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1 febbraio 2015.

Era finalmente giunto il ventunesimo compleanno di Harry. Ciò portava con sé degli aspetti positivi ma anche negativi.

Sydney aveva trascorso l'intera giornata insieme a lui, ma sarebbe stato l'ultimo giorno in cui sarebbero stati insieme per un po' di tempo. Il giorno successivo Harry ed i ragazzi avrebbero iniziato le prove per il tour, e sarebbe trascorsa almeno una settimana da quando l'avrebbe rivisto al concerto di Louisville.

Il compleanno di Harry doveva rappresentare un'occasione felice, e stavano cercando di renderla tale—ma non sembrava funzionare. Sydney si ritrovava sempre più affezionata al cantante con ogni minuto che passava.

Harry era stanco, e sedeva pigramente sul divano con Sydney fra le braccia. Gli sarebbe mancata terribilmente quando se ne sarebbe andato, e voleva stringerla a sé intanto che ne aveva la possibilità.

"Sai cos'è divertente?" domandò lui, interrompendo il silenzio. Il dormitorio di Sydney era piccolo, ed il silenzio rendeva la situazione solamente più scomoda.

La ragazza si voltò per guardarlo, gli occhi di lei brillarono quando furono in quelli di lui. Sydney stava trattenendo le lacrime, "che cosa?"

Harry sorrise nonostante l'espressione sul volto di lei. Era lo stesso sorriso di cui si era innamorata la ragazza, e quest'ultima non ne aveva mai abbastanza. Il sorriso di Harry la faceva sorridere a propria volta, sembrando due scemi. "Non mi sono mai piaciuti i macchiati al caramello in tazza grande", le rispose, "li ho solo ordinati sempre perché era tutto ciò che sapevi fare. E volevo che mi servissi tu in modo da conoscerti meglio".

Sydney apprezzava l'onestà del ragazzo. Era grata per il fatto che era sempre ritornato al bar, altrimenti forse ora lei sarebbe ancora lì, lavorando per persone che non le erano mai piaciute, e realizzando orribili drink per persone orribili. "Beh, sono contenta che sia così" disse lei. "Pensavo che non ti sarei mai piaciuta".

Harry emise una risata gutturale. "Che tu non mi saresti mai piaciuta? Secondo te perché tu mi piaci?"

Seguì un lungo silenzio fra i due. Sydney non sapeva che cosa dire. Stava forse implicando che in realtà non si era mai interessato a lei? La ragazza non ne aveva idea. "Harry..." disse, e le si formarono le lacrime agli occhi.

"Tu non mi piaci, Sydney" disse con un sorriso in viso, uno troppo gentile per aver detto qualcosa di scortese. "Io ti amo. Ed è un po' che voglio dirtelo".

La baciò sulle labbra, e per una volta la ragazza si sentì completa. Come aveva fatto ad essere così fortunata da far innamorare Harry Styles? L'uomo per cui milioni di ragazze avrebbero ucciso. Lui voleva stare con lei, ma che cosa c'era di così speciale in lei?

"T—ti amo anch'io" disse, facendo scendere la prima lacrima. Non pensava le sarebbe mai successo qualcosa del genere. Non sapeva come avesse fatto ad essere stata così fortunata e di meritarselo.

"Non piangere, amore" disse piano, le accarezzò il palmo disegnando piccoli motivi. La ragazza si asciugò le lacrime salate con la mano libera, e sorrise debolmente.

Non voleva che se ne andasse.

Voleva stare per sempre con lui e non doversi separare mai più, ma era impossibile quando il tuo ragazzo doveva andare in tour per il mondo mentre tu dovevi restare con gli idioti dei tuoi compagni di classe.

Qualcuno bussò alla porta, ed entrambi sapevano che cosa significava.

"Hai preparato tutte le tue cose?" domandò Sydney tristemente, cercando di smettere di piangere. I due si tenevano ancora per mano, ed era qualcosa che la consolava appena.

barista |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora