò loro ogni cosa di cui hanno bisogno... Avete la mia parola." Qualche istante dopo, da una forte luce apparve una figura. Sam la riconobbe subito, appena vide i suoi occhi. "Ruby..." Era felice, e sorrideva. Ed era sempre bellissima, quando sorrideva. Sam le corse incontro, abbracciandola forte. "Amore mio..." Disse lei. "Ti amo, Ruby..." Rispose, chiudendo la parola con un lungo bacio. Rimasero insieme in quel lungo abbraccio, come se non si fossero mai separati. Poi Sam si voltò verso Dean, mettendogli le mani intorno al viso. "Va tutto bene fratellone, starò bene, non devi più preoccuparti per me..." "Non posso lasciarti qui, il mio compito è proteggerti!" "E l' hai fatto, per tutta la vita, ma ora il tuo compito è finito. Sto' bene, starò bene. Ho Ruby, e sono sicuro che Kristel saprà procurarmi qualche buon libro." "Sam..." Sussurrò Dean, guardandolo dritto negli occhi. "Mi farò una vacanza, tutto qui ok? Mi godrò quello che questa vita saprà darmi. Vedilo, come un arrivederci... E non fare cazzate, la sotto. Promettimelo." Dean rimase a lungo in silenzio. "Lo prometto, Sammy." Disse alla fine, abbracciandolo. "Non gli succederà nulla te lo prometto, vivrà nella pace e nell' amore per l' eternità." "Sarà meglio, o verrò a cercarti stronzetta!" Disse Dean, con lo sguardo serio. Lei sorrise e annuì rispettosamente. "Gli darai un' occhiata per me, vero Castiel?" Disse Sam. "Puoi contarci, Sam. Mi prenderò cura di lui." Rispose, dandogli un' ultimo abbraccio. Richard e Kristel si presero per mano, "E' il momento." Disse lei dopo. "I vivi devono lasciare questo regno, e tornare a casa." "Io non andrò." Esclamò Annabell. "Hai detto che lui non può uscire... Ma forse io posso restare qui. Ti prego, fammi restare con lui. E' solo un bambino, ha bisogno della sua mamma." Disse la donna, inginocchiandosi. "Se è ciò che desideri, posso concedertelo. Ma affinché la tua anima possa dimorare nel mio regno, deve separarsi per sempre dal tuo corpo mortale. Questo vuol dire che devi morire..." "Posso farlo." Disse lei senza pensarci. "Se è l' unico modo per restare con Dennis, allora lo farò." Eeiren fece uno scatto in avanti per cercare di fermarla, ma Dean la fermò. Kristel gli porse il coltello, e lei lo afferrò. "No mamma! Non farlo!" Urlò il bambino. Annabell se lo portò alla gola. "Ti prego mamma, non farlo!" "Lo faccio per te amore mio!" Così dicendo, iniziò a tagliarsi. Dennis si gettò su di lei, fermandola. "Non voglio mamma! Per favore!" Dennis iniziò a piangere, e lei fermò la mano. "E' l' unico modo che ho per stare con te... Hai bisogno di me, sei ancora piccolo." "Anche papà ha bisogno di te...Ti prego non farlo, non ti fare del male. Non voglio che soffri... Mi divertirò un sacco qui mamma, mi arrampicherò sugli alberi, farò il bagno nei fiumi, giocherò con gli animali. Non devi preoccuparti per me." "Mi prenderò cura io di lui, Annabell. Lo tratterò come se fosse mio, hai la mia parola d' onore." Sam si avvicinò a lei, e le tolse il coltello dalle mani. "Nessun' altro deve morire oggi. Non dopo tutto quello che è successo..." Poi l' aiuto a rialzarsi, e lei si gettò tra le sue braccia in lacrime. "Lo affido a te... Ma ti prego, abbine cura. E' la cosa più preziosa che ho." "Lo farò, Annabell." Mise una mano intorno alle spalle del bambino, mentre Ruby si avvicinava a loro. "Andate adesso... Vivete una vita lunga e felice, una vita di cui possiate essere fieri." Esclamò Kristel. Poi iniziò a recitare il suo incantesimo: "Quaero possessio animae." (Io esigo il possesso dell' anima) Quando disse queste parole, apparse un grande cerchio rosso, che separava i vivi dai morti. Le immagini iniziarono a diventare distorte, i colori a svanire, i suoni si fecero deboli. "Peto animae praesentia res deferatur ad locum quem elegit." (Io reclamo le anime presenti, affinchè vengano trasportate nel luogo da me prescelto) Eeiren chiuse gli occhi, e pensò alla sua casa. "Avi, quaeso te viribus confisos." (Avi, io vi invoco, mi affido alla vostra forza) Castiel afferrò la mano di Dean, che gliela strinse ancora più forte, mentre osservava la figura quasi svanita di suo fratello, tenere tra le braccia la sua nuova famiglia. "Haec committimus." (Vi affido queste anime.) Vide Kristel, con un volto sereno e felice, stretta al petto del suo cavaliere, e un mondo vasto, meraviglioso e selvaggio, dietro di loro. "Andate in pace adesso. E fra molti anni, quando sarete vecchi e stanchi, sussurrate il mio nome, ed io verro a prendervi, per riportarvi in questo eterno giardino di pace." "Il mio nome è... Kristel Boleyn."
*Anne Boleyn, è stata regina consorte d' Inghilterra e Irlanda, dal 1533 al 1536, come seconda moglie di Enrico VIII Tudor. Secondo alcune voci, entrambe le sorelle Boleyn praticavano la stregoneria.
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