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Il giorno successivo Sydney non aveva idea di che delusione la attendeva. Stava semplicemente aspettando i clienti, e Brooke era finalmente ritornata ad aiutarla. L'unica cosa sbagliata era che Brooke avrebbe potuto far allontanare Sydney nel momento in cui avrebbe visto Harry.

Dopo circa venti clienti, il che era il meno del solito, Harry entrò rappresentando letteralmente l'inverno per il terzo giorno di fila. Si accigliò prima di incrociare lo sguardo di Sydney, e si diresse verso il bancone.

"Ciao Harry!" disse Sydney con fare entusiasta, mostrando le fossette. Lui non ricambiò il suo sorriso, procedette comunicandole il suo solito ordine.

"Uhm...okay" lo guardò con fare scettico, e quando si voltò incrociò lo sguardo di Brooke.

"Sydney" disse Brooke. "Chi è? Per caso è..."

"Uhm, no" mentì Sydney. Era pessima a mentire, ed era ovvio che Brooke fosse in grado di rendersene conto.

"Non mentire" disse Brooke con fare deciso. "È Harry Styles, vero?"

"Sì" ammise Sydney. "È un cliente fisso da qualche giorno, da giovedì credo. Siamo amici, penso".

Brooke scosse il capo con una risata. "Non credo proprio che lui voglia essere amico con te. Scusami Sydney, ma puoi prenderti il resto della giornata libera. Aspetto io Harry".

Sydney rimase a bocca aperta. Non riusciva a credere a ciò che Brooke le aveva appena detto. Perché Harry avrebbe dovuto volerle parlare? Era per caso uno scherzo della natura?

Le lacrime minacciarono di scenderle dagli occhi. Spostò lo sguardo su Harry, il quale stava guardando il telefono appoggiato al bancone. Sembrava un po' più disinteressato rispetto al solito.

"Voglio parlargli" pianse.

"No" rifiutò Brooke. "Lui è famoso. Non vuole che una ragazza come te gli dia fastidio".

Fu ciò che fece scoppiare Sydney in lacrime. Si tolse il grembiule e ripulì la sua postazione. Il suo trucco forse era un disastro, ma non le importava. Era stata attratta da Harry Styles, mentre per lui lei non aveva nessuna rilevanza.

"Ehi, aspetta" disse Harry con fare preoccupato, ma lei lo ignorò.

"Lasciami stare" gli disse. "Non voglio dare fastidio ad una pop star famosa in tutto il mondo che un suo cappotto di pelle costa quanto un mio stipendio".

Sydney si asciugò le lacrime con le maniche del suo maglione largo, ed uscì dal bar nel freddo dell'inverno. Pianse e pianse e pianse e pianse, fino a quando le si gelarono le lacrime. Era un disastro, ed Harry lasciò in quello stato.

Sydney forse non aveva il quoziente intellettivo più alto, ma era in grado di imparare dai suoi errori. E la lezione che aveva appreso era:

Mai fidarsi di un ragazzo.  

barista |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora