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Tra un discorso e l'altro arriva a chiedermi -scusa, ma sei fidanzata?- mi chiede, abbasso lo sguardo, sinceramente non so cosa rispondere, dopo questa giornata, ma prima che risponda una mano afferra la mia -si, con me.- dice la sua voce con tono affermativo -oh- dice solamente, non notando una mia risposta -è vero?- mi chiede Jonathan -ah?- dico come se non fosse concentrata nel mio mondo Eunwoo abbassa lo sguardo alla mia altezza e mi guarda in attesa di una risposta. Vedo il suo sguardo incupirsi sempre di più, d'istinto prendo il suo volto tra le mie mani e lo avvicino al mio, noto Jonathan guardarci, prendo un foglio lo metto davanti alle nostre labbra e le faccio incontrare, Eun prende la mia mano che tiene il foglio e lo regge lui, spostandolo dalla visuale, facendo vedere loro il nostro bacio. Appena ci stacchiamo per la vergogna nascondo il mio volto sul suo petto diventando rossa, sento una sua risata e poi mi avvolge nelle sue braccia, poggia il suo volto sulla mia spalla -ti riporto a casa- mi sussurra al mio orecchio, annuisco, lui afferra la mia mano e senza salutare gli altri ce ne andiamo. Poco dopo siamo sulla macchina con cui siamo venuti allo stadio -tieni- dico dandogli il mio bracciale -mi ha sempre portata fortuna, non ho mai creduto a queste cose, odiavo affidare la rotta della mia vita a un semplice oggetto, ma questo me lo ha fatto capire senza che io ci sperassi veramente- dico porgendogli il mio bracciale composto da tre ciondoli iniziali e uno finale di colore verde acqua, lui lo prende e lo osserva con un enorme sorriso -non so se ci rincontreremo di nuovo, so che domani dovrete partire e andare a Roma mentre io devo restare qualche altro giorno qui a Milano, ma spero che questo braccialetto possa legarti un po' a questa avventura di una notte- dico facendo un sorriso -questo invece è per te -dice porgendomi il suo orecchino -se credi in un nostro incontro futuro indossa sempre quest'orecchino- dice con il suo solito sorriso, tolgo un mio orecchino, lo metto nel mio zaino e lo sostituisco con il suo, poggio la mia testa sulla sua spalla e mi addormento con le sue carezze su i miei capelli ricci.

Uno strano rumore mi costringe a svegliarmi, apro gli occhi e chiudo la sveglia, mi siedo Aspetta!? Come ci sono arrivata sul mio letto?! Perché l'ultima cosa che ricordo è che mi sono addormentata sulla macchina con Eunwoo? Non può essere un sogno, ti prego Dio non farmi questo, andava bene anche un'interrogazione di Biochimica un'ora intera, ma non questo. Mi alzo di scatto dal letto facendo svegliare mia sorella e mia madre per il frastuono, mi posiziono davanti allo specchio controllo, non ho il bracciale con me quindi ce lo dovrebbe avere lui, anche perché io non tolgo mai quel bracciale. D'istinto poggio le mani sulle mie orecchie avvertendo però solo un orecchino -ma che cosa?- dico guardando il mio riflesso allo specchio, non capendo -stai cercando questo?- mi chiede mia sorella, appoggiato alla porta con in mano un orecchino penzolante, faccio un sorriso e glielo strappo dalle mani -gli avevo promesso di non toglierlo mai, e nemmeno nel giro di una notte non me lo ritrovo più all'orecchio- dico indossandolo e facendo un sorriso soddisfatta, ma i miei occhi si fermano su un dettaglio Ho.la.sua.giacca.addosso. sgrano gli occhi mentre me la tolgo e la osservo in ogni suo particolare, mi volto verso mia sorella e lei mi guarda con un sorriso -ti ha accompagnata in camera, si è presentato a nostra madre come un tuo grande amico e ha detto che siccome ti sei addormentata gli dispiaceva svegliarti e perciò ti ha accompagnata in camera, si è anche scusato per averci svegliate durante la notte ma si è giustificato dicendo che non poteva fare altro- dice facendo un sorrisino per poi scomparire dalla porta. Mi aggiusto i capelli e torno in stanza -credo sia andato tutto bene ieri sera, per come ho potuto vedere- dice mia madre, io sorrido alle sue parole e prendo i vestiti da indossare oggi -hai un'altra gara ,vero?- chiedo a mia sorella e lei annuisce sorridendo -a che ora?- chiedo -hai un altro appuntamento?- mi chiede mia madre con uno sguardo aggressivo -no, volevo solo sapere- dico prendendo i vestiti e andando in bagno. Appena finisco di cambiarmi esco dal bagno , lo stesso fanno mia madre e mia sorella, e dopo andiamo a fare colazione. Mi fermo sulle scale quando un sacco di giornalisti sono raccolti davanti alla vetrata, molti commessi cercano di fermali in qualche modo ottenendo un risultato abbastanza positivo -chissà quale star alloggia in questo hotel?- dice mia sorella -forse qualche matematico famoso- risponde mia madre, anche se io ho una strana sensazione, un giornalista si accorge di noi -eccola, è lei la ragazza!- urla indicandomi -cosa?!- urlo a mia volta non capendo -non faccia la finta tonta l'abbiamo vista insieme a Lee Dongmin ieri sera, avete camminato sul red carpter e a fine serata ti ha accompagnata- dice l'uomo sicuro di sé e mostrando alcune foto, non ho chance, le immagini sono di qualità ottima e si vede lontano un miglio che quella ragazza sono io. I miei occhi si fermano su un immagine precisa, ci siamo e io e Eunwoo che ci teniamo per mano, tutti e due incappucciati da mascherina e cappello, mentre lui fa incontrare i nostri visi coperti. Le mie guance diventano rosse -io non ho capito cosa volete da me?- chiedo sperando che potessi confonderli -vogliamo farle delle domande, vogliamo sapere se veramente siete fidanzati- continua sempre l'uomo -e da quanto- risponde un donna con un microfono in mano -io...io..- non so cosa diavolo rispondere mi sento assalita dal panico -Madda andiamo a fare colazione, okay? Parleremo dopo con i giornalisti- dice mia madre poggiando le sue mani sulle mie spalle -ti prego cercate di trattenerli, ve ne saremo infinitamente grati- dice sempre mia madre, rivolgendosi agli impiegati in divisa, loro annuiscono e cercano di calmare i giornalisti, mentre noi ci dirigiamo a fare colazione. Nessuno fiata, non sappiamo da dove cominciare -che stavate facendo in quella foto?- chiede mia madre con tono acido, talmente acido da mettermi paura -noi..noi..- perché non riesco a fiatare oggi? Fino a prima stavo saltando dalla gioia, perché ora sembra andare tutto male? -HO FATTO UNA CAZZATA!- urlo subito a mia madre -si, ho fatto una cazzata, non l'ho mai fatta in tutta la mia vita, ma credo che infondo ne avevo bisogno, avevo bisogno di agire e non pensare le conseguenze, sai sapere sempre tutto è fastidioso, sapere di non dover fare quello perché sai già come finirà, ci ho sempre pensato all'adrenalina che ti attraversa mentre stai facendo qualcosa che sai è sbagliato, ho sempre pensato a come sarebbe se un giorno provassi a ribaltare le regole solo per provare delle sensazioni diverse- confesso tenendo lo sguardo fisso sul mio croissant alla marmellata -e ora? Sei felice di essere finita in questo casino? Quel ragazzo è giovane, pensi che cercherà di risolvere la situazione? A lui non interessa cosa fai e non gli è mai interessato, ti ha solo usato per il solo scopo di provare a filtrare con un ragazzina come te, sai che ora ti scaricherà tutti i giornalisti fregandosene di quello che ti succederà o di come ne uscirai fuori, ne sei consapevole?- mi dice mia madre con tono abbastanza affermativo.

Un sogno inaspettato (completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora