Epilogo

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Harry aveva deciso di tenere la cerimonia funebre di Sydney al café sulla terza strada dove lavorava la ragazza.

No, ovviamente non l'avrebbe sepolta fuori dalla porta.

Avevano sistemato la bara chiusa al bar, poi avrebbe bevuto un caffè gratis e poi si sarebbero diretti al cimitero per seppellirla.

Era uno dei momenti più tristi della vita di Harry. Non l'aveva conosciuta per molto tempo, ma si era legato così tanto a lei. Ed ora l'avrebbe dovuta salutare per sempre.

Fortunatamente Elise era sopravvissuta. Era riuscita a cavarsela con solo qualche osso rotto. Ma tristemente Sydney non era riuscita a sopportare la pressione del proprio petto che collideva con il volante. Se solo i volanti non fossero esistiti.

Il tour venne messo in pausa in onore di Sydney, ed Harry ne era grato. Lui ed i ragazzi erano vicini a lei e non potevano perdersi il funerale.

"Ora che la cerimonia è terminata, vi prego di servirvi di bevande gratis a vostra scelta" disse Harry al microfono, poi si asciugò gli occhi rossi e gonfi. Da dentro vedeva che avevano iniziato a sbocciare i primi fiori, indicando che la primavera era alle porte. Sarebbe stata una bellissima scena se all'esterno del bar non si fosse dovuta appostare la polizia per tenere a bada i fan.

Harry aveva bisogno di un qualche tipo di atto conclusivo, per sapere che Sydney stava bene—ovunque fosse. Voleva baciarla e stringerla a sé un'ultima volta.

Raggiunse il bancone, ma non si sentiva in sé. Non voleva ordinare qualcosa, non voleva né bere né mangiare. Pensò a Sydney, invece che a sé stesso.

"Un macchiato al caramello, grande" disse, ma in quel momento scoppiò. Le lacrime gli rigarono le guance senza sosta, e tremava da impazzire.

Perché non poteva alzare lo sguardo e vede gli occhi brillanti di Sydney che lo guardavano e lei che gli diceva: "sono—oddio, sei Harry Styles?"

Corse fuori dal bar fino a raggiungere il parcheggio. Prima di pensarci salì in auto e l'accese. Passò oltre i poliziotti ed avanzò lungo la strada.

Nello specchietto retrovisore vide i fan che cercavano di rincorrere l'auto, quindi accelerò il più possibile. Non era dell'umore di venir disturbato.

Raggiunse finalmente un luogo in cui nessuno l'avrebbe trovato, era troppo pericolo. Non sarebbe dovuto trovarsi nei pressi del fiume, ma era l'unico luogo in cui avrebbe potuto porre fine alla storia.

"Mi manchi" sospirò, e guardò le proprie lacrime cadere nello specchio d'acqua. "E non ti dimenticherò, Syd. Eri speciale per me, e t—ti amo".

La visualizzò attraversare il fiume, indossando un abito bianco con il suo sorriso goffo in volto. Si visualizzò accompagnarla e svanire nel nulla con lei, ma non poteva farlo.

Gli tornò in mente qualcosa, quindi estrasse il foglio dalla tasca posteriore dei pantaloni. "La lettera" disse a sé stesso, e l'aprì velocemente. Non voleva fare tardi alla sepoltura di Sydney.



Caro Harry,

non riesco a credere che ti stia scrivendo. Voglio dire, mi conosci a mala pena. Sono solo una ragazza che ti prepara la tua solita bevanda, mentre tu sei una pop star famosa in tutto il mondo, a cui non piacerò mai.

La mia amica Elise mi dice che ciò fa parte dell'essere fan, qualsiasi cosa significhi. Mi dice che implica il voler stare con qualcuno, ma che non puoi, e che la cosa a volte ti fa impazzire. Immagino sia per questo che quelle ragazze portano sempre con loro dei fazzoletti ed un paio di mutande di scorta.

barista |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora