Quando Sydney fece ritorno al campus Gemma trascorse del tempo con lei al dormitorio. Sapevano entrambi che non era sicuro che Sydney stesse da sola dopo ciò che era successo.
"Sto aspettando che mi scriva" ammise Sydney guardando fuori dalla finestra con fare pensieroso, come se Harry avesse dovuto irrompere tramite la stessa da un momento all'altro. Gemma annuì sospirando.
"Sydney, che cosa stai cercando di fare?" domandò Gemma. Voleva sapere perché fosse così presa da Harry invece di pensare a sé stessa.
La bruna si passò le dita nei capelli ed abbassò lo sguardo. "Voglio stare con Harry, Gemma. Tuo fratello è—mi piace veramente tanto".
Gemma annuì. Anche a lei piaceva suo fratello, solo non in quel modo. Ciò che però Sydney non capiva era che Harry sarebbe sempre stato in viaggio e lei non sarebbe stata sempre in grado di seguirlo. Sarebbero stati lontani per la maggior parte del tempo. "Mi dispiace Sydney" disse, "ma non funzionerebbe".
Sydney capiva. Ma non voleva essere solo sua amica. Era più frustrante di qualsiasi cosa.
Ad un certo punto il telefono rosa shocking di Sydney squillò. Sorrise quando vide il nome ed il volto di Harry, il quale stava richiedendo una chiamata FaceTime.
Accettò la comunicazione, e le ragazze vennero accolte da un sorriso di Harry con tanto di fossette. In sottofondo sembravano presenti diverse sedie, tutte in fila su un lato della stanza.
"Ehi" disse Harry. I suoi riccioli color nocciola gli adornavano la fronte. "Stai bene?"
"Sì" mentì Sydney. Non era affatto così. Le mancava già. "Dove sei"?
"Sul jet" rispose Harry. Ecco spiegati i sedili. "Vuoi vedere fuori dal finestrino?"
Gemma sorrise alla sua nuova amica e l'incoraggiò a dire di sì. Sydney aveva sempre avuto paura di volare, e sapeva che se avesse guardato fuori dall'aereo si sarebbe spaventata. Ma poiché Gemma le stava sorridendo ed Harry stava aspettando una risposta, accettò.
Il ragazzo ruotò il telefono per mostrarle le nuvole ed alcuni uccelli, e la vista fece andare in ansia Sydney, quindi distolse lo sguardo.
"Qualcosa non va?" domandò Harry, ed il telefono mostrò nuovamente il suo viso. Sydney non capiva che lui era preoccupato per lei. Non capiva nemmeno che anche lui voleva stare con lei ma non poteva.
"Meglio?" domandò lui, e la ragazza sorrise quando vide il viso di Harry. Desiderava fosse lì con lei. "Meglio" rispose lei.
"Che cosa ti spaventa del guardare fuori?" le chiese lui educatamente. "Lo trovo un bellissimo spettacolo. Proprio come te".
Gemma mormorò qualcosa che Sydney non capì. Ma non le importava, perché Harry Styles l'aveva appena chiamata bellissima. Fra tutte le belle ragazze sulla terra che indossavano molto trucco ed avevano un sorriso bellissimo ed unghie e capelli impeccabili, aveva chiamato lei bellissima. Non sapeva nemmeno come rispondere.
"Harry..."
"Sydney, lasciami parlare" disse lui prima che la ragazza avesse l'opportunità di dirgli quanto le piacesse nonostante non potessero stare insieme. "Mi piaci veramente, e non voglio fare un casino?"
"In che senso?" domandò lei, issandosi sul letto su una spalla.
"Non vuole rovinare la vostra relazione!" sentì dire dalla voce famigliare di Louis. Sydney arrossì, e lo stesso fece Harry.
"N—non era ciò che stavo per dire" abbassò lo sguardo. "Ciò che volevo dire è che—"
Louis raggiunse Harry e fece finta di essere lui. "Esci con me Sydney! Io e la mia famiglia possiamo trasferirci a Louisville in modo che possiamo stare insieme tutto il tempo!"

STAI LEGGENDO
barista |ITA|
Fanfiction| storia originale di @cigarettestyles | cover: @translatorITA | 📚 "Ehi tesoro, vorrei un macchiato al caramello, grande". "Okay, sono-oddio, sei Harry Styles". Lei era una barista dal salario minimo, e lui era solamente una pop star internazionale...