Ogni pista portava con sé una serie interminabili di ricordi appartenenti a una lunga carriera che era ormai terminata da anni. Quello che Sebastian preferiva risaliva al 2018, quando aveva terminato la gara su gomme usurate, con Bottas in zona DRS, che non vedeva l'ora di strappargli la leadership. Non ce l'aveva fatta e Sebastian si era portato a casa la seconda vittoria della stagione nelle prime due gare, un'illusione che tuttavia non lasciava pensare a quanto quel campionato potesse proseguire in maniera completamente diversa.
Da molti anni nel mondiale, quella del Bahrein era una pista che si stava guadagnando, a poco a poco, una reputazione positiva. Non era più un circuito nuovo da eliminare come se fosse il male assoluto, quanto piuttosto una location che apparteneva anche ai bei vecchi tempi, dato che ci aveva vinto Michael Schumacher al volante di una Ferrari, perché gli idoli di una volta avevano ancora un po' di rilevanza, nella mente degli appassionati, seppure molti di loro passassero il tempo ad affermare che nella storia della Formula 1 non c'erano mai stati piloti che avessero lo stesso talento cristallino di Max Verstappen e di Charles Leclerc.
Verstappen si era già ritirato dalle competizioni, mentre Leclerc aveva lasciato la Formula 1 per l'endurance. Nessuno dei due, nella massima serie, era diventato il pilota più vincente di sempre e, in realtà, non c'erano parametri precisi a proposito di chi fosse il pilota più vincente di sempre: il record di novantuno vittorie di Michael Schumacher era stato mandato in frantumi nell'ormai lontano 2020, ma i suoi sette titoli mondiali erano ancora il primato assoluto, mai eguagliato da nessuno. C'era chi era contento di quell'eterna situazione di incertezza, chi non lo era affatto. Ciò su cui tutti concordavano era che la Formula 1 del presente era noiosa, che bisognava ripristinare l'ormai defunto DRS e tornare ai motori V6 dell'epoca turbo-ibrida, quella degli unici veri idoli del mondo.
Chissà, forse c'erano addirittura dei fan che chiamavano i propri figli Max o Charles in onore di Verstappen o Leclerc... non che Sebastian si fosse comportato in modo diverso, visto il nome che portava uno dei suoi figli, ma almeno non si era limitato a omaggiare qualcuno che avesse visto solo alla TV, come invece facevano altri nel mondo. Non-...
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...La riflessione di Sebastian venne interrotta dalla necessità di prendere fuori gli occhiali da sole che teneva in tasca e indossarli, per proteggersi dai granelli di sabbia che volavano mentre la tempesta faceva tardare la partenza della prima gara di una delle serie di contorno, la Formula 4 degli Emirati Arabi, che iniziava in quel fine settimana, per poi proseguire con i successivi appuntamenti di Abu Dhabi, di Dubai e del Qatar, sul circuito che un tempo ospitava il motomondiale.
Il maltempo proprio non ci voleva, non quando Sebastian era così entusiasta di assistere alla prima gara di suo figlio al volante di una monoposto. Michael era sempre andato molto bene sui kart, quindi c'erano speranze che potesse affrontare a testa alta il grande passo, ma era pur sempre una situazione con molte incognite, seppure Sebastian vi fosse abituato, dal momento che tutti i suoi figli avevano deciso di diventare piloti e che Emily era già una giovane stella del WRC (tutta colpa dello "zio" Kimi, che l'aveva portata sulla cattiva strada).
Le vetture, ferme sulla griglia di partenza, erano riparate dagli ombrelli dei membri delle squadre, ma gli stessi ombrelli rischiavano di volare via. Anche nella pitlane la situazione non era delle migliori, le raffiche di vento arrivavano fortissime e, quando Sebastian perse il cappellino che portava in testa e lo vide volare via, gli venne spontaneo urlare, a gran voce, un micidiale "porca puttana" in italiano, lingua alla quale era rimasto molto affezionato dopo i suoi anni in Ferrari, in quanto aveva una lunga serie di splendide imprecazioni e volgarità. Era il minimo che poteva fare in quella situazione, dopo avere perso il prezioso cappello della squadra per la quale suo figlio avrebbe disputato il suo primo campionato sulle vetture a ruote scoperte.
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Le Cronache dei Vettelton
FanfictionUna serie di racconti brevi e indipendenti l'uno dall'altro, seppure uniti da una linea di fondo essendo ambientati uno in ogni gran premio dell'attuale calendario (alcuni nei tempi attuali, altri nel passato, altri nel futuro), con protagonisti Lew...