Siamo tutti fermi ad osservare Eunwoo che si muove tra due mattonelle della stanza -allora lo scopo principale della "missione"- dice lui facendo le virgolette con le mani -è sbarazzarci del capo- dice lui in modo tranquillo -ovvero, perché del capo?- dice Han curioso -perché ci sono loro?- aggiunge Jason -shhh, e ascoltate- dico io poggiando l'indice sulla bocca -stavo dicendo, il modo per raggiungere l'obiettivo è quello come prima cosa un appuntamento col capo- dice Eunwoo -già fatto domani all'una dobbiamo essere lì- dico io in modo deciso -perfetto- risponde lui con un sorriso che mi fa sciogliere.
Dopo qualche ora che Eunwoo ripete il piano -avete capito?- dice Eunwoo, annuiamo tutti -io.... no- dice Hyunjin -yaa come diavolo fai, è da prima che te lo spiega- dico disperata -io ve l'ho detto ch'è poco intelligente- dice Han alzandosi e dirigendosi verso il frigo -prendo un po' d'acqua- aggiunge sempre Han -allora Hyunjin, la tua parte è tanto facile- dice Eunwoo -va bene, io devo fingere di essere il capo- dice lui sorridendo -no, tu devi fingere di essere un lavoratore dell'agenzia ovvero un hostess- afferma Eunwoo -ma io voglio essere il capo- dice con un tono da bambino -va bene allora sarai il capo degli hostess- dice Eunwoo cercando di convincerlo in qualche modo - e chi sarà l'hostess allora?- chiede portando una mano sotto il mento curioso -tu!- urla, fa un grande respiro -sarai tu l'hostess- ripete per l'ennesima volta -ma io voglio essere il capo- insiste lui -ahhh aish io non c'è la faccio più, non potevi trovare qualcuno di meno stupido!- dice Eunwoo -ma sono gli unici che conosco che mi possono aiutare- dico -fammici provare io- dico avvicinandomi a lui -allora, facciamo così ti piacerebbe fare due lavori insieme?- chiedo come se stessi parlando ad un bambino -si- annuisce sorridendo -ma non parlarmi così non sono un bambino- dice portando le braccai conserte all'altezza del petto -certo- dico in modo sarcastico -comunque i due lavori che svolgerai tu sono capo e hostess, ovvero il capo degli hostess- dico facendo un sorriso sperando di averlo convinto -siiii- dice in un modo che mi ricorda moltissimo un bambino appena vede i regali di Natale sotto l'albero -perfetto- dico sorridendogli anch'io.
Finalmente arriva il giorno dopo e inizia a prepararci per il piano e dopo dieci minuti io sono nella macchina nera accompagnata da Jason e Soubin. Arriviamo in agenzia ed entriamo sempre assaliti da quei giornalisti -quando ci mostrerete la sua faccia?- chiede un giornalista che sembra esausto della situazione -tra poche ore- dico con un sorrisino coperto dalla mascherina -davvero?-chiede mentre i suoi occhi sembrano illuminarsi, io annuisco solamente -allora posso farle solo un'altra domanda?- mi chiede tenendo meglio la fotocamera nelle mani -lo potrai fare tra poche ore- dico per poi lasciarlo dietro le lastre di vetro oscurate delle porte dell'agenzia. Sento persone urlare e sembrano molto più cariche di come erano prima, controllo l'orologio sul polso -sono le otto in punto, quindi ora mi tocca andare nella sala prove, ciò vuol dire che ora il piano passa nelle tue mani Soubin- dico, salutandolo lui ricambia, e inizio a dirigermi verso la sala prove mentre tolgo il capello e la mascherina. Arrivo nella sala prove -buongiorno a tutti- dico sorridendo, mentre le ragazze si girano e ricambiano il saluto Jonathan mi fa un cenno col volto e torna a guardare il computer -buongiorno anche a te- sussurro in modo arrogante -hai detto qualcosa?- dice una voce molto familiare dietro di me -eh?!- dico girandomi -a no, ho solo dato il buongiorno ai ragazzi- dico -e buongiorno anche a voi- dico salutando gli Astro al completo -buongiorno anche a voi- dicono loro salutandoci tutti -iniziamo- dice subito Jonathan posizionandosi nel bel mezzo della stanza e guardando la sua immagine riflessa nello specchio -certo- dicono le ragazze, io le seguo e lo stesso fanno gli Astro dietro di me -uno, due e tre- dice, la musica parte, le note risuonano nella stanza e si sentono i rumori delle nostre scarpe che strisciano sul pavimento in legno. Le ore in sala prova passano velocemente e in men che non si dica si fa mezzogiorno ed esco dalla sala prove Soubin mi aspetta con un sorrisino in volto ciò vuol dire che il piano sta procedendo in modo abbastanza bene -andiamo?- mi chiede ed io annuisco e lui mi accompagna vicino alla macchina e mi fa entrare -solito posto?- chiedo, lui annuisce -devo avvisare a Hyunjin di entrare in azione- dico prendendo il cellulare -fai in modo che non scoprano i tuoi movimenti- dice Soubin -il primo a controllare i miei movimenti è Jason, quindi se Jason non avvertirà nessun movimento all'agenzia non arriverà nessun segnale- dico in modo tranquillo -però farò lo stesso attenzione- dico sorridendo e facendo il numero -tocca a te- dico solamente per poi chiudere la chiamata subito dopo -secondo voi ce la farà?- chiedo più a me stessa che a loro -che ne so tu l'hai inserito nel piano- dice Jason -ti sbagli- dico -non sono stata io ma bensì la mente di tutto questo- dico in modo tranquillo -si ma Eunwoo ieri stava per perdere la pazienza- dice Soubin -ed è proprio per questo che l'ha voluto, farà perdere la testa a chiunque gli farà delle domande e poi confonderà in qualsiasi modo un discorso anche banale- dico facendo un sorriso -devo dire che voi ragazzi di oggi siete dotati di una grande intelligenza, sarà per qui cosi?- dice Jason per poi indicare di fretta il cellulare, poggiando immediatamente la mano sullo sterzo dell'auto. In effetti Jason ha già una certa età, non è vecchio può avere un età compresa tra i quaranta, ma voglio fare intendere che la tecnologia non è proprio una cosa che potrebbe comprendere così facilmente -forse- dico solamente -anche se il vostro linguaggio non è poi così acculturato- afferma negativamente -possibile ma ci sono i pro e i contro in tutte le cose nelle vita bisogna sempre apprezzare - dico con un linguaggio u po' diverso, credo, il mio telefono torna a squillare e appena leggo il nome di Hyunjin sussultò cosa sarà successo?
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Un sogno inaspettato (completata)
FanficMariamaddalena, o conosciuta da tutti come Madda, si ritrova con sua madre e sua sorella a fare un viaggio a Milano per le olimpiadi matematiche, ma appena mette piede a Milano Madda si ritrova a fare un avventura di un giorno con Cha Eunwoo, il fam...