Sento gli occhi farsi lucidi, non posso credere sia vero, lui ci tiene a me, me lo ha dimostrato molte volte ieri sera, faceva il geloso, cercava di essere sempre al mio fianco, cercava di farmi arrossire, mi faceva complimenti che facevano saltare il mio cuore -so che stai pensando che non sia vero, sicuramente ti riempiva di complimenti e ti faceva sentire felice e apprezzata- dice mia madre come se mi stesse leggendo nella mente -ma ricordati che se io ti ho sempre avvertita è proprio per questo motivo, non volevo soffrissi per una persona del genere, so che non sei una ragazza a cui piace fare queste cose, forse, visto che si trattava di K-Pop , sei corsa nelle sue braccia- dice mia madre cercando di farmi sentire meglio -ma il mio..- non finisco la frase e poggio la mano sul mio cuore e con un pugno gli do colpetti per farlo fermare in qualche modo -il tuo cuore non giustifica le sue o le tue azioni, devi sapere che i ragazzi di oggi sono capaci di manipolare il tuo cuore in un modo assurdo- dice mia madre. Mi alzo da quel posto più arrabbiata che mai, e mi dirigo nella sala dove ci sono i giornalisti, vuole scaricare tutto a me eh? Ora gliela faccio vedere io la ragazzina facile, dirò tante di quelle cose che farò scappare i giornalisti nelle sue mani. Sono seduta su una poltrona con giornalisti davanti che mi fissano in attesa di qualche mio segnale di vita, non riesco a parlare , dov'è finita la mia rabbia? Tutti quegli occhi puntati addosso mi fanno sentire male, mia madre notando la mia situazione si avvicina e prende la parola al mio posto -quel ragazzo si è comportato malissimo con mia figlia, ha giocato con i suoi sentimenti facendo credergli che fossero corrispostati quado invece l'ha lasciata da sola, non è riuscito a frenare i giornalisti, non è stato capace di venire ora in questo momento a chiedere scusa a mia figlia e a proteggerla come ha fatto ieri sera, mio caro giovincello se davvero tieni tanto a mia figlia abbi la faccia tosta di presentarti di nuovo a me e di dirmi tutto in faccia senza tenere tutto dentro- dice, poi mi prende da un braccio e mi riporta nella nostra camera -preparati per bene tra poco tua sorella ha una gara, cerca di essere presentabile- dice per poi uscire dalla stanza sbattendo la porta talmente tanto da farmi sobbalzare dallo spavento, mi avvicino alla porta e la chiudo a chiave. Appena do le spalle alla porta le lacrime danzano sul mio viso rigandole in svariati modi e inizio a soffocare urla, mi butto sul letto con la testa tra il cuscino -ti prego.. ti prego Dio non dirmi che lui è veramente come dice mia madre, ti prego dimmi che colui che ho conosciuto è una persona che esiste realmente- dico piangendo -non sono affatto come dice tua madre, non puoi subito credere alle parole che ti dice la gente che non mi conosce- dice quelle voce, quella cazzo di voce che mi ha perseguitata una notte intera, mi alzo di scatto e mi guardo intorno ma non c'è nessuno -voltati- sussurra e appena lo faccio il suo viso è vicino al mio da un millimetro di distanza -non ti lascerò mai sola, sappilo, anche se sembra che non ci sono in realtà io ci sarò sempre, capito?- dice portando una mia ciocca di capelli dietro il mio orecchio, annuisco incredula a ciò che sta succedendo in questo momento -non posso fermare i giornalisti, la mia agenzia me lo impedisce, infatti sono arrivato qui solo per fortuna, sappi che puoi dire quello che vuoi ai giornalisti , puoi persino farmi causa se vuoi, agisci d'istinto - dice, mentre una lacrima mi riga il viso -è un addio?- chiedo, mentre scende un'altra lacrima - è un arrivederci- sussurra sulle mie labbra che poi fa incontrare con le sue. Non credevo che delle labbra potessero mancare in questo modo. Poco dopo sento le sue labbra allontanarsi, apro gli occhi e lo vedo vicino alla finestra mi rivolge un sorriso un occhiolino e se ne va come è arrivato. Scendo sotto, senza essermi cambiata, mia madre mi vede e mi viene incontro - cosa stai facendo ancora vestita così, stiamo cercando di mandarli via- dice subito, non l'ascolto e mi metto davanti alla poltrona - volete lo scoop, ecco a voi lo scoop mie cari giornalisti - dico ad alta voce, tutti i loro volti si giro verso di me, quei maledetti sguardi ora non mi fanno niente - la verità è che siamo migliori amici, quasi fratelli, quindi ieri sera ero una sorella che andava contenta a vedere il concerto di mio fratello, è vero che mi ha baciata, ma se notate abbiamo le maschere, quindi niente contatto fisico reale - dico abbassando lo sguardo - vi prego di andarvene ora, ciò che volevate lo avete ottenuto - dico e faccio per andarmene ma mi fermo - ah, un'altra cortesia, vi prego di non andare a disturbare Eunwoo, ho già parlato con l'agenzia e non ne vuole a che vedere di giornalisti o altra roba, per questo non hanno lasciato venire Cha Eunwoo a dire le cose come stanno - detto ciò me ne vado. Il giorno dopo sono su un taxi che mi accompagna alla stazione, un taxi diverso dall'ultima volta, chi lo avrebbe mai detto che io, Mariamaddalena semplice calabrese con un sogno in mente, è arrivata a fare un esperienza di un giorno con un idol. Poco dopo siamo sul treno che viaggia verso il Sud Italia, non so se lo incontrerò mai più ma io questo orecchino non lo leverò mai spero che mi porti fortuna più di quanto lo abbia fatto il mio braccialetto - sei stata brava oggi, nonostante il panico, la confusione e la tua paura verso gli sguardi delle persone, sei star capace di mettere una pace tra te, i giornalisti e il ragazzo - dice mia madre interrompendo i miei pensieri - oh, grazie mamma- dico rivolgendo gli un piccolo sorriso - anche se.. - e a quelle parole alzo gli occhi al cielo, senza farmi notare - il ragazzo non se lo meritava - dice in modo chiaro e preciso - mamma, io ho difeso il ragazzo e si, se lo meritava, io ho difeso il ragazzo che ho conosciuto- dico, mi giro verso di lei -perché io l'ho conosciuto, so che realmente è così, anche se sembra strano da credere, lui è così, Cha Eunwoo si presenta per quello che è - dico, mia madre mi lancia un occhiataccia per la mia risposta ma non tratta più l'argomento.
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Un sogno inaspettato (completata)
Hayran KurguMariamaddalena, o conosciuta da tutti come Madda, si ritrova con sua madre e sua sorella a fare un viaggio a Milano per le olimpiadi matematiche, ma appena mette piede a Milano Madda si ritrova a fare un avventura di un giorno con Cha Eunwoo, il fam...