Non so da quanto tempo sono ferma a fissare la mia sagoma fatto sta che con gli occhi guadavo lo specchio ma con la mente riviaggiavo passo per passo il movimento delle sue mani sul mio corpo, le sue labbra sulla mia pelle fredda e allo stesso tempo sudata, uno strano sorriso mi compare in volto ma ci faccio caso solo qualche secondo dopo e porto la mia mano sulla bocca per coprire il sorriso. Perché sorrido ora? Fino a poco prima avevo solo paura di incontrarlo, appena faccio scivolare la mano noto un segno viola su collo, poggio una mano sul collo e tocco quel colorito rosso che sembra tendente al viola, mi scappa un altro sorriso, ma in tutto ciò c'è un maledetto pensiero che mi tartassa in mente e se ci fossero telecamere? Alla fine l'agenzia non credo se ne stia tutta tranquilla senza telecamere giusto? Torno con la mente lucida ed esco subito dal bagno, tengo la mano sul collo per coprire il "livido" e torno nuovamente fuori dalla sala prove, ma Eunwoo non c'è più -dove diavolo è finito ora?- sussurro a bassissima voce in modo che nessuno mi senta -Madda, dove vai?- dice una voce dietro le mie spalle, sussulto per lo spavento ma tengo sempre la mano sul "livido" in modo da non farlo notare a Jonathan -ehm.. abbiamo finito, no?- dico io -si si- dice semplicemente lui -stavo solo cercando il mio zainetto, credo di averlo portato con me quando sono andata a cercare Eunwoo e quindi ora stavo andando lì- dico trovando una scusa al lampo -capito, vuoi che ti accompagni?- dice rivolgendo un sorriso caloroso, noto una piccola testa spuntare da il muro dietro di lui seguita da una mano con il mio zainetto, sgrano gli occhi - va bene- dico rivolgendogli un sorriso anch'io, la mano scompare subito.
Sono sicura si tratti di Eunwoo al cento per cento ma avevo detto che lo dovevo provocare, signori e signore ecco a voi la mia provocazione. Il buio nei corridoi inizia ad essere sempre più presente - e qui che l'hai trovato? - mi chiede, annuisco - ma era qui lui dico indicando il muro difronte a noi - capito allora dovrai averlo lasciato da qualche altra parte - dice, io giro le spalle al muro per far sì che tornassimo indietro, ma lui continua ad avanzare fino a che la mia schiena non tocchi contro il muro - che.. Che succede? - chiedo non capendo - dai Madda non hai capito cosa voglio da te? - dice lui poggiando un mano al lato della mia testa - che sia la tua compagna.. Di ballo- dico facendo la finta ingenua - so che hai capito, so che fai la finta ingenua e so.. - dice ma una voce gli parla sopra facendo stare in silenzio - e dai che lei è mia e di nessun altro- dice la sua voce, quella voce che non sentivo da poco ma che mi mancava da tanto - Eunwoo è passato molto tempo, come pretendi che lei ti riconosca - dice lui in modo arrogante tanto arrogante da mettermi quasi paura, ma la prima cosa che faccio e sorridere -certo- dico io in modo tranquillo -come tu ti ricordi di me anche lui automaticamente l'ha fatto - dico io allontanandomi subito dal muro -ma tu non ti ricordavi di me ?- dice Jonathan -perché sei cambiato e non ho avuto altro modo di vederti io la band nonostante tutto ho continuato a seguirla e quindi non ho notato nessun cambiamento in loro - dico in modo tranquillo - e poi non si nota?- chiede Eunwoo, facendomi alzare leggermente il collo facendo vedere meglio il succhiotto su cui aveva lavorato molto -yaaa- dico subito, girandomi verso di lui e poggiando la testa sul suo petto per la vergogna, sentivo le guance rosse al massimo , potevo provare a d essere una che provocava molto ma in alcune cose, anzi in molte cose mi vergogno molto - che c'è ti vergogni di Eunwoo? Eh?- dice Jonathan sicuramente provocandolo, sussulto alle sue parole e penso che Eunwoo se ne sia reso conto perché poggia una mano sulla mia schiena facendomi passar ei brividi lungo tutto il corpo, quella mano mi trasmette un calore lungo tutto i corpo che mi fa sentire al sicuro -non si vergogna di me, ma bensì di te- dice lui per poi prendermi per mano afferrare lo zaino e ce ne andiamo lasciando Jonathan alle nostre spalle .Dopo qualche minuto di silenzio, osservo Eunwoo vorrei fargli molte domande ma non so s'è il momento giusto -parla mi da fastidio sapere che vuoi dire qualcosa ma non lo dici - dice voltandosi verso di me e sorridendomi -ohh ringrazio al cielo che te ne sei reso conto- dico prendendo il mio zaino dalle sue mani e lo metto in spalla -allora ho due dubbi- dico indicando con la mano il numero due -spara- mi volto verso di lui -sai cosa sono le telecamere, vero?- dico -solo perché famoso non vuol dire che sono stupido- dice facendomi la linguaccia -gne gne, fatti sta che questo edificio ne deve essere pieno- dico osservando i vari angoli -come ad esempio quella in alto a destra nell'angolino- dico io tenendo sempre lo sguardo davanti a me , lo supero leggermente col passo -vai al dunque- dice lui da dietro -non vorrei ci beccassero solo perché siamo stati incoscienti per via delle telecamere e in più non so di cosa sarebbe capace Jonathan, alla fine non lo conosco chissà come - dico in modo diretto e schietto, sento la manica dello zaino scivolare per poi essere tirata in modo da farmi voltare verso di lui. I nostri volti si stavano per scontrare , ma prima che succedesse ho fatto un passo indietro, ma ciò non è abbastato molto perché con il suo braccio mi afferra dalla vita e fa toccare i nostri nasi leggermente, mi sorride in modo semplice e delicato, che mi trasmette un senso di calma e automaticamente sorrido anch'io - ehy, voi due!- dice una voce che mi fa sussultare tantissimo.
Hi 👋🏻
STAI LEGGENDO
Un sogno inaspettato (completata)
ФанфикMariamaddalena, o conosciuta da tutti come Madda, si ritrova con sua madre e sua sorella a fare un viaggio a Milano per le olimpiadi matematiche, ma appena mette piede a Milano Madda si ritrova a fare un avventura di un giorno con Cha Eunwoo, il fam...